di Laura Boccanera
«Qui siamo in emergenza, di fronte ad una situazione di difficoltà sanitaria anche semplicemente nel reperimento dei presidi di protezione individuale, non si può fare polemica, è fuori luogo». Il consigliere regionale Francesco Micucci commenta l’uscita del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica dopo la decisione emersa questa mattina di modificare la direttiva diffusa questa mattina che prevedeva solo alcune aree dell’ospedale destinate ai Covid (leggi l’articolo): «Nella delibera 320 già si stabiliva che Civitanova sarebbe diventato un Covid hospital. Poi chiaramente la giunta regionale demanda ai tecnici il come e quando mettere in atto le disposizioni e i trasferimenti. Quello che forse qualcuno ancora non ha capito è che siamo in guerra. Nelle Marche il Coronavirus ha fatto più morti del terremoto. E’ possibile che in queste condizioni le informazioni sulla riorganizzazione siano state poco chiare e comprensibili o non completamente condivise, ma è dovuto anche all’accelerazione determinata dalla curva dei contagi. Siamo in emergenza totale e di fronte a queste condizioni ci sono due modi di reagire: quello di chi si mette a disposizione e fa il possibile e quello di chi fa polemica. Voglio ricordare a Ciarapica che abbiamo davanti agli occhi l’esempio della Lombardia in ginocchio con pazienti trasferiti addirittura in Sicilia e il sindaco invece fa polemiche sul singolo reparto». In merito invece alla situazione post Coronavirus, Micucci è chiaro: «è stato messo nero su bianco che tutto tornerà come prima dell’emergenza e su questo non ci sono dubbi». Ma al momento, prima che l’ospedale diventi operativo, mancherebbero ancora i presidi di protezione individuale: «la protezione civile nazionale li sta distribuendo – spiega Micucci – speriamo siano a disposizione quanto prima». I trasferimenti dovrebbero iniziare già domani mattina e lunedì all’ospedale di Civitanova potrebbero arrivare già i primi pazienti Covid 19. I posti letto che si verrebbero a creare a Civitanova sono 43, 20 per i Covid, 8 posti letto in terapia intensiva, 8 in medicina d’urgenza, nei prossimi giorni anche 7 posti letto di ostetricia e ginecologia per donne Covid.
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