«Dovevamo abbattere il muro che separa i cittadini dalla politica, invece abbiamo blindato le porte»: sono parole molto critiche quelle con cui il senatore Mario Morgoni commenta il congresso del Pd in provincia di Macerata. «L’attuale classe dirigente – continua – ha voluto sancire una ulteriore chiusura facendo votare solo gli iscritti con un grave danno al partito. La scarsa partecipazione è un segnale del fallimento dell’attuale classe dirigente che va sostituita e avvicendata. Il Pd ha un problema di capacità nell’attrarre risorse, energie ed intelligenze ed è incomprensibile che nell’ultimo anno e mezzo le spinte sono state volte più a impedire l’ingresso che a permetterlo».
Il senatore commenta i risultati maceratesi: «L’ elezione di Teresa Lambertucci alla segreteria provinciale del PD è una buona notizia per le prospettive di rilancio del partito maceratese e per preparare un successo pieno di Matteo Renzi alle primarie dell’ 8 dicembre anche nel nostro territorio. Certo, il congresso ha visto una partecipazione insoddisfacente dovuta in gran parte a regole assurde che hanno limitato il diritto di voto ai soli iscritti in un momento in cui il PD avrebbe dovuto chiamare a raccolta tutte le energie disponibili all’ impegno per una nuova politica , rispettabile e capace di appassionare, e per un progetto capace di restituire dignità, identità e futuro al nostro paese. In questo senso, se è comprensibile in Mario Antinori l’ amarezza dello sconfitto e se è vero che alcune situazioni sono state scandalose (ad esempio a Recanati all’improvviso tutti i 50 componenti della comunità albanese si sono accorti di tenere per la stessa parte del Pd), non è invece condivisibile la polemica sui ricorsi e quella sull’ ampia partecipazione al voto nei circoli di Colmurano e Ripe San Ginesio.
Quella partecipazione è un frutto particolarmente positivo dell’ impegno di militanti e amministratori , come Giorgio Rilli e Paolo Teodori , che si sono dedicati a coinvolgere e motivare tanti elettori che avevano scelto di sostenere Renzi alle primarie e che oggi , con la loro adesione al PD , vogliono diventare in prima persona protagonisti della costruzione del nuovo partito. A questi militanti ed amministratori locali va la nostra riconoscenza per un lavoro umile e difficile ma certamente prezioso per rimettere il Partito Democratico nelle condizioni di svolgere quella funzione storica che le condizioni del paese ci richiedono. E’ ora di mettere da parte, non solo le dispute giuridiche (la politica non è terra di avvocati e cavilli), ma anche i rancori e le faziosità che hanno purtroppo caratterizzato la vita del nostro partito, per dedicare finalmente tutte le nostre energie ai problemi delle persone e delle comunità , con impegno, serietà , tensione unitaria e grande concretezza.
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non vedo l’ora di pagare ancora per prendermela li’ <3….2 euri??
Far votare i dirigenti di un partito solo dagli iscritti a quel partito è veramente assurdo, ad Amici non fanno mica così!
Caro Mario, si sono sommati in senso negativo due fenomeni assurdi: da un lato, la blindatura di cui parli anche tu; dall’altro, la norma demenziale che ha consentito il voto anche agli iscritti dell’ultimo minuto, così determinando (e non poteva essere altrimenti, l’avrebbe capito anche un bambino) quello spettacolo squallido ed avvilente delle tessere gonfiate, dei votanti “a pagamento”, dei mercenari politici, dei signori delle tessere.
Tutto ciò ha causato un grave discredito a livello di immagine sul PD, al punto che mi ha fatto ricredere sulla decisione di Renzi di partecipare alle primarie per l’elezione a Segretario Nazionale del PD. In definitiva, Renzi, a torto o a ragione, e pur essendo destinato a vincerle le primarie, è stato coinvolto in questo sputtanamento generale piddino, in questo arretrare verso metodi politici che non si riscontravano nemmeno nella peggiore Democrazia Cristiana di qualche decennio fa, e ha perso quella immagine nuova, fresca e pulita che sin qui lo ha caratterizzato e lo ha aiutato molto.
Chissà, forse Renzi avrebbe fatto meglio a rimanere Sindaco di Firenze, ad attrezzarsi nel frattempo in maniera più approfondita a livello di programma e di staff, aspettando le nuove elezioni politiche e candidandosi in quel momento (che non credo sarà molto lontano) direttamente alle primarie per la scelta del candidato premier del centrosinistra.
Chissà quale sarebbe stato il commento di Toto’!!!
Fanno votare gli extracomunitari che poi non possono votare alle politiche e non fanno votare i simpatizzanti di area Italiani!!!!!!!
ahahahahahahahahahahahah
In questa settimana il “muro/i” è di grande attualità a Civitanova e provincia, c’è lo ricorda Ivo Costamagna che partendo dalla polemica su via Almirante ci vuol invitare ad meditare sulla libertà, che ci azzecca poi Via almirante e le tensioni in giunta lo sapremo solo partecipando. C’è lo ricorda il dibattito che si sviluppo attornoa questo articolo dove ci si invita ad abbattere Muri interni al PD, individuandoli nei fatti interni accadutesi al congresso e nella cecità della dirigenza che ha fatto le regole del congresso, qualcuno si esclude?
Ma nella storia della nostra umanità i muri, sono sempre presenti, fatti per difendersi da invasioni, muri per escludere i più dalle fortune in mano ai meno della terra, muri di ferro, di bambù, di cemento, di reti elettriche, muri invisibili e visibili, ma tutti per uno scopo solo, per escludere e dividere il mondo.
La domanda che viene da porsi è il muro c’è un muro nel PD che divide in fazioni i militanti? Il muro sta nelle lamentele di Antinori? O nei 50 nipotini di Enver Hoxha ? o nel nei fatti del congresso di Civitanova? Ma poi di quali fatti parliamo, Civitanova un congresso seguito da un reporter dell’INDISCRETO dall’alba al tramonto e tutto documentato con due Garanti,(la regola è un Grante per congresso) fatto unico e raro nella storia della sinistra Italiana, l’unica sezione di fatto commissariata da due garanti, non si muoveva paglia se garante non vuol! . Nel PD provinciale non ci sono muri, parlare di muri come di contrapposizioni aprioristiche o a sostegno di rendite politiche è falso fuorviante e non foriero di un dibattito interno per la crescita del PD. Nel PD maceratese ci sono stati due liste che si sono confrontate, su piattaforme locali e non ideologiche, tranne a CIVITANOVA dove la candidata alternativa a Mirella ha solo fatto un elogio a Renzi e alla Leopolda. Io non vedo muri e divisioni, Il provinciale avrà la sua maggioranza e la gestione spetterà a chi ha avuto la meglio dai numeri, il rispetto verso l’esito e verso la designata alla carica di segretario provinciale è dovuto. Ora spetterà al nuovo segretario non far sorgere muri durante la sua gestione, spetta al segretario mettere in cantiere il modello di PD in cui tuti ci si rappresentino le questioni al centro della politica siano le questioni del nostro territorio.
Poi c’è la fase due una fase che ci vede nuovamente divisi le primarie dell’8 dicembre delle primarie falsate dall’idea che andremo a scegliere il futuro Premier, questo è il messaggio che passa, ma ciò non è la posta in gioco, la vera posta in gioco è il segretario nazionale del PD, e che partito ci sarà dopo Renzi. Questa idea di Renzi di un partito asemblearistico, leaderistico non è nella volontà di molti militanti, e non so se la gestione Renzi saprà impedire divisioni più profonde in futuro, in fondo quello che molti di noi non vogliono è essere il ricettacolo della destra dal volto buono, non un comitato per le carriere dei suoi leader.
Non vedo muri nel PD , soprattutto in questo giorno storico della caduta del muro di Berlino, vedo un PD che parla al suo interno, ci confronteremo negli organismi dirigenti, e semmai vedo la cecità di quel gruppo dirigente che aha approvato queste regole e di una parte di esso che ci contava per farlo dissolvere.
@ Marina TESSERA €20 votare alle primarie da tesserato 22 € , non tesserato €2
congresso del pse organizzato a Roma dal Pd alza un altro muro…
Gian Berdini, ma dopo una settimana ancora rosica ????? Rileggendo i suoi post sempre astiosi, molto astiosi, non di certo dimostranti di apertura e condivisione, sempre pronto ad insultare chi ora siederà nel Pd vicino a Lei, cosa le è successo per farla, ammorbidire un pò (si fa per dire) ???? il gusto della vittoria a metà, meno della metà, diciamo un terzo, per aver perso la battaglia, tanto combattuta da Lei e dai suoi amici, per la segreteria provinciale e tra un mese per quella nazionale????? La paura fa novanta in una vecchia volpe come Lei. Si metta l’animo in pace…
@Giovane civitanovese alquanto “ignorante” delle regole e procedure e degli schieramneti del PD, non c’è nessuna vittoria a metà, le spiego perchè
1)sapevamo di perdere le provinciali dal momento che tutta la vecchia magioranza si era schierata con Teresa , la vecchia maggioranza AREADEM + MODEM che aveva eletto IL segretario uscente Broccolo , quindi una riconferma nota per me e la lista rappresentata da ANTINORI.
2) non insulto nessuno ho riportto i fatti come sono noti ai più dalla lettura della cornaca effettuata da L’INDISCRETO, siamo stati la prima sezione commissariata in anticipo per presunto reato, come nel famoso film!
3) le primarie sono scontate e il suo risultato è certo per Renzi. Quindi non vedo perchè dovrei sentirmi male… sarò nuovamente in minoranza come lo sono stato sempre , dai tempi del PCI PDS DS PD ho sempre sostenuto nei congressi la mozione di sinistra , alle ultime primarie non ho votato per Bersani, ho votato Areadem motivando il voto per una esigenza di rinnovamento.. Al congresso locale precedente mi sono schierato per Ghio segretario di sezione. e sono nel coordinamento quando tutti gli altri hanno mollato subito….Come vede io non ho mai fatto parte del carro del vincente. Lei da ” ignorante” della mia storia politca dovrebbe informarsi bene prima di dire sciocchezze sul mio conto, non si va in giro a sparare sul conto delle persone.
l’articolo riportava anche dei tesseramenti fatti nei giorni precedenti nella sede del pd, non il giorno del congresso? ….cinesi ed altre etnie ?
@ATLAS ancora con questa storia E BASTA ‘NAMMO AVANTI