di Marco Ricci
Il sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli, è definitivamente fuori dalla corsa per la segreteria regionale del Partito Democratico. Lo hanno stabilito gli organismi provinciali del Pd dopo la riunione chi si è tenuta in Ancona questo pomeriggio. L’altro ieri, sulla questione dell’incandidabilità di Ceriscioli si era già espresso il comitato di garanzia nazionale del Pd che, sostanzialmente con voto unanime, aveva respinto la candidatura del sindaco (leggi l’articolo). Questo perché, secondo lo statuto del partito, i sindaci capoluoghi di provincia non possono concorrere per il ruolo di segretario regionale poichè la loro funzione amministrativa potrebbe portargli vantaggi rispetto agli altri contendenti. Questo spiega perché il sindaco di Bari, Michele Emiliano, possa invece concorrere per la segreteria regionale pugliese. E’ l’unico candidato in pista.
La decisione del Pd regionale lancia dunque una corsa a due. Quella che il 16 febbraio, con primarie aperte, vedrà il tolentinate Francesco Comi e il sindaco di Monsano Luca Fioretti contendersi la segreteria regionale. Dopo la decisione di oggi Comi, con una nota stampa, ha auspicato la fine delle polemiche per “concentrarsi fin d’ora su un confronto sano e costruttivo per il bene del PD e delle Marche”. Le sue parole sono state sottoscritte da una ventina tra amministratori e dirigenti del Pd, tra cui il sindaco di Recanati Fiordomo, quello di Urbisaglia Broccolo e il segretario del circolo Pd di Macerata, Micozzi.
Sabato e domenica sia Comi che Fioretti gireranno il territorio per incontrare gli iscritti Pd nelle diverse assemblee sparse per il territorio. Entrambi, domenica mattina, dovrebbero essere presenti all’Asilo Ricci di Macerata dove alle 10.00 si riunirà il circolo del capoluogo.
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Per la serie, li cacci via da la porta, te bbocca da la finestra!
Ormai la gara per la segreteria regionale del PD è falsata irrimediabilmente e chiunque vincerà non sarà politicamente legittimato.
Certo la funzione amministrativa potrebbe portare vantaggi al candidato Cerigioli, sicuramente non poteva portare alcun vantaggio MAL-COMI-X, perchè è riuscito, con le sue “strategie”, a regalare il Comune di Tolentino alla destra. Se come renziano, non è attaccato alla poltrona e al potere, perchè semplicemente non accetta di spostare le primarie a giugno, per permettere disinteressatamente un confronto libero e aperto, attraverso le primarie? Comunque complimenti alle grandi menti che hanno appoggiato la candidatura Cerigioli, per non aver pensato ad un “piano B”, vista la sua situazione.
Vedete che nel PD c’è del nuovo? I giovani e nuovi contendenti si confronteranno all’asilo!!!
@MAURO SPINELLI, il piano A, era LUCCIARINI , il piano B Ceriscioli…… basta leggere gli articoli su CM, dove ogni volta Antinori e compani hanno osannato prima l’uno e poi l’altro….. Andare a leggere il regolamento?, no ?, era talmente chiaro…. o forse erano abituati alle deroghe …. ???, mi dispiace tanto dirlo ma la loro proposta politica non era a favole di un programma ma era solo appoggiare chiunque per andare contro Comi. Continuando nella loro logica ora appoggeranno il sindaco di Monsano …. tanto quello che conta è sempre andare contro e mai pro qualcosa!!!!
Comi segretario regionale è la peggior disgrazia per il PD. Quindi va bene Comi.