Alberto Batisti ospite degli Aperitivi Culturali
di Carmen Russo
Apre la terza settimana di incontri degli Aperitivi Culturali agli Antichi Forni, Alberto Batisti, noto musicologo pratese. Al centro del dibatto una delle figure principale dell’Aida verdiana: «L’opera averebbe potuto chiamarsi Amneris – dice Batisti – data l’importanza di questo personaggio, il primo nella storia della lirica a presentare tutti i tratti della femme fatale, della donna serpente che si distacca totalmente dal personaggio puro e casto qual è Aida, tipici tratti delle figure di Verdi». Una sconvolgente contemporaneità caratterizza Amneris, figlia del Faraone, dal carattere sagace e ingannevole, acuto e calcolatore specchio della società verdiana e che nessuno però aveva avuto l’ardore di presentare. Ma l’innovazione è una caratteristica principale in Verdi, che si distacca da tutta la tradizione lirica e mette in scena alcuni tabù che faranno da capolino nelle sue opere.
La rivoluzione che Verdi attua non è solo nelle parole e nelle trame, ma anche e soprattutto nella musica: «Ci vengono raccontati drammi interiori attraverso il linguaggio musicale, gli stessi particolari che spesso vengono nascosti nelle parole. Amneris ha dentro di sé le caratteristiche della donna serpente e la sua vera natura ci viene espressa solo facendo un’analisi attenta della musica», dichiara il musicologo.
E proprio questo è stato il percorso che l’ospite di Cinzia Maroni ha seguito nell’aperitivo culturale dedicato all’antagonista di Aida. Attraverso passaggi musicali che hanno ripercorso tutte l’opera, ha evidenziato all’attento pubblico il cambiamento del carattere di Amneris, una donna che è disposta a tutto per raggiungere il suo obiettivo, ma della quale vengono evidenziati punti di forza e debolezza.
Alberto Batisti e Cinzia Moroni
«Verdi riesce a mettere nell’Aida tanti caratteri impensabili per l’epoca – continua Batisti – da una scena di nudo dei danzatori, ad un testo basato sul sesso, elementi che si possono riscontrare nella pittura come ad esempio nelle opere pittoriche di Delacroix – non in quelle italiane, ben più pudiche – e che saranno da spunto per tanti lungometraggi come ad esempio “I dieci comandamenti” ed “Eva contro Eva”. L’Aida sancisce ormai che Verdi si è distaccato dal classico».
Domani per il primo appuntamento di agosto con gli Aperitivi Culturali sarà ospite agli Antichi Forni Gabriele Cesaretti, che parlerà di Lady Verdi, la soprano Giuseppina Strepponi.
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