Il tour marchigiano di Pippo Civati ha toccato ieri sera la provincia di Macerata facendo tappa a Recanati nella sala dei convegni di Villa Colloredo Mels, dove il candidato segretario nazionale alle primarie del Partito Democratico dell’8 dicembre, in una sala gremita di pubblico, si è confrontato in un appassionante e partecipatissimo dibattito con i tanti presenti, molti dei quali giovanissimi, sulle proposte per il cambiamento del paese e del partito contenute nella mozione “dalla delusione alla speranza”. Nel corso della serata si sono toccati alcuni dei temi più caldi del dibattito politico degli ultimi giorni, dal mancato appoggio del Pd alla candidatura a Presidente della Repubblica di Stefano Rodotà al governo delle larghe intese, dalle questioni del lavoro e dei giovani. È stata un’occasione importante per avvicinare molte persone a un modo di fare politica, quello di Civati, diverso in un contesto quale quello del Pd attuale, nel quale iscritti sembrano contare solo in quanto tessere e non invece come risorse propulsive in termini di idee e contenuti.
Civati non si è sottratto alle molte domande, alcune anche su temi delicati come la riforma dell’articolo 138 della Costituzione, e ha proposta l’idea “di partito giovane, fresco e dinamico che rifugge dagli equilibrismi di poltrona per parlare alla gente, ai precari, ai movimenti, un partito aperto al’esterno e alle forze vive della società, che sappia raccogliere le istanze di quanti soffrono, degli ultimi e sappia tradurle in proposta politica, un partito che vada da Prodi fino alla Fiom. Un partito che si relazioni all’Europa non in posizione di subalternità ma che sappia interloquire proponendo un modello di sviluppo e di uscita dalla crisi incentrato sulle persone. Un partito che dice no alle spese militari ma che sappia invesitre su scuola e ricerca. Una partito che sappia guardare verso il futuro con chiarezza, determinazione e speranza”.
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un altro che predica e razzola male
un altro che da fiato alla bocca: Valentini.
Almeno evita le uscite senza argomentare.