Piazza senz’auto, il dibattito è social
Musicultura, Collevario protesta
per il dopofestival

MACERATA A PIEDI - Alcuni cittadini, tra i quali la docente universitaria Barbara Pojaghi, propongono una contromanifestazione a favore della delibera di Giunta. L'iniziativa viene criticata da Elisa Bolognesi di Confcommercio: "No, cittadini vs commercianti, a noi lo stipendio non lo garantisce nessuno". La coordinatrice di Forza Italia Lorena Polidori attacca la gestione delle strutture esistenti da parte di Apm. Il consigliere Pd Del Gobbo ripropone il progetto dei 31 posti auto in piazza della Libertà. Il pittore Stefano Calisti rilegge la questione in chiave artistica. Intermesoli porta l'attenzione su Musicultura e sull'accoglienza secondo lui freddina per il sindaco Carancini, criticato da Stefano Carnevali: "Inaudita un'ordinanza per tenere la musica accesa fino alle 5 all'Agraria, un intero quartiere è rimasto sveglio"

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Barbara Pojaghi

La professoressa Barbara Pojaghi

 

di Alessandra Pierini

Mentre piazza della Libertà si svuota dalle auto, la piazza virtuale di Facebook si riempie grazie al dibattito scatenato, su più fronti, dal provvedimento Carancini- Monteverde che ridisegna la sosta in centro storico. Un dibattito che in queste settimane ha registrato un numero impressionante di commenti nei vari articoli pubblicati su Cronache Maceratesi, con la città divisa tra favorevoli e contrari.
Se finora  a farsi sentire era stato il fronte dei commercianti che hanno protestato in piazza, più volte, per chiedere di mantenere 50 parcheggi in piazza della Libertà, negli ultimi giorni si sta facendo avanti anche il fronte contrario, quello che apprezza lo “svuotamento”.
Tra questi c’è Barbara Pojaghi, docente dell’università di Macerata che scrive sulla sua bacheca: «Fate quello che volete poi (parcheggi gratuiti, abbonamenti) ma io non voglio parcheggiate le auto in piazza della Libertà. Conta anche il mio parere oppure sono una cittadina di serie B?». Il primo a rispondere è l’ex sindaco Gian Mario Maulo: «Valeriano Trubbiani nel 1997 mi disse che la piazza Libertà libera dalle macchine lo entusiasmava e la definì una piazza ‘metafisica’ e addirittura si arrabbiò con me (mi scrisse una feroce letteraccia!) quando osai meterci delle fioriere: tu Barbara sai qualcosa di questa letteraccia!». E’ di Maria Teresa Ercoletti l’idea di organizzare una contromanifestazione: «Possibile che saremo meno dei commercianti?». E ancora la Pojaghi: «Saremo di più. Incontriamoci, in piazza e come sappiamo fare noi, in modo civile ed educato riempiamola. Ci organizziamo per la prossima settimana, comitato “piazza restituita ai cittadini”».

Elisa Bolognesi, consigliere della Nuova Confcommercio

Elisa Bolognesi, consigliere della Nuova Confcommercio

 

La contromanifestazione non piace a Elisa Bolognesi, membro del Consiglio della Nuova Confcommercio che la stronca sul nascere postando la sua opinione sulla pagina “Commercianti uniti per accendere il centro di Macerata” nata proprio in seguito alle proteste delle ultime settimane. «Si vorrebbe pare organizzare una manifestazione contro  – scrive – facendo apparire (falsamente a mio avviso) cittadini Vs commercianti. Allora fermo restando che i commercianti sono cittadini e che è un diritto di tutti andare o anche scendere in piazza non trovo giusto creare contrapposizioni da muro contro muro questo no. Le richieste ci sono e sono precise i toni che abbiamo usato sono civili, non si travalichi per favore. Esiste il diritto di dire la propria ma non scordate che abbiamo tutti diritto di lavorare e noi lo stipendio ce lo creiamo non ce lo garantisce nessuno».

Lorena Polidori, coordinatrice provinciale di Forza Italia

Lorena Polidori, coordinatrice provinciale di Forza Italia

Affronta la questione parcheggi sui social anche la coordinatrice provinciale di Forza Italia Lorena Polidori: «Si parla di nuovi parcheggi a Macerata ma i già presenti perché non li citiamo mai? Ad esempio vogliamo parlare del parcheggio Garibaldi gestito dall’Apm? Quello con annesso ascensore tanto per intenderci? Il manto stradale degno del miglior camel trophy, l’apparecchio per fare il biglietto? Una volta funziona e 10 no (sempre che non sia colpa dell’utente che non sa utizzarlo) e quel giorno che disgraziatamente non sai farla funzionare dai due euro previsti per la sosta arrivi a pagarne circa 50 di euro e sapete perché? Perché se voi lasciate il biglietto con scritto macchina non funzionante ma non avete prima chiamato il numero di telefono indicato (che poi vi dirà, di lasciare appunto il biglietto con tale dicitura) per comunicarglielo , sarete passibili di tale ammenda, e questo capita a chi tutte le mattine lascia la propria autovettura in fretta e furia per arrivare in orario di lavoro, allora mi domando ma nessuno va a rivedere tali regolamenti? Poi se dobbiamo sottostare ad un regolamento cosi severo, di contro, non dovremmo avere un servizio di tutto rispetto? E ho dimenticato un particolare che non vuole essere un dettaglio la mancanza di controlli considerato che spesso abbiamo sentito di automobili rovinate e persone aggredite e allora se questa Apm che a quanto pare  chiude in utile perché non provvede a risolvere alcuni aspetti dei parcheggi che gestisce per il bene della collettività?». E qui la Bolognesi sottolinea: «Mi è stato detto che non è vero che ad esempio il parcheggio del silos è stretto: io spesso non riesco ad aprire lo sportello e non solo io dato che se da verde ed entri e non riesci a parcheggiare e vai dai ragazzi allo sportello ti dicono che non ti devi preoccupare che hai 15 minuti per uscire e non pagare allora che dobbiamo fare? Non togliete il parcheggio in piazza: poche macchine e ordinate ma non togliete la possibilità di lavorare e di accedere a chi lo desidera per favore».

 

progetto piazza libertà

La proposta di parcheggio dell’ex vice sindaco Irene Manzi

Oltre a chi reagisce sul web c’è chi si avventura su altre strade. Il consigliere del Pd Maurizio  Del Gobbo è andato a scartabellare tra le soluzioni proposte in passato e mai attuate. «Ritengo che, per superare la criticità ed i malcontenti di commercianti e residenti – scrive –  si debba riconsiderare il progetto risalente al 2012 dell’allora vicesindaco  Irene Manzi che contemplava circa 31 posti con strisce bianche e sosta massima di un’ora in piazza della Libertà».

C’è poi la lettura artistica di Stefano Calisti che ha interpretato tutta la questione disegnando la piazza di Macerata  invasa dal mare di Civitanova: «Un modo per mettere d’accordo tutti».

E la questione centro storico è talmente calda e sentita che invade anche altri ambiti. Tornando ai social network, sta facendo il giro del web un commento di Stefano Intermesoli, figlio del noto costruttore Domenico, che secondo il sindaco Romano Carancini sarebbe uno di quei famosi privati che hanno proposto il parcheggio di Rampa Zara per poi ritirarsi. «Musicultura 2014 – ha scritto – Frizzi presenta il sindaco Carancini. Lo Sferisterio piomba in un silenzio imbarazzante. La nuova storia evidentemente non è piaciuta alla città».

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L’artista Stefano Calisti con il suo mare civitanovese in piazza della Libertà

Mentre i commercianti si lamentano per la piazza vuota, proprio Musicultura (leggi l’articolo) e in particolare il dopofestival, hanno animato un po’ troppo la periferia e c’è chi non ha per niente gradito, come il nostro lettore Stefano Carnevali che critica la scelta come  location dell’istituto agrario.
«Mi duole molto inviare questa mail ma, come può essere lecito fare il proprio comodo, può esserlo anche il protestare! Titolate “Sferisterio in Tuta Blu – A Musicultura trionfa la canzone operaia”, ma sapete qualcosa di operai e tute blu? Sapete che oltre ai turni di notte, bisogna alzarsi alle 4.30 del mattino per montare alle 6? E allora di quale trionfo parlate, solo di quello musicale mi auguro. Sicuramente sabato poteva anche starci, ma che una serata conclusiva si tenga di domenica ed abbia il favore di un’ordinanza del Sindaco che preveda di poter suonare fino alle 4 del mattino e che dopo molteplici chiamate al 112 e 113 di tutto un quartiere-dormitorio (composto da gente che lavora-Tute Blu vere!) come Collevario, tutto è cessato alle 4.50 non penso sia lecito! Domani in molti istituti ci sono gli esami di maturità, non credo che questi studenti si siano potuti permettere il lusso di restare svegli, per la musica assordante. Mi domando se sia sempre colpa del Sindaco aver scelto l’istituto tecnico agrario “G.Garibaldi” come scenario per Musicultura e qualora lo fosse, ma la dirigente scolastica cosa ha nella testa? Avete ragione, sono anche loro “Tute Blu”. Io so solo che nel quartiere di Collevario, funzionando da cassa armonica, non si è potuto dormire.  Non tutti hanno voglia di ascoltare musica fino alle 5. Ecco la libertà dei figli del 68, quello che viene da loro è lecito e si deve fare anche se è di fastidio agli altri. E’ inammissibile ciò che è successo. Un intero quartiere sveglio per far contenti alcuni che non penso vadano a dormire tranquilli».

 

 Venerdì, sabato e domenica Musicultura ha scaldato le notti maceratesi. Guarda, in basso, la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto:

 

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