di Claudio Ricci
«E’ stato un incontro proficuo e produttivo che ha consentito a tutti di portare a casa un risultato positivo, attraverso un dialogo sereno in un’ottica di assoluta collaborazione». Così il sindaco Romano Carancini commenta il buon esito del tavolo di confronto con cui i residenti hanno ottenuto la restituzione dei parcheggi in via Berardi dopo che nei giorni scorsi si erano recati in Comune per contestare il piano di ridefinizione della sosta in centro storico (leggi l’articolo).
Una restituzione che ha suscitato l’immediata reazione dei commercianti del centro che già da stamane, sulla piazza virtuale di Facebook hanno ribadito, come dopo mesi di contrattazioni con l’Amministrazione comunale non si fosse arrivati ad un piano di definizione della sosta soddisfacente.
Ma andiamo con ordine. Con la riassegnazione dei parcheggi nella zona compresa tra via Armaroli e via Berardi, il sindaco incassa il favore dei residenti, anche se persisterebbe qualche riserva sui parcheggi di via Gramsci totalmente assegnati alla sosta a pagamento e ancora, pare, oggetto di trattativa. «La risistemazione del piano “#centrostoricoaperto” – commenta Carancini – ci ha permesso di rispondere concretamente ad alcune criticità e in questo caso specifico, attraverso una revisione effettuata dopo aver recepito le specifiche esigenze dei residenti, siamo riusciti ad individuare i posti auto in via Berardi. Questo denota che il piano è un percorso che si attraversa e si costruisce insieme, passo dopo passo, attraverso l’ascolto, in un’ottica di comunità, lavorando in sinergia con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti».
Nel “tutti”non si riconoscono però gli esercenti che sulla pagina Facebook “Commercianti uniti per accendere il centro storico” commentano lo stato del sindaco Carancini in questo modo: « Scusi sindaco come mai con i residenti ha risolto tutto in due riunioni, mentre ai commercianti li ha costretti a scendere in piazza dopo innumerevoli incontri privi di una minima apertura al dialogo da parte sua? Premesso che i commercianti non hanno mai e poi mai chiesto i posti dei residenti in via Berardi, la domanda sorge spontanea: non sarebbe stato il caso di avviare uno studio di fattibilità prima di fare tutto questo pandemonio?». Un commento “a caldo” che è stato integrato da un comunicato inviato questa mattina, in cui i commercianti precisano la propria posizione in merito alle presunte dichiarazioni del primo cittadino durante l’incontro con i residenti.
«Ci sentiamo in dovere di puntualizzare alcune cose in merito alla nuova pedonalizzazione del Centro storico. Sin dalla prima lettura della delibera del 4 giugno è apparso subito chiaro quanto la mancanza di aree di sosta avrebbe scontentato tutti . I residenti già in affanno dopo la chiusura di corso Matteotti avrebbero perso anche via Berardi e per noi commercianti sparivano gli spazi sulla piazza necessari al nostro lavoro . E’ importante ribadire un no chiaro e limpido a quanto sindaco ed assessore Monteverde ci hanno imposto, abbiamo manifestato in piazza più volte il nostro dissenso esasperati da una inutile trattativa. Abbiamo cercato di difendere le nostre attività ed il nostro vivere in centro e alla domanda ripetuta spesso “ma dove metterete i residenti” la risposta è sempre stata “non sono affari che vi riguardano”. E ‘contro una delibera inopportuna in tempo di crisi e definita da tutti “la coperta corta”, non avendo i numeri sufficienti a soddisfare le esigenze di residenti e commercianti, che siamo scesi in piazza. Il sindaco ama ripetere che si prende la responsabilità di quanto fatto? Ebbene speriamo ciò valga anche per quella di allontanare le attività produttive e scoraggiare la residenza non scaricando su di noi gli effetti negativi che una delibera scellerata sta già riscuotendo. Sono infatti stati diversi gli episodi nei quali residenti esasperati hanno scaricato su di noi la propria rabbia per decisioni prese in tutta autonomia dalla sola Giunta, scelte da noi non richieste e fortemente osteggiate. Intanto insieme a molti residenti stiamo lavorando alla creazione di un comitato che faccia precise richieste all’amministrazione perché è ovvio che i bisogni di chi vive questa situazione ventiquattro ore al giorno sono identiche e non in contrasto tra loro. Speriamo che almeno questo serva a far sentire la nostra voce».
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Trovo del tutto pretestuoso cercare di prolungare la polemica per attaccare l’amministrazione che è ovviamente il vero bersaglio di tutto ciò. Credo che la maggioranza dei maceratesi lo sappiano bene.
Ma perchè il sindaco non revoca i permessi concessi alla giunta e ai consiglieri comunali e alle forze dell’ordine di parcheggiare tutto l’anno in divieto di sosta nei pressi dell’attracco,sotto viale Puccinotti?
Potrebbe utilizzarli per scopi migliori.
Macerata è una città-dormitorio, quindi è una “logica” conseguenza che il sindaco pensi più a chi dorme invece che a chi lavora…. che pena ‘sta città!!
Sinceramente non mi sembra una gran soluzione…e non si tratta di un attacco all’attuale Amministrazione.
Il problema è che i posti – a seguito della chiusura di Corso Matteotti lo scorso anno e della piazza quest’anno – sono oggettivamente diminuiti con grave disagio per i residenti che, com’è noto, arrivati a casa non effettuano una sosta di qualche minuto. Restituire ai residente i parcheggi in Via Berardi è un buon inizio, ma non risolve la situazione e costituisce l’ennesimo contentino.
Senz’altro una giusta decisione che restituisce dei posti auto x residenti inizialmente erroneamente barattati con quelli di Piazzetta XX Settembre che già erano x residenti anche se non segnati a terra ma solo con il cartello sullo spigolo di P/zzo Ciccolini. Mi permetto di suggerire all’Amministrazione che, in attesa di decidere definitivamente su Via Gramsci, oscuri i cartelli della sosta a pagamento, perchè, mancando i parchimetri, la gente è disorientata e inoltre non si fa certo una bella figura.
Sembra che, di errore in errore, l’amministrazione prosegua il suo cammino riuscendo a scontentare un pò tutti…
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Pure le proteste però sono più elettorali che altro: non sono 20 parcheggi in più o in meno che risolvono i problemi; i problemi sono altri, più volte ampiamente e lungamente discussi in queste pagine
Poverini, trattarli così è veramente da cattivi.