di Erika Mariniello
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(foto di Guido Picchio e Amedeo Benemia)
Maccheroncini di Campofilone al ciauscolo, pollo in potacchio in tazza con soffiato di patate e cracker di cicerchia, polenta con frutti di mare dell’Adriatico, casciotta di Urbino doc, tartufo di Acqualagna, farro shakerato e panino di porchetta con porchetta. Queste sono solo alcune delle prelibatezze cucinate dagli chef marchigiani che, nel pomeriggio si sono sfidati all’evento Streetfood in piazza Mazzini, davanti ad una folla di spettatori. Mauro Uliassi, Lucio Pompili, Moreno Cedroni, Vittorio Cameli ed Enrico Recanati, i 5 assi marchigiani che hanno portato in tavola ricette cucinate con prodotti rigorosamente del territorio. “Ognuno di noi ha portato delle specialità locali – ha commentato lo chef Lucio Pompili – la cucina è un linguaggio, un campanile e una forma dialettale, un piatto è l’espressione di chi lavora a contatto con la natura ed è capace di crearne una sintesi”.
Anche Moreno Cedroni nelle sue ricette porta il suo paese d’origine, Marzocca di Senigallia, i sapori e i ricordi di quando era bambino: “ho scelto di portare in piazza un piatto della mia infanzia – ha raccontato – un sughetto di vongole che mia nonna raccoglieva sulla spiaggia quando ero bambino abbinato con la polenta che è buona anche d’estate”. Pollo in potacchio per Enrico Recanati che, ai fornelli, racconta le Marche con le sue ricette: “Ho scelto un piatto del cuore che ho cercato di cucinare in maniera più alleggerita in una giornata così calda, aggiungeno due o tre attenzione, l’importante è che ci sia la ricerca del prodotto marchigiano”.Tra il pubblico, numerosissimo, anche il Governatore Gian Mario Spacca e il capo di Gabinetto Mario Becchetti che, dopo aver assaggiato le ricette degli chef hanno continuato la serata allo Sferisterio. L’arena, dopo l’Aida e la Tosca, ha ospitato un dibattito sul tema dell’Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” condotto dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, dal Sindaco di Macerata Romano Carancini e dal direttore artistico Francesco Micheli supportati dal video ufficiale di Expo 2015.
Il presidente Gian Mario Spacca, il sindaco Romano Carancini e il presidente della provincia Antonio Pettinari
“L’augurio è che Expo 2015 rappresenti la vera rinascita del nostro Paese, un cambiamento di ciclo – ha detto il presidente Spacca – in Italia c’è un elemento che più degli altri rappresenta il valore del nostro Paese nel mondo: la nostra capacità di comunicare attraverso l’alimentazione, il cibo, l’agroalimentare. In questo settore si registrano trend fortissimi di crescita, che dobbiamo saper valorizzare ulteriormente”.Il direttore artistico del Festival, Francesco Micheli, durante la serata ha ricordato anche i momenti più significativi di questi 50 anni di opera. Dall’Aida del 1921 fino alla rappresentazione di quest’anno passando per gli spettacoli di Svoboda e Ken Russell, rimembranze di Luciano Pavarotti, Placido Domingo e Raina Kabaivanska. Un parallelo fra tradizione e innovazione che ha accompagnato tutta la serata: prodotti della terra interpretati dalla cucina più creativa delle Marche e ricordi musicali rivisitati in uno spettacolo moderno fatto di luci, proiezioni e flash mob. L’evento organizzato da Marche Streetfoof e Fritto Misto che ha coinvolto piazza Mazzini e quindici locali Maceratesi, ha riscosso molto successo. Allo Sferisterio anche stasera c’è stato spazio per la musica: sul palco è salito Francesco Micheli accompagnato dai complessi storici dello Sferisterio, la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, il coro lirico “V. Bellini”, la banda “Salvadei” città di Macerata, il coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”.
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Macerata NON è amministrata. Per fare questo evento si è bloccato un lato di piazza Mazzini e le attività li’ presenti per 4 giorni, mettendo di sghembo l’enorme pedana e le baracche sopra di essa. Diverse attività hanno perso l’occasione delle Prime dell’opera di venerdi’ e sabato in quanto c’era il passaggio sbarrato di fronte a esse. E tutto cio’ per un evento che sarebbe dovuto avvenire la domenica pomeriggio. E’ l’ennesimo sfregio a piazza Mazzini da parte di questa inutile amministrazione.
Spacca presenzia solo laddove può essere incensato e riverito. Si tiene alla larga dalle zone a lui ostiche come Petriolo, Corridonia e Loro Piceno. Al pari anche il suo lacchè Pettinari. Ma il tempo delle vacche grasse sta per finire e tra poco dovrete tornare a lavorare dopo i danni causati dalle vostre politiche insulse e catastrofiche. VERGOGNA!
Signor Simone Parbuono, il suo è l’ennesimo commento distruttivo che non ha alcun senso. Comincio sempre di più a credere che il problema PRINCIPALE di Macerata siano i Maceratesi, o meglio (per fortuna) una parte di essi.
@Fulvia: perfettamente d’accordo con lei! Sono rimasto sconcertato dai commenti di questi giorni agli articoli sulla stagione lirica… A Macerata potranno anche cambiare le giunte, ma i problemi rimarranno gli stessi
… anche perché io a questa manifestazione ci sono stata (come in molte altre organizzate a Macerata). Sono rimasta lì 2 ore, mi sono divertita con gli amici e ho consumato in altre 3 attività commerciali. Le persone che stavano con me hanno fatto la stessa cosa. Tanta gente terminata la degustazione hanno completato la cena nei pub, nelle gelaterie e bar della zona (piazza Mazzini e corso Cairoli). Ho visto alcuni Maceratesi ma anche tante persone di fuori, che magari conoscevano quei bravissimi chef e non Macerata. Se quindi, l’Opera, la Sfida degli Chef o qualsiasi altra cosa, rappresentano un problema, io credo che il problema sia rappresentato dalle persone che criticano sempre, inutilmente e a prescindere.
Temo che la signora Barto dovrebbe leggere con piu’ attenzione il mio intervento. Non ho contestato l’evento ma la solita sciatteria di questa amministrazione nell’allestirlo, che non si è curata del fatto che ci sono alcune attività in piazza Mazzini che sono state pesantemente e inutilmente danneggiate nei giorni di giovedi’, venerdi’ e sabato. Bastava un minimo di razionalità nel sistemare la pedana. Piazza Mazzini, del resto, è stata abbandonata da anni dall’amministrazione. Si pensi che dovrebbe essere zona pedonale ed e’ invece esposta al traffico tutto il giorno e la sera spesso diventa un enorme parcheggio. Mettendo in pericolo i numerosi bambini che ci vanno proprio perche’ dovrebbe essere zona pedonale. E questo sotto gli occhi dei vigili e degli amministratori, e anzi vigili e polizia sono spesso i primi a infrangere il divieto passandoci tranquillamente quando invece potrebbero passarci solo in caso di emergenza.
Il maceratese criticherebbe e troverebbe il lato positivo anche se Macerata fosse Topolinia dove tutto è perfetto, bellissimo, pulito e in ordine! è stata invece un’iniziativa splendida: nuova e ben organizzata, per essere una prima edizione quindi onore al merito a chi ne ha avuto l’idea e ai realizzatori (di qualunque schieramento politico essi siano)!
*lato negativo!
Manca il popolo.. gente mia le cose se le fanno per loro stessi siamo tornati al medio evo..
Infatti c’è chi sostiene che il vero tema dell’Expo 2015 sia “Nutrire gli Amici”, per il resto del Pianeta vale l’avvertenza dell’archistar Fuffas di Crozza: venite già mangiati.
Ma poi io mi domando quanti di quelli che criticano siano effettivamente stati alla manifestazione… Perchè vedo commenti completamente scollegati dalla realtà….
Nessuno probabilmente, anche perché chi critica in genere sono proprio quelle persone che nella città non investono 1 euro!
Fulvia tu credi che c’è qualcuno che investe? Quanto è costato il tutto e chi ha pagato? ( nessuno mai risponde a quanto costa l’impalatura dei cancelli, l’opera dello sferisterio restaurata e già arrugginita, al teatro cantiere, non si sa perché tengono esposti i cartelli di un cantiere e ci entrano tutti e pagano il biglietto, o è un cantiere o non lo è, di cose ce ne sono tante che nessuno ti spiega e si difendono dicendo che non sanno nulla, i favori che si fanno alle cooperative e associazioni ) Ma sopratutto chi cera se non loro, il popolo resta sempre fuori è finita l’epoca dell’aristocrazia il medio evo è passato. Oggi il popolo deve prendere in mano la situazione e non quelli che li hanno tenuti schiavi e ignoranti ( FACENDOLI CREDERE CON IL POTERE CHE SI SONO COSTRUITI ATTRAVERSO I LORO CANALI ) per molto tempo e hanno rubato tutto e rovinato il paese. Chi fa i casini sono quelli che vengono riveriti e adorati ma poi sono gli stessi che ti rubano e fanno male al popolo. SE IL POPOLO NON LAVORA NON MANGEREBBERO PIU’ E SOPRATUTTO SE NON ACCETTASSE TUTTO QUELLO CHE GLI VIENE DETTO SOTTO INGANNO E ILLUSIONE DI UN MIGLIORAMENTO.
La cosa inquietante di molti commenti qui dentro, e TIPICAMENTE ITALIANA, è che persone come FULVIA BARTO o FRANCESCO74, non leggono i contenuti delle critiche e abbracciano una tesi in modo assolutamente acritico e da tifosi. Mentre il mio era un argomento molto chiaro a cui ovviamente non sono in grado di rispondere nel merito.
Se non ho compreso male questi chef rappresenteranno le Marche ad Expo2015.
Sicuramente bravissimi, ma come sono stati selezionati?
Di bravi chef ce ne sono tanti nel territorio marchigiano…
I commenti li ho letti signor Parbuono. Il fatto è che non mi piace il suo approccio, anche perché mi chiedo, cosa fanno persone come lei per sostenere la propria città oltre che spendere “fiumi di parole”? È molto facile criticare, evidenziare le criticità, molto più difficile è trovare soluzioni mettendoci la faccia e sporcandosi le mani. Preciso che non ho alcun collegamento con la politica, ma anche da quel punto di vista credo che il suo approccio sia molto diffuso.
Perdoni, signora Barto, ma il suo ultimo intervento e’ abbastanza sconclusionato. Io ho rilevato alcuni problemi che chi amministra Macerata avrebbe il DOVERE di risolvere, e sarebbe molto semplice. Se io fossi amministratore ci “metterei la faccia” e mi “sporcherei le mani”. Il punto e’ che chi e’ eletto per fare questo non lo fa. I nostri rappresentanti NON FANNO IL PROPRIO DOVERE. Piazza Mazzini e’ una finta zona pedonale, in cui ogni giorno e’ in pericolo la vita di decine di bambini. Cosa devo fare io oltre che chiamare i vigili e il 112, che dicono che non possono fare nulla? Procurarmi un bazooka e sparare alle automobili che la invadono? Oppure demolire con le mie mani le baracche che ostruiscono l’accesso ai negozi? Siccome io, al contrario di lei, credo ancora nella democrazia, ESIGO che l’amministrazione di macerata svolga i propri minimi compiti.