Giuseppe Sfredda
Alberto Crocioni torna incredibilmente sui suoi passi e affida di nuovo il ruolo di direttore sportivo della Maceratese a Giuseppe Sfredda. «Raccoglie il testimone di Michele Bacchi che rimane dirigente con compito di curare l’aspetto organizzativo societario», sono le solite, poche, parole rese pubbliche dal club. Un clamoroso ritorno di fiamma fra i due dopo la netta rottura avvenuta in estate. Il presidente biancorosso aveva affidato l’area tecnica all’ex ds del Monturano Campiglione, il quale aveva scelto come allenatore Guido Di Fabio, reduce dall’esperienza al Castelnuovo Vomano ed indimenticato mister della Rata.
Il diesse Giuseppe Sfredda con Massimo Loviso
Ma dopo appena due giorni di preparazione Sfredda e Di Fabio rompono con la società, in quel momento rappresentata anche dal direttore generale Enzo Vissani, il quale ha invece abbandonato il club pochi giorni fa. Da qui il probabile riavvicinamento fra il presidente e l’ex il direttore sportivo, a suo tempo molto critico nei confronti del numero uno biancorosso: «Certi personaggi non possono fare calcio a Macerata. Se Crocioni non riesce a trovare di meglio al suo fianco, fa bene a portare le chiavi della società in Comune». Ora fra i due sembra essere tornato a scorrere buon sangue. Nessuno si sarebbe aspettato un ritorno di Sfredda, fermo sulla sua posizione irrevocabile di lasciare la Maceratese. A questo punto, però, con mister Trillini alla guida della squadra, l’esperto dirigente dovrà dare il suo contributo per risollevare una Maceratese pericolosamente inbottigliata nei bassifondi della classifica di Eccellenza e reduce da due sconfitte consecutive.
(Mi. Car.)
Sfredda si sfoga dopo l’addio: «Non c’è stato rispetto, sono amareggiato e deluso»
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Mi pare che le dinamiche dei fatti avvenuti siano chiarissime a questo punto. Non che in estate non lo fossero ma stavolta quella frase “Certi personaggi non possono fare calcio a Macerata” diviene sibillina perché sappiamo perfettamente a chi fosse diretta. Uscito il personaggio torna Sfredda e il calcio a Macerata ritorna possibile.
Cosa succederà?
Intanto mi dispiace per Michele Bacchi, persona per bene e competente ma è già importante che non sia uscito dalla società.
Di certo qualcosa andava mosso perché questa stagnazione era davvero pericolosa ma non credo che il ritorno di Sfredda sarà l’unico cambiamento.
Vedremo…
CROCIONI da’ le chiavi del club al sindaco, secondo me e’ l’unica soluzione x risolvere la crisi della beneamata che si chiama RATA.