Maceratese, scintille all’Helvia Recina. Di Fabio e Sfredda lasciano l’allenamento: si va verso l’addio
ECCELLENZA - Scossone in casa biancorossa: allenatore e direttore sportivo hanno abbandonato società e squadra in un pomeriggio ad altissima tensione. Al momento nessuna comunicazione ufficiale, diverse le versioni che ricostruiscono l'accaduto. La dirigenza è in riunione per decidere come andare avanti
Mister Guido Di Fabio e il ds Giuseppe Sfredda durante il raduno di ieri all’Helvia Recina
Aggiornamento delle 20.45 – Il lungo summit societario si è concluso allo stadio ed ora la dirigenza attende risposte da Di Fabio e Sfredda sulla possibilità di poter ricucire lo strappo oppure se la loro decisione di andarsene dalla Maceratese è irrevocabile.
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di Mauro Giustozzi
Per ora è un’indiscrezione ma le voci che circolano in città annunciano un possibile clamoroso colpo di scena alla Maceratese. Al secondo giorno di ritiro pre campionato il direttore sportivo Giuseppe Sfredda e l’allenatore Guido Di Fabio avrebbero lasciato società e squadra in un pomeriggio ad altissima tensione che pare aver portato all’inatteso ed imprevedibile divorzio tra la società e il nuovo staff tecnico.
Un colpo di scena che, peraltro, giunge all’indomani della partenza degli allenamenti che si era svolta in totale serenità e cordialità, con mister e diesse che avevano accolto giocatori vecchi e nuovi assieme alla società, presenti sia il presidente Alberto Crocioni che il direttore generale Enzo Vissani. Sui motivi che hanno portato a questo immediato divorzio, visto che il matrimonio a questo punto non si sarebbe neppure consumato, circolano diverse versioni che però dovranno essere confermate o smentite dalla società quando ci sarà una comunicazione ufficiale in merito che al momento non pare esserci. Per ora bocche cucite.
Così il tutto si è consumato allo stadio Helvia Recina dove il contrasto tra la dirigenza ed il settore tecnico sarebbe esploso dopo le 17 di oggi, appena iniziata la seduta di allenamento. Una situazione, qualunque sia stato il motivo, che ha portato all’esplosione delle parti, con Sfredda e Di Fabio che si sarebbero allontanati mentre i calciatori, in particolare quelli più esperti della squadra, osservavano sbigottiti quanto stava accadendo davanti ai loro occhi. Dopo aver atteso qualche minuto i giocatori biancorossi hanno ripreso la via degli spogliatoi mentre sul rettangolo verde sono rimasti solamente alcuni dei più giovani che fanno parte della rosa degli under.
Difficile comprendere fino in fondo ciò che ha scatenato questa tempesta inattesa tra società e staff tecnico: indiscrezioni non confermate parlano di richieste economiche improvvisamente lievitate verso la società da parte del tecnico ma anche dell’arrivo di molti giocatori under da fuori zona che andrebbero a pesare sul conto economico e sul budget della società biancorossa in vista della prossima stagione di Eccellenza. In mattinata Di Fabio era stato peraltro contattato da colleghi della stampa locale e non aveva palesato alcun nervosismo o stato di tensione particolare che facesse presagire questo addio prematuro, come del resto ci era apparso direttamente ieri quando lo abbiamo incontrato prima del via della preparazione.
Un quadro che nelle prossime ore dovrà avere un contorno più definito anche per capire che cosa accadrà a questo punto: con lo staff tecnico decapitato, con i migliori allenatori che a questo punto della stagione si sono già accasati chi andrà a prendere il posto di Guido Di Fabio? Ci potrà essere una retromarcia del mister? Un rebus in piena regola che rischia di incendiare ancor più questa caldissima estate che ora per i colori biancorossi diventa ancor più bollente. A meno che col passare delle ore la situazione venga recuperata dalle parti e ci sia un rientro nei ranghi di Sfredda e Di Fabio, magari dopo un chiarimento con la dirigenza biancorossa alla luce di quanto accaduto questo pomeriggio.
In queste ore, da quanto trapela, la società è in riunione per decidere sulle prossime mosse e trovare una soluzione su come proseguire.
E’ tutta colpa di CROCIONI che ha rovinato la sua “creatura”, secondo me una squadra che ha vinto il campionato impossibile come aveva iniziato il campionato non si doveva “toccare” cioe’ doveva rimanere tutto l’organico compreso l’allenatore e il Ds con qualche acquisto della categoria x rimanere anche protagonisti in ECCELLENZA e invece CROCIONI ha licenziato l’allenatore x i suoi capricci, ha “emulato” la TARDELLA.
E’ meglio ritornare sul vecchio allenatore che ci ha portato alla vittoria impossibile del campionato che e’ mister TRILLINI e il suo staff che sono molto affidabili, CROCIONI ha rovinato la sua “creatura” esonerandolo, ha emulato la TARDELLA facendo in questo modo.
Siamo seri non facciamo i bambini…
E’ tutta colpa di CROCIONI che ha rovinato la sua “creatura”, secondo me una squadra che ha vinto il campionato impossibile come aveva iniziato il campionato non si doveva “toccare” cioe’ doveva rimanere tutto l’organico compreso l’allenatore e il Ds con qualche acquisto della categoria x rimanere anche protagonisti in ECCELLENZA e invece CROCIONI ha licenziato l’allenatore x i suoi capricci, ha “emulato” la TARDELLA.
E’ meglio ritornare sul vecchio allenatore che ci ha portato alla vittoria impossibile del campionato che e’ mister TRILLINI e il suo staff che sono molto affidabili, CROCIONI ha rovinato la sua “creatura” esonerandolo, ha emulato la TARDELLA facendo in questo modo.