Donazioni per 200mila euro
Un’ondata solidale
contro il coronavirus

SOLIDARIETA' - Anche l'imprenditore di Corridonia Giuseppe Santoni ha avviato una raccolta che ha già raggiunto quota 105mila euro. Appello della dottoressa Gabriella Mazzoli della pneumologia dell'ospedale di Camerino per l'associazione 'A cuore...aperto'

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Da-sinistra-Andrea-Santoni-e-il-figlio-Giuseppe

Andrea Santoni (a sinistra) con il figlio Giuseppe

In tre giorni superati i trecentomila euro di donazioni. Nei giorni scorsi il direttore generale dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni aveva annunciato le prime donazioni e da allora il fenomeno è decollato, sia in termini di adesioni che di cifre. Oltre a quelle già annunciate della Cassa edile di Macerata, della Cassa edile regionale di Ancona e della Fondazione don Lino Ramini sono arrivate le erogazioni liberali della Fondazione Carima (50mila euro) e della Faer di Treia. Altra novità la raccolta fondi pure benefica pro Asur lanciata dall’imprenditore calzaturiero Giuseppe Santoni che in due giorni ha superato quota 105mila euro rispetto ai 500mila dichiarati come scopo finale. #NoiSiamoLeMarche è il nome scelto per la raccolta fondi che ha come promotore e primo sottoscrittore l’imprenditore di Corridonia Giuseppe Santoni che ha intanto versato 50.000 euro. «Le Marche sono la mia terra, la terra della mia famiglia, della mia azienda, delle persone che lavorano con me. Una terra bella, che oggi è in difficoltà, a causa dell’emergenza coronavirus. A questa terra, che mi ha dato tanto, ora voglio essere io a dare. Abbiamo urgente bisogno di acquistare dei ventilatori polmonari, e a questo scopo ho deciso di avviare questa campagna di raccolta fondi, donando io per primo, ma soprattutto invitando voi tutti a dare un aiuto concreto alle Marche» scrive Santoni nel messaggio di presentazione della raccolta di fondi che sta avendo numerose sottoscrizioni, anche anonime. Il link per accedere e donare è https://bit.ly/3aWxKY5 . Altre erogazioni liberali sono state annunciate e dunque arriveranno nelle prossime ore per finanziare gli acquisti di apparecchiature e la ricerca.

CAMERINO – Sono sessanta ad oggi i malati di Covid ricoverati all’ospedale di Camerino, di cui 18 nel reparto di terapia intensiva e semi intensiva, gli altri in reparto non intensivo. Nella struttura camerte c’è bisogno di tante cose e a lanciare un appello è la dottoressa Gabriella Mazzoli della pneumologia dell’ospedale camerte. «Se volete veramente darci una mano donate e fate donare all’Associazione ‘a cuore…aperto dell’ospedale di Camerino’ registrata all’agenzia delle entrate dal 2013. Ne sono fondatrice ed attenta ed onestissima tesoriera, unico pregio in mezzo a mille difetti. Mi stanno chiedendo dalla semiintensiva tanto materiale, broncoscopi monouso, caschi-C-pap, visiere etc ed anche nella ‘grande medicina’ servono tante cose – racconta la dottoressa – stamattina ho chiesto uno sfigmomanometro elettronico senza fonendo, per evitare contaminazioni, dopo 20 minuti la Salus ce lo ha portato in regalo da Matelica. Se qualcuno sa lavorare col computer potrebbe organizzare una raccolta fondi on line o quello che pensate meglio. Io non so farlo e purtroppo non ho tempo. Grazie per quello che potrete fare per i nostri ricoverati». Le offerte vanno fatte allIban associazione: IT27O0845668830000000055071 BBC banca dei Sibillini filiale di Camerino.

Dono della Fondazione Carima: macchinario da 60mila euro all’ospedale di Camerino



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