Si conclude domani, con il voto aperto a tutti i cittadini, il lungo percorso che porterà uno tra Pippo Civati, Matteo Renzi e Gianni Cuperlo alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Potranno votare non solo gli iscritti al Pd ma anche i cittadini che, presentandosi al seggio con la propria tessera elettorale, verseranno i due euro di contributo organizzativo e sottoscriveranno un’adesione agli obiettivi e alle idee del partito democratico. Al voto posso partecipare anche gli immigrati che abbiano regolare permesso di soggiorno o che ne abbiano fatto richiesta. In provincia di Macerata sono 59 i seggi aperti dal Partito Democratico, molti dei quali non corrisondono alle sedi dei circoli del Pd. Questo, come ha spiegato l’organizzatore delle primarie Roberto Broccolo, per garantire luoghi di voto più raggiungibili e senza barriere architettoniche.
In alcuni comuni – Macerata, Civitanova , Montecosaro, Montecassiano, Monte San giusto, Morrovalle, Pollenza, Porto Potenza Picena, Recanati e Treia – i seggi a disposizione dei cittadini saranno più d’uno. In particolare sette a Civitanova e sei a Macerata.
Al momento, tramite un meccanismo on-line, si sono registrate quasi 400 persone. A cui si aggiungono 111 fuori sede e 46 tra ragazze e ragazzi con età compresa tra i 16 e i 18 anni. Per i fuori sede e i giovani, va ricordato, la possibilità di iscriversi alle votazioni è terminata ieri. Per queste due categorie di votanti era infiatti necessaria una pre-registrazione on-line. L’orario di voto va dalle 8 alle 20. Si immagina che entro un paio d’ore dalla chiusura siano resi noti, almeno in provincia di Macerata, i risultati definitivi.
Un percorso di scelta, quello del segretario nazionale, che inorgoglisce la segretaria provinciale Teresa Lambertucci. La quale, dopo le parole pronunciate ieri dal senatore Mario Morgoni (leggi qui), ha di nuovo ribadito l’importanza della partecipazione. “I cittadini – ha detto -possono scegliere tra tre persone con storie, idee e prospettive completamente diverse. E sono felice che il Partito Democratico sia l’unico partito che permetta ai suoi elettori di effetturare questa scelta. Quello che ci aspettiamo”, ha proseguito Teresa Lambertucci, “è di avere un numero di partecipanti simile a quello che portò Bersani alla segreteria del partita. Certo i tempi sono cambiati e la disaffezione alla politica è cresciuta. Mi auguro però che qeuesta occasione sia un’opportunità per i cittadini e per il partito democratico.” La Lambertucci ha anche invitato a moderare i toni dopo le polemiche degli ultimi giorni (leggi qui). “Il confronto televisivo tra Renzi, Cuperlo e Civati è stato da tutti apprezzato per la grande correttezza tra i candidati. Viviamo in un solo partito e, pur con le differenze di idee, questo dobbiamo essere. Senza dimenticarci che i nostri avversari non sono nel Pd ma fuori dal Pd”.
Un invito al voto dunque da parte del Partito Democratico che arriva a poca distanza dalla sentenza della corte costituzionale che ha di fatto abolito il porcellum. La legge elettorale che ha impedito a tutti di scegliere per nove anni i propri rappresentanti in parlamento. Ma che, va anche detto, nessun partito politico è riuscita in nove anni a cambiare.
PRIMARIE – 8 DICEMBRE 2013 | |
SEGGI PROVINCIA DI MACERATA | |
COMUNE | SEDE SEGGIO ELETTORALE |
ACQUACANINA/BOLOGNOLA/FIASTRA | Seggio 1 Stanza Comunale Via Roma |
APIRO/POGGIO SAN VICONO | Seggio 1 C.so Vittorio Emanuele |
APPIGNANO | Seggio 1 Via XX Settembre |
BELFORTE/CAMPOROTONDO/SERAPETRONA | Seggio 1 Ex Oratorio Capoluogo |
CALDAROLA/CESSAPALOMBO | Seggio 1 Circolo Ricreativo Anziani |
CAMERINO | Seggio 1 Sede Comunale Corso Vittorio Emanuele |
CASTELRAIMONDO | Seggio 1 Biblioteca Comunale P.le Vittoria |
CINGOLI | Seggio 1 Via Luigi Ferri n. 5 |
CIVITANOVA MARCHE | Seggio 1 Locali ex Bar Maretto – Palazzo Comunale – p.zza XX Settembre |
CIVITANOVA MARCHE | Seggio 2 Quartiere Risorgimento Centro Civico |
CIVITANOVA MARCHE | Seggio 3 San Marone Sala Parrocchiale Chiesa San Giuseppe |
CIVITANOVA MARCHE | Seggio 4 Fontespina Bocciofila |
CIVITANOVA MARCHE | Seggio 5 Civ.Alta – ex liceo classico |
CIVITANOVA MARCHE | Seggio 6 Centro Civico |
CIVITANOVA MARCHE | Seggio 7 via Mameli sede PD |
COLMURANO | Seggio 1 Via Leopardi plesso scolastico |
CORRIDONIA/PETRIOLO | Seggio 1 Via Roma ex fioraio |
ESANATOGLIA | Seggio 1 Sala Consiliare Piazza Garibaldi |
FIUMINATA | Seggio 1 Casetta di legno “Gli Stoni “ |
LORO PICENO | Seggio 1 Via Regina Margherita |
MATELICA | Seggio 1 Vicolo Forno 5 |
MACERATA | Seggio 1 Vicolo Costa |
MACERATA | Seggio 2 Via Verdi 10 |
MACERATA | Seggio 3 Via Spalato 6 |
MACERATA | Seggio 4 B.go Peranzoni – Villa Potenza |
MACERATA | Seggio 5 Via Peranda – ex Circoscrizione Sforzacosta |
MACERATA | Seggio 6 Via Volturno 67 Piediripa |
MOGLIANO | Seggio 1 c/o Auditorium S.Nicolo Via Verdi |
MONTECASSIANO | Seggio 1 Palestra Comunale Via Carducci |
MONTECASSIANO | Seggio 2 Sambucheto – via Tambroni |
MONTECOSARO | Seggio 1 Via Bologna – Montecosaro Scalo |
MONTECOSARO | Seggio 2 Palazzo Comunale – Centro Storico |
MONTEFANO | Seggio 1 Via Carradori 21 |
MONTELUPONE | Seggio 1 Palestra comunale Via Regina Margherita |
MONTE SAN GIUSTO | Seggio 1 Palestra Scuola Elementare Via Circonvallazione |
MONTE SAN GIUSTO | Seggio 2 Villa San Filippo – ex scuola elementare |
MORROVALLE | Seggio 1 Sede Pesca Beneficienza Via Mazzini 8 |
MORROVALLE | Seggio 2 Hotel S.Crispino Via Dante 222 |
MUCCIA/PIEVETORINA/PIEVEBOV./SERRAVALLE | Seggio 1 Agriturismo Sapori di Campagna |
PENNA SAN GIOVANNI | Seggio 1 Piazza Municipio |
PIORACO | Seggio 1 Sala Mostre Via G.Leopardi |
POLLENZA | Seggio 1 Sala Convegni Palazzo comunale |
POLLENZA | Seggio 2 Via Europa Delegazione comunale |
PORTO RECANATI | Seggio 1 Scuola Palestra Diaz Corso Matteotti |
POTENZA PICENA | Seggio 1 Auditorium Scarfiotti |
POTENZA PICENA | Seggio 2 Palazzina Vigili Urbani |
RECANATI | Seggio 1 Salone Del PopoloC.so Persiani |
RECANATI | Seggio 2 Centro Sociale Villa Teresa |
RECANATI | Seggio 3 Ambul. Dott. Buccetti |
RIPE SAN GINESIO | Seggio 1 Piazza |
SAN GINESIO | Seggio 1 Piazza Alberico Gentili |
S.A.IN PONTANO | Seggio 1 Ex Sala Consiliare Piazza |
SAN SEVERINO MARCHE | Seggio 1 Sede PD Via Garibaldi |
SARNANO/P.S.GIOVANNI, MONTE SAN MARTINO/GUALDO | Seggio 1 Sala Largo La Marmora |
SEFRO | Seggio 1 Biblioteca Comunale |
TOLENTINO | Seggio 1 Via Filelfo 18 |
TREIA | Seggio 1 Locali Mediateca |
TREIA | Seggio 2 P.zza Don Antonio |
TREIA | Seggio 3 Locali Torre del Mulino |
URBISAGLIA | Sergio 1 Teatro Comunale C.so Giannelli |
USSITA/VISSO/C.S.A. SUL NERA | Seggio 1 P.zza Capuzi Visso |
Barbara Temperilli, coordinatrice del comitato provinciale Cuperlo, replica alle dichiarazioni del senatore Mario Morgoni (vedi articoli correlati): “L’appello che il senatore Mario Morgoni rivolge agli elettori di destra perché si rechino a votare alle primarie del Partito Democratico rivela, ancora una volta, la confusione, ideale e programmatica, che caratterizza la candidatura del suo aspirante segretario nazionale. Domenica 8 dicembre, infatti, eleggeremo il segretario nazionale, non il candidato premier, e gli elettori, anche quelli che non verranno a votare, si aspettano che finalmente il Pd riesca a trovare una bussola per orientare il Paese verso l’uscita dalla crisi che stiamo vivendo.Il punto è tutto qui: quale ruolo deve avere il Pd in questo passaggio della storia del Paese. Deve assecondare l’uscita da questa crisi con politiche di destra e, quindi, con un Paese più ingiusto e diseguale; oppure promuovere un programma di sinistra, facendo della giustizia sociale e dell’uguaglianza i perni attorno a cui costruire una proposta di Governo. Se guardiamo al Paese reale, non a quello del Palazzo di cui fa parte ormai anche il senatore Morgoni, le ragioni per riscoprire gli ideali e i valori di una forza progressista e di sinistra ci sono tutte. Che Morgoni pensi invece che rimuovendoli, a favore di una indefinita politica dal tratto destrorso, condurrà il Pd a una strabiliante vittoria alle prossime elezioni, sbaglia in modo grossolano perché la storia insegna che tra l’originale e la copia, gli elettori sceglieranno sempre l’originale”.
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Da Irene Manzi, deputata Pd, riceviamo:
Domani sceglieremo il prossimo segretario del Partito Democratico. Un momento importante che deciderà il futuro di un grande partito riformista -come il Pd- chiamato con responsabilità ad impegnarsi per riformare questo paese.
Domani io voterò Gianni Cuperlo.
Perché penso che il cambiamento che deve esserci, nella società e nel nostro partito, non può limitarsi a semplici slogan ma deve accompagnarsi a parole d’ordine come dignità, valore della persona, senso della comunità, lavoro, equità, uguaglianza, legalità e moralità pubblica.
Perché il Pd non deve essere il volto buono della destra, ma un partito, aperto ed inclusivo, capace di investire sul talento, rimuovendo gli ostacoli che gli impediscono di esplodere, ma anche di sostenere chi un talento non lo ha, ma ha la forza della sua dignità. Un partito che deve ritrovare la forza e l’orgoglio di guardare lontano impegnandosi a costruire una società più equa e meno precaria per famiglie e imprese, rafforzando le politiche sociali e combattendo le nuove povertà, affrontando la sfida delle riforme istituzionali senza inseguire il facile populismo ed il liberismo anti politico.
Perché vorrei un Pd radicato e presente nella società, capace di stimolare il dibattito e la riflessione con un segretario ed una squadra impegnati a lavorare solo per questo, senza finalità ulteriori e senza intendere questo difficile compito come un semplice trampolino di lancio verso altri e più prestigiosi incarichi. Un Pd che non sia solo un club elettorale, ma un luogo autentico di confronto e scambio, capace di dare spazio ad una classe dirigente motivata a ridare fiducia e speranza al Paese, con lavoro, pazienza e costanza,
Il voto di domani dovrà servire a dire questo, non ad incoronare un leader, ma a gettare le basi per la costruzione di un partito e di una comunità aperta, forte, pronta a progettare il futuro ascoltando e coinvolgendo quanto c’è di buono fuori da noi .
Domani voterò GIanni Cuperlo perché è questo il partito che vorrei.
P.s. Non mi appello agli elettori di altre forze politiche perché domani sceglieremo chi guiderà il nostro partito e penso che non debbano essere loro (come non dovrei essere io a parti invertite) a compiere questa scelta ma quanti -iscritti, simpatizzanti, elettori-si riconoscono nel Partito Democratico.
Ma risparmiateve ‘sti 2 euro!!!
Anche se il PD riuscisse ad avere l’incarnazione di Nelson Mandela non andrebbero comunque d’accordo è fallirebbero come sempre
Considerato che tanto anche se domani, cascasse il mondo, sarete tutti in fila con 2 euro in mano, vi posto una parte di un interessante articolo trovato in rete.
“I capolista (nelle circoscrizioni regionali), ad esempio, sono 42. Ebbene, di questi, sono 27 quelli scelti direttamente dalla segreteria del partito: cioè il 66%. Questo è il dato! Tra l’altro, non si può certo dire che tutti i restanti 15 nominativi siano stati indicati rispettando in pieno la volontà degli elettori. In quella quindicina, ad esempio, ci sono Rosi Bindi e Anna Finocchiaro, entrambe inspiegabilmente spedite a raccoglier voti in città alle quali non erano legate da alcuna appartenenza, e dunque entrambe imposte a priori.”
Questo il link a tutto l’articolo:
http://www.byoblu.com/post/2013/01/09/le-nominarie-del-pd.aspx
Cupierlo (che in molti dicono sia una omerica creatura, tolta dalla naftalina proprio per questa occasione) da proprio l’impressione di essere un candidato di apparatchik
Organizziamoci e facciamo vincere Civati l’outsider
Cuperlo rappresenta il vecchio Pd che inciucia e non vuole vincere; Civati (il più simpatico e il più concreto nelle idee) ha ancora una base debole e il suo chiaro spostamento a sinistra farebbe perdere voti tra gli elettori più moderati del centro-sinistra in caso di elezioni. Renzi, anche se il miliardo di risparmio sui costi della politica ricorda un po’ un famoso milione di posti di lavoro, rappresenta l’ultima change per il rinnovamento del Pd. Il centro-sinistra è minoritario e solo prendendo voti dai moderati può vincere: su questo R, ha ragione. Se vince, è comunque molto probabile che il Pd si spacchi. Il ritorno di Prodi, piaccia o no, può tenere uniti i pezzi, come ha fatto in passato.
«Allora disse loro: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.»
(Giovanni 21, 6)
Per chi ancora ritiene il pd un partito di sinistra, sentit e cosa dice Fausto Bertinotti in un’ intervista sul Carlino:
http://ricerca.quotidiano.net/cachedindex.php?ricerca_libera=fausto+bertinotti&sort=swishlastmodified
Bertinotti e le ceneri della sinistra«Risorgerà, ma non con il Pd»
ROMA
NEL SUO piccolo ufficio di ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti accarezza la copertina del bimestrale che dirige, ‘Alternative per il socialismo’, e tutto sembra fuorché rassegnato. La probabile vittoria di Renzi nel Pd e l’eclissi del sindacato, dice, segnano la fine di un ciclo politico. Ma nel fuoco di conflitti sociali destinati a farsi sempre più intensi di certo nascerà una nuova sinistra di alternativa.
Bertinotti, cominciamo da lei: le manca la politica?
«No, mi manca solo la quotidianità del contatto con i compagni, la vita di comunità. Ma non esistono uomini per tutte le stagioni, il mio tempo è passato. Noto che il mestiere di politico è l’unico che non prevede limiti temporali: sarebbe opportuno fissare per legge l’età della pensione per i politici così come avviene persino per i vescovi».
Cosa pensa del Pd renziano?
«La probabile vittoria di Renzi segna la conclusione di un ciclo storico iniziato con l’atto di scioglimento del Pci e con il progressivo allontanamento della sinistra del movimento operaio. Non a caso è finita anche la storia del peso e della rilevanza del gruppo dirigente che proviene dal Pci».
Quel che è finito è chiaro, ma cosa nascerà?
«Lo vedremo. Certo è che la sinistra ha vissuto una mutazione genetica: aderisce al paradigma europeo imperante e si riconosce nella cultura liberale. Questo farà del Pd l’architrave di un sistema politico costruito sulla governabilità nelle condizioni date».
Curioso che la sinistra tradizionale scompaia proprio in epoca di conflitti sociali…
«Scompare la sinistra politica, perché questo capitalismo non accetta mediazioni sociali, ma non scompare la sinistra sociale: quella dei movimenti».
Che però è quasi priva di rappresentanza politica.
«Per ora. Vede, il modello economico e sociale imperante esclude dalla politica quasi la metà della popolazione, cioè i poveri, che si rifugia nell’astensione o nella protesta…».
Ma?
«Ma l’insubordinazione popolare è destinata a crescere e la rivolta, che non è violenza fisica, produrrà effetti politici. Pensi al caso di Syriza in Grecia: prima dei moti non contava nulla, oggi ha il 40% dei voti».
Insomma, la ‘vera’ sinistra rinascerà nel conflitto sociale.
«Certo, la sinistra dei lavoratori, la sinistra alternativa, è come una fenice: risorge sempre dalle proprie ceneri».
Eppure, i partiti alla sinistra del Pd sembrano malmessi…
«Vivono anche loro il fallimento della storia del Novecento. Ma è chiaro che una nuova stagione sta iniziando e che perciò nasceranno nuovi leader».
Le tensioni sociali cresceranno?
«Sì, ma non saranno più prevedibili. Prima, il conflitto era promosso da soggetti forti e riconoscibili, mentre le lotte odierne hanno per protagonisti movimenti senza struttura né leader. Sono movimenti spontanei, dunque imprevedibili».
È almeno dall’insediamento del governo Monti che il sindacato sembra aver smarrito il senso del proprio ruolo…
«La crisi del sindacato comincia negli anni Ottanta, gli anni di Reagan e della Thatcher, e poi cerca una forma di supplenza nella concertazione».
E oggi?
«Oggi, a parte la Fiom e il sindacalismo di base, i sindacati hanno rinunciato al conflitto con ‘il capitale’ e sono diventati parte del concerto istituzionale».
Un esempio?
«I salari italiani sono tra i più bassi d’Europa, ma anziché chiedere aumenti salariali o il reddito di cittadinanza, il sindacato chiede la riduzione del cuneo fiscale: è il segno che sindacato e impresa hanno ormai lo stesso punto di vista».
Quella incarnata da Renzi è ancora ‘sinistra’?
«I giovani di Occupy Wall Street rifiutano di votare perché dicono che ormai è possibile scegliere solo tra Coca Cola e Pepsi Cola».
Crede anche lei che destra e sinistra siano ormai uguali?
«In realtà no. Differenze d’approccio sono possibili, ma non riguardano più il modello di società e dunque i diritti sociali, bensì i diritti individuali. È la distinzione storica tra liberali di destra e liberali di sinistra: non è molto, in effetti, ma per chi si accontenta è pur sempre qualcosa».
Su su tutti a votare poveri comunisti…. Andate a regalare 2 euro che sommate tutte le persone che oggi votano fanno un botto di soldi che ci rubano , sommando questi soldi agli altri soldi che i mafiosi politici ci rubano se la ridono sulle nostre spalle . Perché tanto loro già lo sanno chi deve fare il segretario …..!
E chi sono? Mi sembrano le ombre riflesse neanche per terra,solo un ologramma…….
Sono andato a votare questa mattina per Civati, non vincerà, ma penso che i miei due euro siano ben spesi se daranno più forza alle sue intenzioni. In particolare all’invito fatto a Dalema a non candidarsi alle Europee