Piazza chiusa alle auto
“Non siamo ostaggio dei commercianti”

MACERATA A PIEDI - La delibera della Giunta continua a spaccare l'opinione pubblica. I membri del coordinamento del centro storico, di cui fanno parte anche residenti e alcuni titolari di attività: "D'accordo sulla regolamentazione della sosta e sull'apertura dei parcheggi ma diciamo no all'aggressività di certe posizioni. Necessaria una navetta gratuita che colleghi i parcheggi al centro"

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Patrizia Sagretti, Enrico Prenna, Alberto Cicarè e Letizia Carducci durante l’incontro del coordinamento Centro Storico di questo pomeriggio

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Elivira de Bellis

di Claudio Ricci

«Non vogliamo una guerra per bande ma il rilancio della nostra città». Con questo slogan il coordinamento delle associazioni del centro storico fa sentire la propria voce in merito alla delibera della Giunta per il divieto in sosta in piazza della Libertà. «Il centro storico non è ostaggio dei commercianti, nè dei clienti dei soli negozi del centro- lo sfogo è di Elvira De Bellis, titolare del negozio “Cose di Tè” in piazza – Da residente e commerciante mi sento di dire che dietro l’ordinanza, c’è un’idea di città da vivere, in cui si considera la dimensione del cittadino e non solo quella del consumatore. Non ho partecipato alla protesta dei commercianti, perchè l’ho considerata una polemica legata solo ai  30 posti auto della piazza».
Ci sono quindi elementi che fanno apprezzare il piano della giunta e che vanno nella direzione già indicata dal coordinamento ai tempi del Patto di Cittadinanza. « Il primo è senz’altro la chiusura al traffico e alla sosta di una buona parte della piazza, mortificata per troppi anni dal parcheggio selvaggio – così Alberto Cicarè dell’associazione Cilcostile – Il secondo è l’apertura prolungata dei parcheggi in struttura, già realizzata per il Garibaldi e il Paladini, in via di attuazione per il Silos e da verificare per il Park Sì.

Letizia Carducci della condotta Slow Food e Alberto Cicaré di Ciclostile

Letizia Carducci della condotta Slow Food e Alberto Cicaré di Ciclostile

C’è infine l’introduzione di una sosta rapida, meccanismo che dovrebbe consentire la rotazione nell’occupazione dei parcheggi, a favore del commercio e dei servizi del centro». A fronte dei vantaggi, diverse  sono però le osservazioni mosse dalle associazioni dei cittadini. «Prima fra tutte la mancanza di un progetto complessivo relativo alla mobilità – sottolinea l’architetto Enrico Prenna- rimanendo il piano della giunta concentrato all’interno delle mura e particolarmente incentrato sulla questione della sosta con poco riguardo all’accessibilità. In particolare mettere in relazione i parcheggi già esistenti intorno alle mura con una navetta gratuita per il centro, consentirebbe di risolvere in buona parte la tanto sbandierata difficoltà di accesso alla piazza, con costi enormemente minori rispetto ad un nuovo parcheggio a nord. Il rischio è che i pedone-scettici possano usare queste incongruenze come cavallo di battaglia per neutralizzare definitivamente il discorso pedonalizzazione».

Altro tasto dolente le carenze nelle agevolazioni per i residenti, di cui si fanno portavoce Patrizia Sagretti e l’ex parlamentare, oggi membro dell’associazione “La Grondaia”, Maria Teresa Carloni: «Vengono ristretti gli spazi di sosta, numerose zone prima dedicate alle strisce gialle sono state convertite per la sosta a pagamento. Incentivare la residenza è uno strumento imprescindibile per il rilancio del centro storico e la disponibilità di posti auto comodi ne è una componente fondamentale . Ci aspettiamo che dalla nuova gestione del ParkSì, in capo all’Apm,  possano derivare importanti novità su questo fronte».

Elvira De Bellis, Maria Teresa Carloni, Letizia Carducci e Alberto Cicaré

Da sinistra Letizia Carducci, Maria Teresa Carloni e Elvira De Bellis

Ma il coordinamento include anche commercianti del centro, che non hanno condiviso nè i toni nè i contenuti della protesta di venerdì scorso in piazza della Libertà (leggi l’articolo). Tra questi, Letizia Carducci, titolare dell’Osteria dei Fiori e membro della condotta Slow Food: «Il piano deliberato prevede un intervento economico sostanziale a favore dei commercianti del centro, tra il finanziamento destinato al gestore del Silos e la riduzione degli introiti per l’Apm. E’ questa la disparità di trattamento che lamentano i commercianti del centro rispetto a quelli che operano in altre parti della città? Occorre osservare la realtà da più punti di vista, senza far prevalere l’aggressività di certe posizioni, per poter dare un giudizio ponderato».

(Foto di Guido Picchio)

 

LO SCONTRO TRA I COMMERCIANTI E IL SINDACO - Clicca sull'immagine per guardare il video

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