(In alto la galleria con il foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
di Maria Stefania Gelsomini
Accanto alla madrina Raina Kabaivanska è arrivata anche, a sorpresa, la madrina del cinquantenario Lucia Annibali all’inaugurazione della mostra Sferisterio 50/Esercizi di memoria: Macerata, l’opera, l’estate. Cinque tappe da piazza Vittorio Veneto, attraverso piazza della Libertà fino a Palazzo Buonaccorsi che rappresentano “il frutto del lavoro di cinquant’anni che non poteva entrare in una sola mostra”, come ha ricordato Francesco Micheli, direttore artistico del Macerata opera festival. Presenti al taglio del nastro, insieme al sindaco Romano Carancini, a Micheli e all’assessore Stefania Monteverde, la direttrice della biblioteca comunale Alessandra Sfrappini, il rettore dell’università di Macerata Luigi Lacchè e il rettore dell’università di Camerino Flavio Corradini, la responsabile degli eventi speciali Mof Patrizia Sughi, la direttrice dell’Accademia di belle arti Paola Taddei.
Ricca di fascino la prima sezione a palazzo Galeotti, con le immagini Balelli della prima Aida del 1921 allo Sferisterio, le foto autografate dei cantanti, i bozzetti degli elementi scenografici, biglietti, cartoline e giornali d’epoca. La seconda sezione nella biblioteca Mozzi Borgetti è un viaggio della memoria storica dello Sferisterio, tra totem che riproducono locandine e immagini di ogni opera andata in scena dal 1967 all’anno scorso. Emozionante l’incontro e l’abbraccio fuori programma, all’ingresso del teatro Lauro Rossi, fra la signora Kabaivanska e la storica capo sarta dello Sferisterio, la signora Maria, che della celebre soprano fu la sarta personale nelle sue esibizioni in arena. La terza e quarta sezione, quelle dedicate appunto ai costumi e alle scene, ubicate al Lauro Rossi e nell’auditorium San Paolo, sono quelle forse più povere di materiale perché molto poco purtroppo (nulla addirittura prima degli anni Ottanta) si è conservato nel tempo. Ultima tappa a palazzo Buonaccorsi con la mostra delle foto dedicata alle comparse, e uno spazio in cui ogni visitatore può scattarsi una polaroid-ricordo da appendere alle pareti. La mostra è a ingresso libero ed è aperta fino al 15 agosto coi seguenti orari: martedì-domenica 10-13 e 16-19.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Espressione tipica della Monteverde! Si direbbe brencia ! Ma certo lei che di lirica capisce zero anzi meno probabilmente stava dispensando perle di saggezza agli astanti ! Se ne vada , signora Monteverde ,simbolo dell’arroganza unità alla incapacità ! Torni a scuola ma non per insegnare, per imparare !!!!!
In effetti di tutta la giunta le uniche persone sempre presenti dappertutto come il pomodoro
Sono la Monteverde e Canesin…
Ma tutti gli altri ci sono ancora ?
Per esempio la vicesindaco di prima sempre presente pure lei … E invece quella di adesso ….. Boh ?