Il direttore generale Enzo Vissani, il presidente Alberto Crocioni, mister Sauro Trillini e il nuovo team manager Michele Bacchi
di Andrea Cesca (foto di Fabio Falcioni)
Foto di rito con i tifosi, pacche sulle spalle e abbracci con la dirigenza: Sauro Trillini è tornato a casa. Ad attendere l’allenatore all’Helvia Recina c’erano gli amici di sempre. «Se non tornavi tu non sarei più venuto a vedere la Maceratese» gli ha detto Renzo Trapè dell’omonimo bar che per tantissimi anni ha accolto nel suo locale intere generazioni di giocatori e dirigenti.
Il ritorno all’Helvia Recina di Sauro Trillini
La Maceratese riparte dunque da dove aveva lasciato lo scorso 11 giugno quando la squadra con l’undicesima vittoria consecutiva ottenne contro il Monturano Campiglione la vittoria del campionato e la promozione in Eccellenza. In un mese e mezzo sono successe tante cose: la decisione della società di nominare Giuseppe Sfredda come direttore sportivo, l’allontanamento di Sauro Trillini che non rientrava nei piani del neo diesse, la nomina di Guido Di Fabio. E poi il patatrac di questi giorni, al secondo giorno di ritiro, con le dimissioni del duo Di Fabio-Sfredda e dell’intero staff tecnico. Va detto che Sauro Trillini, allenatore galantuomo, nonostante la separazione della Maceratese il 6 luglio aveva risposto presente alla chiamata per la premiazione in comune a Macerata della squadra; si era sobbarcato 700 chilometri di viaggio Trillini, perché il legame con i colori biancorossi è più forte di tutto e tutti.
Sauro Trillini con il calciatore Nicolò Di Cesare
Sauro Trillini dunque è tornato – come anticipato questa mattina da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) – con qualche giorno di ritardo rispetto alle aspettative di gran parte della tifoseria che non dimenticherà mai la cavalcata storica che ha consentito alla Maceratese di riprendere e superare il Chiesanuova. Un capolavoro benché si parli di calcio dilettantistico e nel caso specifico di Promozione, una categoria che ha tenuto per troppo tempo ferma la voglia di risalire della Rata, causa anche la pandemia.
Lo storico tifoso Franco Del Medico con Vissani, Trillini e Crocioni
Quando è arrivato a Macerata questo pomeriggio, Sauro Trillini si è intrattenuto per prima con qualche tifoso incontrato per strada. Ad attendere l’allenatore seduto sulla porta che da ingresso allo spogliatoio Franco Del Medico, il decano dei tifosi. Accanto a lui il presidente Alberto Crocioni e il responsabile della scuola calcio Alessandro Porro, che qualcuno aveva individuato come possibile successore dopo la dipartita di Di Fabio. L’arrivo di li a poco del diggi Enzo Vissani e via verso la tribuna per assistere alla seduta di allenamento portata avanti per il secondo giorno di fila da Pieralvise Ruani, allenatore della formazione Juniores, che mai probabilmente avrebbe immaginato le luci della ribalta in questo modo. Fino a domenica sarà ancora Ruani a guidare la squadra, da lunedì prossimo Trillini tornerà al proprio posto, in mezzo al campo.
In questi giorni di apparente riposo ci sarà tanto da lavorare, per l’allenatore e la società. C’è da programmare il futuro e bisogna fare in fretta, perché è stato speso tempo dietro ad un progetto che non ha funzionato dall’inizio. Le ragioni non sono note, almeno la versione dei fatti della Maceratese, perché come spesso succede quando si litiga la verità sta nel mezzo. Sia il presidente Crocioni sia il dg Vissani non hanno voluto replicare alle pesanti dichiarazioni rilasciate dall’oramai ex diesse Giuseppe Sfredda (leggi l’articolo) all’indomani della separazione dal sodalizio biancorosso. In futuro chissà.
Il mister accolto anche da Giovanni Orlandi, presidente dell’associazione Amici della Rata
«Non mi aspettavo di essere richiamato in questo momento – ha ammesso molto candidamente Sauro Trillini – Ci sono stati degli imprevisti, sono successe cose che ci hanno fatto riavvicinare. Con questa società abbiamo fatto qualcosa di importante, il tempo non le può cancellare. E’ stata una chiamata imprevista ma sono molto contento. Si da continuità al lavoro iniziato nella scorsa stagione. Fare un passo indietro è un segnale di forza non di debolezza». Nelle ultime settimane, come fanno gran parte degli addetti ai lavori, Sauro Trillini ha continuato a seguire le sorti della Maceratese, in particolare la campagna acquisti: «Senza fare nomi, già due o tre giocatori erano nella nostra lista precedente, sono contento che siano già qui. Adesso con la società faremo il punto della situazione, siamo ancora all’inizio, c’è tempo. Dovremo fare delle valutazioni, bisognerà tenere conto del budget e delle volontà della società, è la dirigenza che detta le regole. Abbiamo questi due o tre giorni per riflettere, da lunedì prossimo cominceremo a lavorare con un organico più definito».
Sauro Trillini e Alberto Crocioni
Alberto Crocioni al fianco del tecnico a braccia conserte ascolta e annuisce. «Anche questo pomeriggio si sta allenando la squadra al completo, la lista dei nomi è la stessa che è stata comunicata agli organi di stampa – ha spiegato Crocioni – Come ha detto il mister dobbiamo valutare tutte le situazioni, lui ci dirà quello che è il suo pensiero riguardo alla rosa attuale».
Nessuna novità al momento per quanto riguarda il vice di Sauro Trillini (qualcuno ha pensato proprio a Gianfranco Zannini dopo le sue dichiarazioni di stamattina) e la figura del direttore sportivo: insieme a Trillini a dicembre scorso era arrivato Roberto Conti, che la Maceratese ritroverà da avversario con il Montefano. «Dobbiamo definire lo staff tecnico, ci siamo risentiti oggi con mister Trillini per la prima volta, cercheremo di accontentare le richieste dell’allenatore nei limiti del possibile». Il direttore sportivo? «Per adesso siamo questi, poi vedremo». Soddisfatto di questa scelta? «Soddisfattissimo – la replica secca di Crocioni – Non potevamo fare scelta migliore con Trillini. Il passato è passato». La società intende replicare alle affermazioni fatte dallo staff tecnico dimissionario? «Personalmente sono abituato a non rispondere, ognuno sa il suo, quello che è successo. Se qualcuno della società vorrà replicare agli attacchi che sono stati mossi è libero di farlo. La società in questo momento pensa solo ad andare avanti insieme a Sauro Trillini e a fare il meglio possibile».
La lista di chi fosse eventualmente intenzionato a lasciare fra i giocatori, di chi rientra nei piani per rafforzare l’organico, sarà aggiornata nei prossimi giorni. Nel centenario della nascita della società la Maceratese è intenzionata a non tradire le aspettative. «Ora punteremo al doppio salto di categoria» aveva detto Alberto Crocioni in Comune in occasione della premiazione, presenti il sindaco Parcaroli e l’assessore Sacchi. Il prossimo campionato di Eccellenza si annuncia molto competitivo, la Maceratese vuole riportare in alto il proprio blasone.
Parole molto intelligenti quelle del mister. Resta la figura di palta fatta in questi giorni, ma la fortuna è che alla fine nel calcio parlano i risultati e se la squadra vincerà, tutto sarà dimenticato in fretta. Buon lavoro mister
Grande mister giusto così
Il presidente Crocioni... non potevamo fare scelta migliore!
Una pagliacciata non degna di una Società gloriosa come la Maceratese.
Questione di orgoglio.. un po' come il coraggio di don Abbondio..."se uno non ce l'ha non se lo può dare !"...per il mister...
Forza mister avanti tutta! Cucite la bocca a chi vuole zizzania. Ora le chiacchiere devono stare a zero! Quello che e' stato e' stato e ognuno se lo tenga per se'!
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Carissimo presidente Alberto Crocioni, secondo me Lei dovrebbe rispondere al ds Giuseppe Sfredda ma dovrebbe essere presente anche il dg Enzo Vissani, il ds Giuseppe Sfredda ed il mr Guido Di Fabio e soprattutto tutta la tifoseria per dire la sacrosanta verità.
Avete fatto una figura ridicola, che si può soltanto vedere nei migliori circhi d’Italia e d’Europa e del mondo.
Prima cacciate a calci nel sedere un allenatore perché arriva un ds navigato come Beppe Sfredda che vuole come allenatore un suo di fiducia ovvero Guido Di Fabio.
Vi incontrate a cena e poi dopo diversi giorni, in pompa magna, presentate il mr ed il ds alla stampa ed alla tifoseria e lasciate loro carta bianca.
Non passano nemmeno 2 giorni dall’inizio della preparazione e tirate addosso al mr ed al ds le peggiori cose.
Mi dispiace tantissimo ma la verità fa sempre male quando è sbattuta in faccia.
Ora perché non sapete più che pesci prendere perché siamo a fine luglio e e la maggior parte degli allenatori si sono accasati, cosa fate? Avete il coraggio di richiamare e soprattutto riabbracciare, come non se non fosse successo nulla, l’ottimo allenatore nonché squisita persona che risponde al nome di Sauro Trillini.
Secondo me, solo una persona come Sauro Trillini poteva riaccettare l’incarico di nuovo.
Se avete il coraggio di farlo, fate una conferenza stampa tutti insieme come chiede il ds Sfredda con i tifosi, così non farete la bega figura di società sportiva non di calcio ma di ……….. (mettete voi il sostantivo più appropriato). Grazie.
Vi dico ciò e chiedo scusa per i toni troppo accesi ma io voglio bene a questa nobile società sportiva che compie 100 anni quest’anno anche se allo stadio non vengo mai perché sono impegnato con altre realtà sportive marchigiane.