Spettatori dell’Aida multati
per divieto di sosta:
“Pessima immagine di Macerata”

LA PROTESTA - Alle 23, 45 sono state sanzione una ventina di auto parcheggiate in viale Don Bosco. C'era anche quella di Alessandra D'Alessandro che lancia il suo messaggio al sindaco Carancini: "L'opera è moderna e coraggiosa ma il vostro un gesto di cattivo gusto, cosa avete voluto dimostrare?"

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Folla di spettatori allo Sferisterio, all'uscita della prima dell'Aida di ieri sera

Folla di spettatori allo Sferisterio, all’uscita della prima dell’Aida di ieri sera

Una delle multe di ieri sera

La multa pagata da Alessandra D’Alessandro

di Alessandra Pierini

Tempi duri per gli automobilisti a Macerata. La città che si vanta da decenni dello spirito di accoglienza verso gli stranieri, riconosciuto anche da coloro che venendo da fuori hanno potuto tastare con mano questo spirito di apertura all’altro, si sta dimostrando invece ostile alle automobili. Non stiamo parlando della pedonalizzazione a metà di piazza della Libertà, anche se è pure quel caso esemplificativo visto che per ora non ci sono soluzioni di parcheggio accettate da tutti, ieri hanno protestato anche i residenti che non sanno più dove lasciare le loro auto (leggi l’articolo).
Questa volta, però, a fare le spese sono stati una ventina di automobilisti che ieri sera, per andare alla prima del Macerata Opera Festival, hanno parcheggiato la loro automobile all’inizio di viale Don Bosco, davanti alla farmacia Petracci e lì di seguito.
Rinfrancati nell’animo dall’apprezzata Aida diretta da Francesco Micheli (leggi la recensione), però, i malcapitati hanno trovato sulle loro auto una multa da 28 euro per divieto di sosta, rilasciata alle ore 23,45.
A raccontare quanto accaduto è la maceratese Alessandra D’Alessandro: «Ieri sera mio marito ed io siamo stati allo Sferisterio. E’ stata una serata piacevolissima, l’Aida moderna e coraggiosa e abbiamo sentito una Macerata molto viva, tanto che con mio marito abbiamo pensato che qualcosa si può ancora fare per questa città. Purtroppo non posso dire altrettanto della Polizia Municipale che con estrema destrezza ha pensato bene di andare in giro a fare le multe. Arrivati alla macchina però abbiamo trovato la sanzione per divieto di sosta».

Una scena dell'Aida di Micheli

Una scena dell’Aida di Micheli

A scanso di equivoci, la D’Alessandro ha già pagato il dovuto: «Abbiamo parcheggiato in divieto, abbiamo sbagliato e abbiamo pagato, non è questo il punto, anche se potrei fare un lungo elenco di disservizi da parte del comune per i quali non paga nessuno. Non mi lamento per i 28 euro ma per l’immagine che diamo della città. Quelle auto non davano fastidio a nessuno e succede quotidianamente di peggio, ad esempio in corso Cavour dove, la sera, le macchine sono ovunque. C’era con noi un signore romagnolo, anche lui andato all’opera, profondamente indignato per l’accaduto, che ci ha annunciato che non lo vedremo più a Macerata. Insomma, come noi, molti altri sono tornati a casa con l’amaro in bocca».
Alessandra D’Alessandro lancia anche il suo messaggio al primo cittadino Romano Carancini: «Il sindaco deve sapere cosa fa la Polizia Municipale. Che cosa si è voluto dimostrare con le multe? Che Macerata è una città integerrima? A me è sembrato solo un gesto di cattivo gusto.  Se il Sindaco lo dicesse chiaro una questua la possiamo fare!»
La D’Alessandro non risparmia neanche il presidente della Provincia Antonio Pettinari: «Perchè gli sono state aperte le sbarre eper lui  è stato tenuto scrupolosamente il posto auto vicino vicino allo Sferisterio? Forse io valgo meno?».
Critica anche la nostra lettrice Elisabetta Prenna: «Grandi numeri alla prima – scrive – Giusto, anche per le multe elevate durante l’opera in via Don Bosco. Era un extra sul prezzo del biglietto? Si voleva boicottare l’evento culturale? O in Amministrazione comunale qualcuno rema contro? Forse dimentica che lì ci sono anche i soldi dei cittadini tutti».

 

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