di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto, video di Gabriele Censi)
Proprio non si riesce ad accontentare i maceratesi sul centro storico. La delibera della giunta comunale che sancisce la delimitazione di piazza della Libertà al fine di renderla spazio pedonale, lasciando però 21 posti di cui 19 a pagamento (leggi l’articolo) sembra aver messo la Giunta tra l’incudine e il martello non soddisfando nè i commercianti, nè i residenti, nè le forze politiche che avevano fortemente sostenuto la pedonalizzazione, come Sel (l’intervento che pubblichiamo sotto può mettere in crisi il rapporto di alleanza tra il partito dell’assessore Monteverde e il sindaco Carancini).
Come se non bastasse i piloncini installati nella giornata di lunedì hanno riscosso molte critiche da parte dei maceratesi lamentosi dell’impatto estetico che i delimitatori eserciterebbero sulla piazza. Una decisione che non accontenta neanche chi da sempre si è speso per rendere la piazza libera dalle auto. E’ di oggi infatti la riproduzione satirica di una delibera denominata “Parcheggio fai da te” con cui l’associazione Maceratiamo, (pro pedonalizzazione) scimmiotta l’ atteggiamento dell’amministrazione comunale. Nella nota si legge: «Sconcertati da un atteggiamento imbarazzante dell’amministrazione, che finge una pedonalizzazione inesistente e baratta continuamente posti macchina con questo o quel cittadino, la nostra reazione non può che essere ironica. Abbiamo così scovato una delibera di giunta partorita nella giornata scorsa» .
La delibera satirica di Maceratiamo
Lorenzo Marconi, nel 2009 si dimise da vicesindaco della Giunta Meschini proprio perchè non fu apporvata la pedonalizzazione del centro
I toni si fanno politicamente ben più seri (e preoccupanti per il sindaco Carancini) nella lettera inviata dall’ex vice sindaco Lorenzo Marconi e dall’ex deputato Maria Teresa Carloni di Sel:
«Non ci stiamo. E’ una decisione che non condividiamo. Non faremo certo come qualcuno: non minacceremo nessuno, non grideremo contro nessuno e soprattutto non faremo del Centro storico della nostra città un ring. Già ci sono le macchine che la fanno da padrone. Ma, lo diciamo forte, questo non era il progetto su cui si è impegnata l’assessore Monteverde, anzi riteniamo che l’intervento del sindaco ha avuto l’effetto di rendere del tutto nullo il lavoro avviato. Eravamo e siamo d’accordo con chi ha detto che il progetto di riqualificazione del centro storico aveva incominciato a fare i primi passi, che i vari interventi individuati avrebbero potuto costituire un avvio di un progetto di più ampio respiro, come è indubbiamente necessario, per cercare di costruire una soluzione per un problema che non è nato oggi, che è conseguenza di scelte urbanistiche, abitative ed economiche che si sono sviluppate negli anni e frutto di modificazioni strutturali originate, in primo luogo, dalla grande distribuzione; tutti fenomeni di lungo periodo che influiscono in maniera determinante sugli assetti delle città ed in particolare dei centri storici.
Abbiamo condiviso insieme con alcune associazioni una posizione politica dettata dalla consapevolezza delle difficoltà e complessità di elaborare un progetto che, con gradualità, riscoprisse le opportunità che il centro può offrire alla città intera, avendo ben chiaro che per fare questo fosse necessario muoversi in direzione di una progressiva pedonalizzazione. Purtroppo, ancora una volta, questa duttilità è stata scambiata per accondiscendenza verso il perpetuarsi di scelte che rimandano sempre le misure più significative a tempi migliori, che poi naturalmente, non arrivano mai. Oggi dopo 20 anni e passa che in questa città non si è riusciti a liberare Piazza della Libertà dalle auto ci troviamo di fronte ad una scelta che non solo consolida ma rende “finalmente” legale uno stato di fatto; poi ci si affretta a dire che è solo una sperimentazione ma, guarda caso, non si sperimenta mai in direzione dell’obiettivo che a parole si dice di voler perseguire e così, oggi piazza della Libertà diventa a tutti gli effetti un parcheggio (non importa se per 15, 20 o 35 auto). Tutto ciò ha un solo significato: che ancora una volta non si è in grado di avviare un progetto di riqualificazione e valorizzazione perché ostaggi di un modo di concepire un bene di tutti esclusivamente in termini privatistici. Noi non ci stiamo! E non ci arrendiamo.
Queste, ad oggi, le reazioni di associazioni e parti politiche. Noi siamo scesi in piazza per carpire sul campo le opinioni dei cittadini proprio nel giorno del mercato, da sempre dedicato alla sacralità del pedone nella sua accezione più commerciale. Tra insoddisfatti per carenza di servizi correlati che rendessero la pedonalizzazione cosa buona e giusta e turisti che si congratulano (anche in inglese!) per la decisione presa di recente dall’amministrazione, c’è in mezzo la gamma multicolore dei residenti che incontreranno il sindaco Carancini venerdì mattina. Anche qui i piloncini dividono: «Piazza chiusa no e soprattutto non in questo modo e con questo tipo di soluzione architettonica ci dice un giovane papà di famiglia» mentre è più ben disposta Rachele, che commenta il centro “a piedi” così: «Perchè no? E’ una buona soluzione. Io sono abituata a camminare per venire in piazza e la chiusura mi sembra una buona cosa». Un turista presumibilmente inglese apprezza: «E’ necessario adottare misure del genere per far godere a pieno delle bellezze artistiche e storiche di una città come questa». «Così non va – dice invece Gianmarco, studente universitario di Macerata – non è la soluzione giusta perchè non si adotta una via definitiva, nè in un senso, nè nell’altro». Solo il tempo potrà dare risposta al contenzioso sulla piazza, che fino ad adesso di “libertà” ne ha goduta ben poca. (GUARDA IL VIDEO)
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Quando li togliete non buttateli via mi farebbero comodo in campagna.
…..anche le catene ovviamente.
Poi Parlano male di Prato ma almeno ha più gusto ed originalità, la verità e che il centro è sempre più vuoto e sempre più negozi chiusi. Vediamo come i negozianti risponderanno.
mmmmmm me sa che l’anno prossimo…….
I piloncini mi sembrano una cogli-o-nata maceratese….
dateli a quelli del Sel ed a Marconi cosi’ li usano come salvagenti al mare…
Come sarebbe che non era idea della Monteverde!!! Solo una mente sopraffina intellettualmente elevata poteva realizzare una piazza così bella ! Certo Roma ha le fontane del Bernini, Firenze il Davide ,noi i panettoni della Monteverde ! Accidenti che scalogna ……..
Marconi e la Carloni conoscono molto bene le dinamiche politiche per cui mi sorprende assai il loro atteggiamento. Marconi fece un atto molto coerente quando non potendo realizzare ciò che desiderava si dimise.
L’ orrenda delibera sul centro storico è stata FIRMATA da Stefania Monteverde per cui è evidente che Stefania Monteverde è d’accordo.
Sel (esiste ancora?) in questi casi dovrebbe secondo me tacere e risolvere internamente le sue magagne.
Non possono in nessun modo difendere il proprio assessore, ma eventualmente disconoscerlo.
Gettare le responsabilità sul sindaco è abbastanza patetico, da ultima spiaggia.
Già sfiduciato dai residenti e dai commercianti del centro storico, già abbandonato da gran parte degli alleati, ora buttato a mare persino da SEL, il Sindaco Carancini, non solo per questa vicenda della falsa pedonalizzazione del centro storico, è veramente arrivato al capolinea.
La critica al suo operato è unanime ed investe anche il PD cittadino, che, però, per la sua nota natura imbelle e passiva, preferisce parlare e criticare ipocritamente solo dietro le quinte. Le peggiori critiche e accuse vengono proprio da elementi del PD cittadino, che tuttavia ufficialmente tace e non prende affatto le distanze (come avvenuto per l’inutile scadere del termine ultimativo del 30 giugno, dopo il quale il Sindaco avrebbe dovuto risolvere per inadempimento il contratto con la Fontescodella Piscine s.p.a.).
Come già detto, le due farse più significative, quella del polo natatorio a Fontescodella e quella della falsa pedonalizzazione, sono state il “de profundis” per l’arrogante Giunta Carancini, che è riuscita nel miracolo di far rimpiangere le pessime Giunte Meschini.
Ricordo a tutti che il sindaco è del PD non è sceso dalla luna e fa il sindaco perchè il PD non lo manda a casa, visto che ha gli stessi consiglieri dell’intera opposizione. Allora agli esponenti della maggioranza che cercano la verginità sui giornali ricordo che la sede opportuna è il consiglio comunale e se la giunta non è idonea la si manda a casa! I cittadini non sono mica stupidi sapete! Fate solo pena
Tranquilli, esponenti della maggioranza: potete fare un figurone e sfiduciarlo, il Sindaco. Lo salverete col supporto qualificato dell’astensione responsabile e tempestiva dell’opposizione. Potrete così continuare il giocherello del gatto e del topo, o addirittura organizzare la (diciottesima?) verifica. Ce n’è tutto il tempo, fino a giugno prossimo…
Ah, dimenticavo: spiegate agli amici di Sel che il problema non è piegarsi a logiche privatistiche (loro la macchina non ce l’hanno? E’ forse, la loro macchina, anche la mia e del mio vicino di casa?), ma avere un progetto solido e strutturato di intervento. Per il centro sapranno come me che non ci sono più i residenti: macchine sì o macchine no, senza residenti non c’è sangue. Né per il pubblico (che in piazza non ci si ritrova se non per mangiare le castagne o vedere la befana che si cala dalla torre, e che per il resto naviga privatisticamente alienato in internet…) né per il privato (commercianti, etc.).
L’ideologia è un pregiudizio che non aiuta a risolvere i problemi: è ideologica la presa di posizione sul parcheggio in piazza, almeno quanto lo è quella sulla pedonalizzazione costi quel che costi. Un progetto degno di questo nome deve prima risolvere i gap dell’accesso a piedi: navette, ascensori aperti 24 ore su 24, parcheggi a prezzi popolari; o, per meglio dire, proletari (di quello non parliamo, amici di Sel? Mantenere una macchina ai parcheggi maceratesi, anche quelli dell’Ospedale, richiede uno stipendio non da fame come quelli in auge nell’Italietta contemporanea, crisi o non crisi – perché la tutela dei lavoratori l’hanno debellata colpo su colpo con raro cinismo… ma questa è già un’altra faccenda), incentivi per giovani coppie che intendano venire a vivere in centro, misure di sostegno a chi intenda ristrutturare e affittare a prezzi equi (e soprattutto reali: non sarà mai ora di parlare anche della piaga straprivatistica degli affitti a nero?).
Insomma, la bacchetta magica che chiude il centro alle auto senza altre misure contemporanee o addirittura (come dovrebbe essere) anteriori, ha il sapore triste dello specchietto per le allodole.
Almeno quanto lo stracciamento delle vesti per l’esatto contrario.
L’unica cosa positiva di questo provvedimento è la velocità con cui è stato messo in atto. Il che significa che, se si vuole, le cose possono essere fatte rapidamente. Peccato che il Comune non faccia lo stesso per una marea di altre cose che andrebbero fatte in questa città.
Ecco: veloci quando non serve e lenti (se non addirittura fermi) quando c’è da correre.
a mio parere la pedonalizzazione di una buona parte della piazza compresi gli accessi dal corso e dalle scalette cosituisce un compromesso accettabile, oltretutto i piloncini mi sembra di aver capito che non siano pensati come soluzione definitiva
Una barzelletta!
CARANCINI E MONTEVERDE DIMETTETEVI AVETE ROVINATO MACERATA E CONTINUATE A FARLO DELLE COSE PROMESSE IN CAMPAGNA ELETTORALE SI E NO CHE NE AVETE FATTE UN QUARTO
CHE CONTINUATE A FA STA PAGLIACCIATA SE NON SAPETE MANCO VOI CHE FARE ?!
UN GIORNO NE DITE UNA E L’ALTRO UN ALTRA… DIMETTERSI SAREBBE LA COSA PIU GIUSTA PER I MACERATESI
Veramente nessuno ha notato la frase “Ha reso nullo il nostro lavoro”.
Dai onestamente… ma quale lavoro!
Di che stiamo parlando!
Come al solito la politica “cerchiobottista” maceratese ha avuto il sopravvento, scontentando tutti. Sono più di venti anni che si parla e si discute solo di auto si/no in centro come se fosse il problema principale del Centro Storico di Macerata. E intanto i burattinai cerchiobottisti della politica maceratese hanno fatto spopolare il Centro Storico, hanno decentrato gran parte degli uffici pubblici, hanno autorizzato facsimili di progetti di ristrutturazioni di locali fatiscenti ad uso abitativo provvisorio per studenti ed extracomunitari, hanno agevolato oltre ogni limite il fiorire di centri commerciali e supermercati, hanno organizzato una raccolta differenziata che non funziona, non si sono mai impegnati affinchè i parcheggi esistenti siano pienamente utilizzati (provate a verificare, venendo da Via Roma, se quello è il modo di segnalare il Paksi con ascensore per il Centro), smentiscono le loro stesse delibere come ad esempio spegnare le telecamere, che sono un mezzo di controllo, la domenica, che equivale a dire: la ZTL c’è ma venite pure al centro con le auto perchè i controli non ci sono. Ma di cosa vogliamo parlare ancora!?
SEL : sinistra e libertà
IO DADO e TURACCIOLO siete svampati come le vostre idee !!!!
Non bastava l’ex vive sindaco , ora Macerata deve sopportare anche l’arrogante ignoranza della Monteverde ! Sia democratica Signora , le dimissioni ed il suo ritorno all’anonimato sarebbero un gesto democratico e dignitoso ! Grazie
Se la Monteverde….oltre a liberare il centro dalle auto……..liberasse tutti i cittadini dalla sua presenza……
e che ci vuole ?????……un dissuasore davanti alla porta di casa sua e buonanotte…. 😀
Finalmente si possono fare delle foto alla Piazza prima sembrava uno sfascia carrozze a cielo aperto.Peccato non aver visto i maceratesi indignati per altre catene che hanno spazzato via una azienda e la vita di venti persone nel menefreghismo più’ assoluto.