Morgoni ribatte ai cuperliani
e apre agli elettori di centro-destra

PRIMARIE PD- Il senatore renziano: "Non bisogna preoccuparsi delle contaminazioni ma dei bastoni della gente". E per il voto dei domenica parla di occasione unica per la politica. "Bisogna cambiare tutto in modo radicale". E sull'abolizione del Porcellum dice: "Abbiamo dovuto aspettare la magistratura per abolire una legge odiosa"
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Il Senatore Mario Morgoni, in una foto di repertorio con Matteo Renzi.

Il Senatore Mario Morgoni, in una foto di repertorio con Matteo Renzi.

 

di Marco Ricci

Il senatore renziano Mario Morgoni interviene sulle votazioni che domenica 8 dicembre permetteranno agli elettori e ai simpatizzanti del partito democratico di scegliere il segretario nazionale. A confrontarsi, come noto,  Pippo Civati, Gianni Cupelo e Matteo Renzi. E Morgoni interviene anche dopo le critiche espresse dalla componente maceratese vicina a Cuperlo che, in una conferenza stampa dei giorni scorsi, ha duramente attaccato i renziani (leggi l’articolo). “Voglio dire per prima cosa che le primarie – al di là degli schieramenti e delle appartenenze – è una grande occasione per i cittadini e per la politica. L’unico momento dove la politica può ritrovare un rapporto vero e autentico con gli elettori, con le persone che vivono quotidianamente sulla loro pelle quei problemi che oggi come oggi sono diventati difficilissimi. Il voto di domenica è un’opportunità vera, una delle poche che i partiti offrono ai cittadini per tentare di migliorare con il voto le condizioni della loro vita. In questo senso”, ha proseguito Mario Morgoni, “mi sento di distinguermi dal messaggio lanciato dai sostenitori di Cuperlo che cogliono evitare contaminazioni. Io dico invece che non dobbiamo pensare alle contaminazioni ma alla rabbia della gente. Al prezzo di qualche possibile e inevitabile contaminazione bisogna dare spazio alla voglia degli italiani di far cambiare la politica.”

Poi un attacco alle parole dei giorni passati di Massimo d’Alema. “Dire vigileremo, faremo vigilanza, queste sono grandissime sciocchezza. Ciò che dobbiamo fare è chiamare la gente perché venga ai seggi, non creare ostacoli. Gente di tutti i colori politici e in particolare tutti quegli italiani ormai disillusi che che non hanno più voglia di votare. E laa proposta di Renzi che io sostengo è quella di far rinascere il desiderio di partecipare e di votare. Tutto il contrario di chi invece vuole fare le radiografie ai votanti”.

Da sinistra Marco Leopardi, Maria Grazia Pantone, Mirella Franco e Cristiano Saletti, candidati della lista Cuperlo

Da sinistra Marco Leopardi, Maria Grazia Pantone, Mirella Franco e Cristiano Saletti, candidati della lista Cuperlo che hanno espresso forti critiche ai renziani della provincia.

Così Morgoni, dopo aver affermato che i cuperliani non hanno compreso il senso vero del cambiamento proposto da Renzi, parla di ciò che il sindaco di Firenze vorrebbe fare. “Non un cambiamento anagrafico o squisitamente di persone, bensì qualcosa che non può più essere eluso. Ovvero il bisogno di una rivoluzione democratica dentro la politica, un bisogno inevitabile e non rinviabile neppure di un giorno. Io non guardo alle provenienze ma alla condivisione degli obiettivi di  Renzi. La differenza tra Renzi, Cuperlo e Civati è principalmente una e discriminante. Renzi pone alta l’asticella parlando di quel radicale di cui oggi c’è bisogno. Non bisogna essere tifosi di Renzi o sostenitori del liberismo. Bisogna essere sostenitori di Renzi perché è l’unico che dice in modo chiaro che la politica deve cambiare strada”.

E qui, quasi inaspettato, l’invito anche agli elettori di centro-destra. “Invito tutti a sostenere Mattero Renzi, anche gli elettori dell’altro schieramento che vedono con i loro occhi il degrado della politica. Ho assistito in Senato, il luogo simbolo della democrazia insieme alla Camera dei Deputati, ho visto i senatori di Forza Italia, appena votata la decadenza di Berlusconi, si sono lanciati in un coro “Silvio, Silvio!”. Un coro degno di una curva di uno stadio, non del tempio della democrazia. E gli elettori del centrodestra che non vedono in quell’area figure e progetti adatti al futuro del paese, non guardino il colore politico. Ma alla qualità della proposta per il bene del paese. Mettiamo in primo piano il destino della società, guardando a un giovane motivato e capace. Questo è il mio appello al voto di domenica. Votare per cambiare radicalmente la politica”.

Mario MorgoniE sulla politica di oggi, quella che di certo non è cambiata molto, il senatore Morgoni ha espresso da una parte autocritica e da parte indignazione per il fatto che la politica non sia riuscita a cambiare neppure la legge elettorale. “Sono indignato, indignato che si sia dovuto attendere il pronunciamento della corte costituzionale per abolire il Porcellum. Con i partiti incapaci di cambiare una legge elettorale odiosa che non permette ai cittadini di scegliere i loro rappresentati in parlamento. La politica è rimasta totalmente impantanata nelle proprie logiche, così che quello che doveva fare la politica l’ha fatto la magistratura. Con Renzi”, ha concluso Morgoni, “il cambiamento sarà semplice. Tornare a far scegliere e a far parlare i cittadini piuttosto che le segreterie dei partiti”.



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