Piazza senz’auto,
il 1° luglio arrivano i favorevoli
Commercianti: “No allo scontro sociale”

MACERATA A PIEDI - Il confronto sulla delibera Carancini- Monteverde continua. Il sindaco ha relazionato alla maggioranza che ha chiesto di continuare a dialogare con gli esercenti. Da Facebook prende il via la manifestazione di chi vuole il centro libero dalle auto. Casa Pound: "Eventi per far uscire la città dal coma"

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Auto parcheggiate in piazza della Libertà

Auto parcheggiate in piazza della Libertà

di Alessandra Pierini

In un momento storico in cui la tendenza prevalente è quella antipolitica per cui cittadini di diversa estrazione, professione, età, si trovano molto spesso d’accordo contro il potere, è destabilizzante trovarsi ad affrontare una situazione in cui sono i cittadini a dividersi. Anche la politica ne resta travolta. Paradossalmente, se tutti fossero stati contrari alla delibera per quella che il sindaco Carancini ha definito la “liberazione” di piazza della Libertà, sarebbe stato più semplice portarla avanti contro tutti. La divisione tra favorevoli e contrari all’approccio di pedonalizzazione che prenderà il via nelle prime settimane di luglio porta a cauti passi indietro, a discussioni infinite su ogni dettaglio e ad accentuate titubanze.
La strada da percorrere comunque sarebbe già stata tracciata: nelle scorse settimane infatti si è iniziato con l’apertura serale del parcheggio di via Armaroli, nei prossimi giorni si procederà con i parcheggi blu gratis dalle 19 (in attesa di segnaletica), nella prima settimana di luglio prenderà il via la sosta breve, poi dopo la comunicazione ai cittadini delle novità previste, si proseguirà con la sistemazione della piazza e il posizionamento delle fioriere. Sembra comunque che domani la Giunta sarà nuovamente impegnata anche su questo tema

Il sindaco Carancini in piazza durante una protesta dei commercianti

Il sindaco Carancini in piazza durante una protesta dei commercianti

CARANCINI A CONFRONTO CON LA MAGGIORANZA– A proposito di confronti, ieri sera la Giunta di Macerata ha preso parte, quasi al completo, ad una attesa riunione di maggioranza per discutere appunto di centro storico. Il sindaco Romano Carancini ha illustrato delle novità annunciando l’ampliamento del numero di posti auto in centro storico. In particolare starebbero lavorando a dei parcheggi in più in via Gramsci, in piazza Vittorio Veneto e 5 posti più 3 destinati ai disabili in fila indiana, in piazza della Libertà, ai margini dell’area pedonalizzata. Il sindaco ha anche annunciato che si sta valutando, con Apm, la possibilità di evitare la sosta contemporanea di più autobus navetta.
I consiglieri di maggioranza, pur con qualche distinguo, hanno comunque ribadito la necessità di dialogare con i commercianti e proprio in virtù del necessario confronto qualcuno ha anche proposto di slittare l’entrata in vigore della delibera, ma in questo senso la Giunta non si è sbilanciata. Maurizio Del Gobbo ha tirato fuori nuovamente la proposta di 30 posti ordinati in piazza della Libertà.

«I commercianti meritano rispetto- commenta oggi il segretario del Pd Macerata Paolo Micozzi –  sono una categoria produttiva e capisco le difficoltà di chi trae dalla propria attività il sostentamento. Le manifestazioni dei giorni scorsi e le espressioni verbalmente violenti non sono però tipiche di Macerata. Sono convinto che discutendo si troverà la quadratura. La politica deve operare una sintesi».

Uno dei volantini usati dai commercianti durante la protesta in piazza

Uno dei volantini usati dai commercianti durante la protesta in piazza

IL 1 LUGLIO “INCONTRIAMOCI IN PIAZZA”, LA MANIFESTAZIONE A FAVORE DELLA PEDONALIZZAZIONE – Come annunciato dalla docente universitaria Barbara Pojaghi su Facebook (leggi l’articolo) il 1 luglio, quindi il primo giorno di pedonalizzazione si svolgerà una manifestazione per chi è favorevole alla chiusura della piazza. «La piazza è il luogo di incontro dei cittadini – si legge nella pagina del notissimo social network dedicata all’evento – il Centro storico un bene comune. Chi ama che la piazza torni ad essere questo e non sia al contrario un parcheggio è invitato a riappropriarsene. Incontriamoci per passeggiare, chiacchierare. Come facciamo ad arrivarci?A piedi, in auto usando i parcheggi, in bicicletta, in autobus. Come ogni giorno ognuno di noi fa. Se un posto ci piace il modo per arrivarci lo troviamo».

COMMERCIANTI: “NO ALLO SCONTRO SOCIALE”- Invita a moderare i toni l”associazione commercianti Centro storico. I componenti lamentano che la sperimentazione non sia basata su parametri prestabiliti  e sul fatto che terminerà a dicembre, coincidendo così con la campagna elettorale. I commercianti difendono le loro ragioni in un comunicato stampa: «No allo scontro sociale! Qui noi difendiamo il legittimo diritto al lavoro. Diritto sancito dalla costituzione e non si capisce come siamo finiti allo scontro tra cittadini. Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero ma non per questo si deve alimentare uno scontro sociale di queste proporzioni. Abbiamo chiesto una mediazione, tanto più che non si tratta delal chiusura di piazza della Libertà che è comunque transitabile, si tratta di come arrivare a pedonalizzare il centro. Con quale metodologia, quali progetti e soprattutto in un momento storico particolarmente difficile per chi gestisce attività commerciali. Le risposte non devono venire dalla piazza con manifestazioni che metterebbero l’uno contro l’altro ma da gesti concreti, atti a svelenire il clima e rivolti ad una soluzione mediata che soddisfi le esigenze di tutti»

CASA POUND: “LA CITTA’ VA RIPENSATA PER USCIRE DAL COMA” Anche Stefano Giunta, responsabile provinciale di CasaPound, interviene sulla questione della chiusura del centro storico: “Crediamo che la questione del centro storico, se si vuol giungere a risultati soddisfacenti e duraturi, debba essere affrontata in modo più profondo, lavorando non solo sulle problematiche degli accessi al centro o della pedonalizzazione, ma soprattutto ripensando la città in modo da farla uscire dal coma in cui è sprofondata: cultura, spettacoli, concerti, appuntamenti enogastronomici, iniziative volte a rivalorizzare la nostra città e il suo territorio in tutte le sue sfaccettature, per far sì che ritorni ad essere la meta ambita di un tempo».
Giunta cita anche la protesta che il movimento mise in atto quattro anni fa: «Già nel 2010 compimmo un’azione volta a denunciare lo stato preoccupante in cui versava il centro storico, con numerose attività che iniziavano a chiudere in un clima generale di mortale immobilismo. Il fatto che ora ci ritroviamo dopo quattro anni a parlare delle stesse problematiche, ora ingigantite, dovrebbe far riflettere su cosa (non) si è fatto per la nostra città. Tutti noi ricordiamo la Macerata di oltre dieci anni fa, quando il centro storico era vissuto da tutta la cittadinanza, un cuore vivo e pulsante. E’ vero che negli anni molte cose sono cambiate nel territorio, con l’apertura di centri commerciali ed altri complessi similari che hanno costituito la concorrenza e la fonte di “distrazione” maggiore, ma il problema è che a Macerata non si è fatto nulla per rendere la città al passo coi tempi e in grado di offrire ai cittadini alternative valide che continuassero a farla essere “appetibile”Noi crediamo – continua Giunta – che attualmente la chiusura del centro storico rappresenterebbe la definitiva pietra tombale posta sulla nostra città.

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