Nove persone controllate dalla polizia mentre stavano in un centro commerciale di Macerata (tutti fuori da comune di residenza): saranno tutti denunciati per violazione del decreto “Io resto a casa”. I controlli in provincia sono stati rafforzati dal questore Antonio Pignataro. Oggi pomeriggio gli agenti hanno trovato nove persone che, senza giustificato motivo, si trovavano in gruppo in un centro commerciale. Per uscire di casa è necessario che ci siano delle esigenze comprovate: lavoro, salute ed assistenza. Inoltre è vietato compiere attività in gruppo o in modo tale che ne derivi un assembramento di persone.
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Le persone denunciate meriterebbero di essere obbligate a corsi di educazione civica, serali e festivi – superata la crisi – con tanto di esami finali. Corsi finanziati con le multe che dovranno pagare.
Pare che siano tutti giovani i denunciati nelle varie località: sono tra quelli che erediteranno il mondo post Covid-19.
Il mondo sarebbe un pochino migliore.
stupidi loro e chi li educa
Se la multa è 200 euro ci provano tutti… D’altronde siamo in Italia dove tutto è permesso.
Fate 20 mila euro di multa, sono sicuro che nemmeno i gatti si vedrebbero più per le strade.
30mila di sanzione e vedi che calma… poi PECUNIARIA ANCHE…
Per il signor Giuliano Principi. Per il reato di cui all’art. 650 C.P. è previsto l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro. Inoltre ne resta traccia nella propria fedina penale. Non è poco!
Rinvio all’art. 650 c.p.
L’articolo 4 del DPCM 8 marzo, al comma II testualmente recita:
“Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, come previsto dall’art. 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6”.
Per l’effetto tutti gli “obblighi” contenuti nel provvedimento risultano sanzionati col reato contravvenzionale ex art. 650 c.p., mentre per le numerose “raccomandazioni” ivi contemplate, il medesimo testo non prevede conseguenze.
Premesso che la prudenza si impone nel rispetto degli altri soggetti, premesso che il sottoscritto ha deciso di rimanere quanto più possibile in casa. Premesso tutto ciò mi corre l’OBBLIGO di affermare quanto segue:
1) EVITARE (art.1 comma 1 lettera a) – FORTEMENTE RACCOMANDATO (art. 1 comma 1 lettera b) – DIVIETO ASSOLUTO (art.1 comma 1 lettera c) sono 3 situazioni diverse. Allora delle due una o chi ha scritto questo DPCM è un IGNORANTE oppure le forze dell’ordine non sanno leggere. Vero è comunque che alla contestazione della violazione del art. 650 C.P. c’è SOLO il ricorso da espletare davanti al magistrato magari fra un anno ed allora è meglio, molto meglio avere un popolo ignorante e spaventato piuttosto che consapevole ed istruito. Infine la PRUDENZA non deve essere un invito bensì un OBBLIGO in qualsiasi situazione della vita da affrontare quotidianamente indipendentemente dall’epidemia o non epidemia.
Tre mesi dentro non li faranno mai…200 euro sono come una multa di eccesso di velocità…della fedina penale se ne infischiano. Fategli cambiare i pannoloni agli anziani nelle case di riposo per un annetto!!… Ma devono iniziare da subito!!!…il giorno stesso!! Vedi in quanti continueranno a fare gli idioti!!