Stefania Monteverde, Romano Carancini, Francesco Micheli e Antonio Pettinari
di Gabriele Censi
(foto di Lucrezia Benfatto)
“Un grande progetto corale che sprigiona l’energia positiva di tutti, anche quella più ruvida di alcuni, orgoglio e festa per la città”. Con queste parole l’assessore Stefania Monteverde apre la conferenza di presentazione della terza Notte dell’Opera a Macerata, la creatura che Francesco Micheli ha inventato e che oggi ha salutato rompendo il copione della conferenza stampa con un finale accalorato in cui ha annunciato che questa è l’ultima edizione che lo vede presiedere il Comitato organizzativo della Notte dell’Opera: “Ho gettato un seme che ora Macerata deve prendere in cura. La Notte dell’Opera appartiene alla città e la città deve prendersi la responsabilità della propria vocazione turistico-culturale. Anche come maceratese acquisito dico che non possiamo aspettare il messia che viene da Bergamo o da qualche altro posto per risolvere i problemi. Se vuole essere una metropoli culturale la città deve guidare direttamente l’organizzazione dell’evento. Io non posso togliere risorse allo Sferisterio per fare riunioni e convincere i commercianti a partecipare. L’ho fatto con gioia per tre anni ma ora passo la mano. Il nostro staff, formato da pochissime persone, lavora incessantemente per La notte dell’opera, a volte mettendo a rischio la stessa stagione lirica, e questo non è più possibile perché noi non siamo un assessorato alla cultura, ma un teatro di tradizione”.
LE IMMAGINE DELLA NOTTE DELL’OPERA 2013 – Lo scorso anno erano accorsi in 50mila per l’assedio alla Rocca di Castellor ispirato a Il Trovatore
Francesco Micheli, da tre anni direttore artistico del Macerata Opera Festival
Si dice stanco il direttore artistico reduce dall’estenuante week end allo Sferisterio sotto la pioggia. “Oggi ho rivisto un disco giallo in cielo, pensavo fosse un ufo!”. Una decisione la sua che appare definitiva ma comunque “non mancherà naturalmente la nostra consulenza artistica”. Probabilmente ha pesato anche la battaglia sulla piazza pedonale tra commercianti e amministrazione che aveva minacciato di provocare un boicottaggio della festa di giovedì prossimo. I commercianti presenti si dichiarano comunque a fianco di Micheli, “Abbiamo sotterrato l’ascia di guerra, anche se la questione la riprenderemo” interviene uno dei rappresentanti delle associazioni che hanno collaborato alla realizzazione.
Micheli spiega poi il programma: “Sarà un tuffo spazio temporale nell’Egitto, luogo di fuga per Verdi, e anche l‘occasione per creare nuovi format come Celeste Aida in cui si mette insieme la musica della tradizione che ascoltava il compositore di Busseto nelle sue strade d’infanzia e la lirica, con l’aiuto del gruppo folclorico Li Pistacoppi e i solisti Elisabetta Martorana e Roberto Abbondanza”. Sul palco a mezzanotte lo stesso Micheli che dopo le critiche per le troppe ‘braciole’ dello scorso anno è corso ai ripari: “Meno improvvisazione e più opera, tutti dovranno rispettare il tema. Quest’anno sarò io a giudicare voi, voglio vedere che razza di città siete”.
Gli spettacoli, ispirati all’Aida, si ripeteranno in orari diversi nelle tra parti della città coinvolte: Centro storico, Cairoli e Cavour. “Ma non riuscirete a vedere tutto”, dice Micheli. Circa 60 performance di musica, canto, teatro, danza, giochi e mostre. Poi videomapping con un progetto per i giovani, musei e negozi aperti. Partenza alle 20 di giovedì 31 luglio, non più da piazza Garibaldi ma dal monumento ai Martiri della Libertà in piazza della Vittoria, il corteo sarà guidato dal coro dell’Aida con dj Anto sopra un bilico di 12 metri che sulle note della Marcia Trionfale arriverà allo Sferisterio.
L’assessore Stefania Monteverde e il sindaco Romano Carancini
Prima dello sfogo di Micheli, il sindaco Romano Carancini e il presidente della Provincia Antonio Pettinari avevano presenziato cogliendo l’occasione per fare un punto sulla stagione lirica che anche nel secondo week end nonostante la pioggia ha raggiunto numeri da record: 6179 paganti e 292 mila euro di incasso e centinaia di biglietti venduti anche tra venerdì e sabato.
Carancini fa vedere con orgoglio la medaglia della presidenza della Repubblica arrivata per il 50° dello Sferisterio: “Voglio ringraziare le maestranze che hanno lavorato con grande professionalità per allestire gli spettacoli dopo la pioggia e gli artisti che hanno atteso due ore sabato con un pubblico di 2200 persone che ha visto la Traviata fino alle 2.30 di notte, una cosa straordinaria. Questi risultati sono un messaggio di fiducia che ci spinge a portare la nave in porto anche se non è facile”.
Non è mancata anche questa mattina la citazione marittima e in questi giorni parlando di navi si pensa subito alla Concordia, nelle parole del nuovo vescovo anche ieri (leggi l’articolo).”La Notte dell’Opera – conclude Carancini – è un intuizione geniale che coinvolge tanti soggetti della città, ha la potenza di avvicinare le tante persone che non vanno all’opera e dovrebbe aprirsi anche un altro comune della provincia il prossimo anno, lo suggerisco a Pettinari. ” Il presidente della Provincia parla di occasione di spensieratezza e condivisione anche oltre la lirica: “Siamo certi che sarà un’altra occasione di promozione del territorio con tante presenze anche da fuori regione”.
Alcuni commercianti presenti oggi in conferenza
Il presidente della Provincia Antonio Pettinari
IL PROGRAMMA COMPLETO
Centro Storico
ORE 21.00 Coro Sibilla sul palco di Piazza della libertà
ORE 21.00 Aria d’Opera Piazza XXX Aprile
ORE 21.00 Coro Equi-Voci Piazza Mazzini
ORE 21.00 Grand’Opéra Arie e duetti per la Notte Ostello Asilo Ricci
ORE 21.00 Danza Afro Gruppo Danza Dorothy via Don Minzoni
ORE 21.00 Verdi in Galleria, proiezione di luce e musica dal vivo corso Matteotti
ORE 21.00 Afro Body Painting, Piaggia della Torre
ORE 21.30 Giochi per Piccoli Egiziani e Etiopi Emiciclo Torri
ORE 21.30 I Musici di Liviabella piazza Mazzini
ORE 21.30 Omaggio a Burt Bacharac e a Verdi For Medium Ensemble piazza Vittorio Veneto
ORE 21.30 Aida allo specchio largo Amendola
ORE 21.30 Teatro di Strada largo Amendola/ via Gramsci/piazza Oberdan/corso Matteotti/via Don Minzoni/Piazza della Libertà/Corso della Repubblica/Piaggia della Torre/piazza Mazzini
ORE 21.30 Gli Arcieri del Faraone via Don Minzoni
ORE 21.45 Coro Bellini sul palco di Piazza della Libertà
ORE 22.00 Coro Equi-Voci Piaggia della Torre
ORE 22.00 Impronte Mediterranee – Jazz session tra Verdi e le piramidi via Don Minzoni
ORE 22.00 Musica Contaminata piazza Mazzini
ORE 22.00 Danza Afro Gruppo Danza Dorothy piazza Cesare Battisti
ORE 22.30 Steevo vs Verdi piazza Cesare Battisti
ORE 22.30 A.i.d.a – Amore Invicnibile Divampa Ancora Palazzo Ciccolini
ORE 22.30 L’antica arte del Teatro Palazzo Ciccolini
ORE 22.30 O mio nemico Amor Gruppo Danza Dorothy Galleria Scipione
ORE 23.00 Coro Equi-Voci piazza XXX Aprile
ORE 23.00 Danza Afro Gruppo Danza Dorothy piazza Vittorio Veneto
ORE 24.00 GRAN FINALE – Celeste Aida con Francesco Micheli, Elisabetta Martorano, Roberto Abbondanza e Li Pistacoppi, palco di Piazza della Libertà.
Corso Cairoli
ORE 20.00 Aida nell’arte e nei fiori nei pressi del grande palco
ORE 21.00 Celeste Aida con Francesco Micheli, Elisabetta Martorano, Roberto Abbondanza e Li Pistacoppi, sul grande palco
ORE 21.00 The dark side Aida palco di piazza Nazario Sauro
ORE 21.00 L’opera per i bimbi terrazza parcheggio Sferisterio
ORE 21.00 Opera imprò palchetto di metà Corso
ORE 21.00 Tempio di Iside via Bastianelli
ORE 21.00 Musicisti Liviabella e solisti del Festival palchetto di metà Corso
ORE 22.15 Coro Sibilla sul grande palco
ORE 23.30 O mio nemico amor Gruppo danza “Vita e vita” pachetto di metà Corso
ORE 24.00 Gran Finale con il Coro Bellini e i solisti del Festival, sul grande palco
Corso Cavour
ORE 19.30 RADUNO GENERALE E OPERA PARADE
ORE 20.30 Trucchi per piccoli egiziani a metà del corso
ORE 20.30 Giochi da Tavolo dell’antico Egitto nei pressi di Piazza della Vittoria
ORE 20.30 I piccoli Faraoni verso la fine del Corso
ORE 21.00 Coro Bellini palco di Piazza della Vittoria
ORE 21.00 Musicisti Liviabella e cantanti del Festival a metà del corso
ORE 21.00 Lo sapevate voi – antichi toccasana a metà del corso
ORE 21.00 Il makeup di Amneris verso la fine del Corso
ORE 21.30 O mio nemico amor Gruppo danza “Vita e vita” nei pressi dei Cancelli
ORE 22.30 Celeste Aida con Francesco Micheli, Elisabetta Martorano, Roberto Abbondanza e Li Pistacoppi, palco di Piazza della Vittoria
ORE 23.15 Coro Sibilla palco di Piazza della Vittoria
ORE 23.30 Coro Equi-Voci nei pressi dei Cancelli
ORE 24.00 Gran Finale con il Coro Sibilla, il Coro Equi-Voci, le trombe dell’Aida e i solisti del Festival, palco di Piazza della Vittoria.
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Un ringraziamento al Sig. Micheli, per l’ottima organizzazione di tutte le manifestazioni collaterali alla stagione lirica, anche per la regia di Aida, l’insuperabile Traviata. Della Tosca ne vogliamo parlare, mi sono bastati gli ululati che ho ” apprezzato” in arena. Per la notte dell’opera, negli stessi orari e in vie diverse cose interessanti che buona parte dei cittadini non potranno vedere. Un vero peccato. Comunque finalmente qualcuno riesce a svegliare……..la marmotta di noi maceratesi. Addirittura un Lombardo.
Non ci sono problemi se ci date gli stessi compensi e gli appoggi del comune, carta bianca sui cantanti dell’opera e della stampa non credo che ci siano grossi problemi, perché non prova a farla senza guadagnare un euro come di solito facciamo noi? Ma non credo proprio ci sono troppi interessi.
E’ qui che sbagli Francesco…non si può ripetere all’infinito un evento solo perchè un paio di volte è andato bene…a meno che almeno per un anno, mandiamo tutti a casa e la lirica compresa. Sarebbe ora di cambiare musica,nel vero senso della parola….
Anche se non sono un amante della lirica e di tutto quello che ruota intorno ad essa, ringrazio Micheli per tutto quello che ha fatto perchè, da cittadino, non posso che essere felice per una “rinascita”, anche se di breve durata, di Macerata. Quello che invece mi terrorizza è rimettere nelle mani del “fantasma” Assessorato alla Cultura l’organizzazione e la gestione di eventi globali. Abbiamo avuto molte dimostrazioni della totale incapacità di tutta l’amministrazione comunale nella gestione di qualsiasi questione.
Caro Micheli apprezzo come più volte notificato la sua eterna voglia di chiarezza, il maceratese non è sicuramente un fruitore facile e altrettanto impavido, però la chiarezza e’ un percorso tortuoso e impegnativo per richiede totalità di sforzo. Allora le chiedo di delineare anche le motivazioni della scelta di essere regista, di esternare i compensi degli artisti molti dei quali appartenenti alla sua stessa agenzia, di aver negli ultimi tempi indossato i panni del salvatore come se Lo sferisterio fosse solo un “bubbone”mangiasoldi ( parole sue),in contrasto il tutto con quanto affermato nelle prime conferenze del suo primo anno.
Domande interessanti…
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Delineare le motivazioni della scelta di essre regista…
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esternare i compensi degli artisti molti dei quali appartenenti alla sua stessa agenzia…
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Ci sarano mai risposte concrete??
E aggiungo caro cerasi, ma un direttore artistico che si autoassume se non è conflitto di interessi cos’è?
@ Lorenzo Montagnosi
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Nopn so cosa sia in Italia, visto che qui la legge dice sempre tutto e il contreario di tutto.
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So solo che all’estero per molto meno, probabilmente sarebbe già stato mandato a spasso…
Senza almeno un messia è dura organizzare le feste paesane.
Chi non apprezza niente delle iniziative Maceratesi e ha sempre da criticare tutto anche quello che funziona o è semplicemente piacevole (facciamo le pulci a Micheli????!!!!!) ma perché non se ne va a rompere le scatole in un’altra città (con cambio residenza)???? Potrebbe essere un modo per rilanciare Macerata … a cominciare da quelli che metteranno il dito in giù.
Mi sembra che la notte dell’opera sia una bellissima iniziativa. E Micheli un bravo professionista. complimenti
Ma del palco scivoloso dell’Aida ne vogliamo parlare? Come si fa a costruire un palcoscenico destinato all’aperto conoscendo le problematiche di eventi come pioggia e umidità che possono ovviamente colpire un teatro all’aperto, con materiali sicuramente poveri e sbagliati per la situazione? Mah se questa è competenza…
Caro Micheli, ottima la sfida ai maceratesi, ” la prossima volta pensateci voi!!! invece di criticare”
Per tutti quelli che non hanno il coraggio di mettere il nome ma di lodare e cliccare che non vi piacciono le critiche ma che siete immischiati anche voi? Poverini per il posto che hanno non hanno il fegato o coraggio di dire quello che pensano, ma metteteci la faccia chi pensate che vi creda, solo chi è come voi.. La gente anche se non ha studiato e non ha i soldi e non titoli non è stupida come pensate… anzi credo che se nessuno pagasse le tasse o lavorasse troppe persone morirebbero di fame non sapendo a chi fregare.
Bella l’Opera e tutte le manifestazioni ad essa connesse! Però non è per tutti, non è di certo per i giovani, per i ragazzi che amerebbero vedere, in quella bella cornice, qualche artista o evento più adatto a loro! Forse sarebbe più opportuno sfruttarlo anche per accontentare un pubblico più vasto che sicuramente ne approfitterà!
@Fulvia: giusto… Facilissimo criticare, quasi sempre senza fare neppure mezza proposta… Anzi no vedo che c’è la proposta di far lavorare Micheli gratis… Geniale!
A me piace invece questa sfida di Micheli, questo schiaffo ai maceratesi capaci solo di criticare, di accapigliarsi per 20 posti auto in piazza come se da quello dipendesse il futuro della città, di rimpiangere una fantomatica età dell’oro che non può tornare (e certamente non può tornare ora… Qualcuno ha i bilanci delle straordinarie stagioni liriche degli anni 80? Lo dico senza polemica, ma come e da chi venivano finanziate?)…. Ecco chi oggi critica soltanto, proponga… Proponga qualcosa di realizzabile che abbia presa sulla città e sia capace di attirare gente che viene da fuori, che sia capace di valorizzare Macerata e le sue bellezze…
Signor Javier la critica ha senso quando è costruttiva. Quando si critica motivando qualcosa che va criticato e si apprezzano le cose che funzionano . La critica negativa fine a sé stessa non ha alcun valore. È da frustati. Tra l’altro a mio avviso in momenti di difficoltà questo atteggiamento serve soltanto a peggiorare le cose.
Gentile Fulvia barto non ho nessuna intenzione di cambiare residenza ne’ di pensare che Micheli debba lavorare gratis. Ho sempre apprezzato l’entusiasmo e l’energia con le quali è arrivato a macerata solo che esprimevo un’opinione sulle dichiarazioni che il direttore aveva rilasciato inizialmente, perentorie e decise ( non farò mai una regia perché qui ho un diverso ruolo) ad oggi .con la notte dell’opera non è che si sia scoperta una nuova energia subatomica ( in tutta Italia si fanno queste famose notti bianche a tema) quindi adesso lui si tira indietro per motivazioni palesi fin dall’inizio.tra l’altro, per sua ammissione, questa notte non ha avuto un successo clamoroso intrinseco ( a macerata qualsiasi cosa attirerebbe) per cui aspiravo ad una rigorosità di pensiero e di esternazione a suo beneficio.mi piace Micheli non mi piace chi gli da’un ruolo da messia perché è lo stesso che era stato dato a pizzi per poi abbandonarlo quando il miracolo era stato giudicato insufficiente dai medesimi farisei.
Ma che volete fa Micheli è amichetto di Carancini, nel blocco ce lo leviamo finalmente il prossimo anno… CHE BELLEZZA!!!
Organizziamo senza Micheli, Carancini e la Monteverde… macerata sarà sicuramente migliore…
Una giornata con le persone e poi il nulla per il resto dell’anno… SEMPRE CHE NON PIOVA…
E lei Failla cosa propone? Sentiamo… Ma no le solite frasi fatte eh… 2-3 idee precise….
@francesco74
La risposta la trova nel 22 mo’ anno di traviata di Svoboda …spettacoli altamente culturali che portano in cieli infiniti il nome di macerata, e stessa sorte avrebbe avuto la turandot se non l’avessero mandata al macero. Faccia un rapporto tra i costi di quelle produzioni – e i guadagni che hanno portato ( biglietteria, affitti e immagine nel mondo) e rifletta. La notte dell’opera e’ una lacrima di pulce che serve a far girare un po’ di soldi per i commercianti e a accontentare le velleità artistiche delle associazioni di macerata, ma chi viene? Forse accorrono dalle marche ma non certo da parti lontani dell’Italia o dall’Europa !
Ma esserci a livello nazionale e internazionale in senso culturale e’altra cosa.
Nessuno ha recensito gli spettacoli di quest’anno se si escludono quei giornalisti che sono stati invitati-ergo pagati- a parlare agli antichi forni. Captatio? Ora a lei rispondere
Failla non dire le idee, ne sono accorto, la sagra dell’opera finisce quando la gente si sveglia!
Ancora tante parole, soltanto parole, di fare proposte reali non siete capaci.
@Lorenzo Montagnesi: ottima risposta. Condivido in parte, nel senso che lei mi parla di 2 opere… Magari tutti gli anni ce ne fossero ma….. Potrei rispondere che anche quelle sono due lacrime di pulce… 2 “sole” opere, frutto di bravura, competenze, genialità… Ma poi? Se non c’è un budget adeguato, se non ci sono risorse economiche difficile riuscire a tirar fuori capolavori…
Quest’anno si stanno facendo numeri da record al botteghino consolidando una tendenza che si era vista negli ultimi 2 anni, lo scorso anno (se non erro) si è chiuso in utile la stagione: penso (E mi auguro!) che queste siano basi solide dalle quali ripartire.. Negli anni scorsi si parlava addirittura di chiudere, di rendere il festival biennale… A quel punto altro che Traviata o Turandot….
P.S.
Sulla captatio…. Serve anche quella… Le cose girano così ahimé/ahinoi…………
@francesco74
Ma lei lo sa che i dati della biglietteria, così come quelli dei bilanci, a seconda del come vengono letti possono subire interpretazioni e risultati diversi. Glielo dico perché i primi due anni di pizzi l’amministrazione dichiarava gli stessi miracoli. Per quanto riguarda le opere io le ho fatto due esempi per come ammortizzare ,che senso ha fare una Tosca che non vale a niente, che riempie( se) l’arena dando i biglietti a5,10,20 euro e non ha alcun valore sul mercato?lei mi propone un “le cose girano così” ma girano così sempre allora- ed è quello che dicevo nel primo intervento – perché Micheli adesso “rimprovera” i maceratesi se non riesce più ad organizzare un evento?se chiede conto ne deve dare anche lui, questo e’quello che sottolineavo…poi va bene tutto ma la verità sa qual è ?che lo sferisterio e’ fuori dai grandi circuiti, che il povero Micheli deve confrontarsi con una dimensione locale che non sempre è gestibile o sopportabile.
Caro Libero il palco dello Sferisterio e’ da sempre scivoloso quando piove e non vi e’ materiale che tenga ma probabilmente lei non ha mai frequentato l’arena….
per Mariana gli spettacoli per i piu’ giovani allo Sferisterio sono da sempre un problema per alcuni motivi:
1) organizzare concerti di artisti noti/molto noti tra i giovani non si puo’ in quanto i posti sono troppo pochi e per di piu’ sono tutti a sedere…quindi biglietti carissimi per il cache degli artisti e bisognerebbe tenere tutti seduti buoni buoni per non sfasciare tutto.
2) problemi di ordine pubblico relativi ad un luogo che non puo’ essere preso d’assalto da gente che magari puo’ far danni alla struttura etc….
Mi si dira’ ma allora che i ragazzi di oggi sono tutti teppisti??? no…ma a volte bastano pochi deficienti per fare migliaia di euro di danni o per andare a lordare muri di una struttura come questa.Ed onestamente di artisti sulla cresta dell’onda tra i giovani non so proprio chi si potrebbe far venire .Ci sono stati concerti evento negli anni scorsi a Macerata…Paolo Conte,Pino Daniele,B,B King,Manatthan Transfer etc…ma sono comunque tutti indirizzati ad una specifica fascia di pubblico ovvero calmo tranquillo rispettoso …se avete qualche nome da proporre dite pure….
http://adamomagazine.wordpress.com/2014/08/02/notte-dellopera-tranquilli-e-una-cosa-pop/#comments
Neanche il più accorto giornalista avrebbe potuto scrivere con tanta puntualità e eleganza.