di Mauro Giustozzi
L’Asur rimanda al mittente le accuse piovutegli addosso da parte del sindaco di Cingoli Michele Vittori e del vicesindaco Filippo Saltamartini in merito alle vicende della casa di riposo di Cingoli, dove sono 29 gli ospiti che si sono infettati e risultati positivi al Coronavirus. Ma che proprio in queste ore stanno ricevendo le necessarie cure, visto che è stato riscontrato come non sia necessario al momento il trasferimento in un ospedale Covid di quelli presenti in Av3 o Av2. Nel frattempo si è registrata una terza persona che è deceduta a Cingoli, secondo quanto riferito da sindaco e vice sindaco per infezione da Covid. Non era ricoverata alla casa di riposo. Si tratta di Maria Lusia Ombrosi aveva 69 anni: lascia due figli, verrà tumulata giovedì mattina al cimitero di Villa Strada.
Parole durissime quelle del direttore di Av3, Alessandro Maccioni, verso il sindaco e l’onorevole Saltamartini che hanno lanciato accuse in queste ore verso Regione e Asur Marche. Affiancato dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti, dal direttore di Av2, Giovanni Guidi e dalla responsabile del distretto sanitario Gabriella Beccaceci, sono stati riepilogati i passaggi che hanno portato all’intervento dell’Asur per fronteggiare una situazione drammatica. «E’ ora di fare chiarezza su questo polverone che si sta alzando sulla vicenda – ha rimarcato Alessandro Maccioni – e dagli attacchi che in queste ore stiamo ricevendo, attacchi inauditi, falsi, fuori luogo che arrivano da sindaco e vicesindaco tutti i giorni su questa situazione. Se volessero io sono pronto ad un confronto pubblico su tutte queste questioni. Perché parlare ad una voce sola è troppo semplice: io non attivo le tv private come Canale 5 o La 7 io sono pronto assieme ai miei collaboratori a spiegare la situazione in tutte le sedi che il sindaco vorrà. Ricordo che il Comune di Cingoli fino ad un certo punto ha gestito la rsa e la casa di riposo, per la quale percepisce una retta giornaliera di 33,51 euro ad ospite dalla sanità regionale, per poi demandare la gestione all’Azienda Servizi alla Persona, che a sua volta ha subappaltato diversi servizi ad una cooperativa. Sapete tutti quello che è accaduto, si sono ammalati degli operatori e ne sono rimasti solo in 4. Chi doveva reintegrare questo personale non è l’Asur come dice il sindaco, ma è l’Asp o la cooperativa che gestisce il servizio». Nonostante tutto ciò la Regione non si è tirata indietro andando a supporto della situazione emergenziale registratasi.
«Aiuto che abbiamo subito offerto – ha detto Maccioni – una volta che direttore generale Asur e presidente della Regione mi hanno dato il via libera. Inviando nella struttura la dottoressa Gabrielli e la dottoressa Pioli dell’ospedale di Cingoli, con gli infermieri dell’Av2 arrivati a sostegno: senza tante procedure, senza vedere di chi era la competenza, ma agendo. L’abbiamo fatto e mentre ciò accade ecco che il sindaco di Cingoli getta fango e menzogne nei confronti di un’azienda che sta facendo del tutto, pur non spettandogli, per quelle povere persone che hanno la sfortuna di stare dentro la casa di riposo di Cingoli. E questo lo dico da cingolano». In questa fase sta seguendo la situazione sanitaria della casa di riposo la responsabile del distretto di Av2, Gabriella Beccaceci: «Nella casa di riposo abbiamo inviato subito la dottoressa Urbani – afferma – che ha fatto valutazioni sullo stato dei pazienti, alcuni più gravi altri meno. Sentiti i medici di medicina generali, i dottori Ippoliti e Branchesi, a loro modo di vedere si potevano gestire questi pazienti dentro la casa di riposo con garanzia di presenza infermieristica nelle 24 ore. Abbiamo trovato e inviato una infermiera che è stata subito contrattualizzata dalla cooperativa, ma una: anche gli Oss erano positivi ne sono stati trovati altri e attualmente sono 4 comunque insufficienti per garantire l’assistenza necessaria. Abbiamo fatto ciò che si poteva in pochissimo tempo. Il sindaco voleva far trasferire questi 29 pazienti in un ospedale covid, ma sono persone che non hanno le caratteristiche per questo trasferimento. C’è un protocollo ben definito per questo tipo di intervento a cui non si può derogare. Il nostro impegno è stato di quello di provare a fare ciò che si poteva in quella struttura, come suggerito dai medici di medicina generale. Il problema è il reperimento degli infermieri che spetta a chi gestisce la casa di riposo, la cooperativa. La situazione dei pazienti positivi attuale è che noi garantiamo la presenza di medici di medicina generale che hanno dato la loro adesione, le bombole di ossigeno sono presenti e sta iniziando una terapia con farmaci antivirali da somministrare a chi è positivo. Il problema resta quello degli infermieri che mancano e che non dobbiamo fornire noi».
Dura anche la presa di posizione dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti su tutta questa vicenda che è stata portata a livello nazionale: «Su Cingoli si è superato il livello di guardia e della decenza – ha affermato – e non potevamo non intervenire: c’è un limite alle bugie e quindi era necessario soprattutto per quegli operatori che da 20 giorni sono al fronte per combattere la guerra al Coronavirus e che vengono infangati da accuse assurde. Siamo in emergenza e non vogliamo fare polemiche, ma se c’è un responsabile di tutto ciò che è accaduto alla casa di riposo è il Comune. Non è certo competenza della regione: nonostante tutto siamo intervenuti per non lasciarli soli: sentirsi dire che siamo stati abbandonati è inaudito ed inaccettabile. Scoprire che ci sono solo 4 persone che fanno fronte a 39 persone nella rsa è cosa gravissima di cui il sindaco si deve assumere la responsabilità. E allora si che in quel caso va investita la Procura della Repubblica: tropo facile addossare la colpa, come sempre da Cingoli anche in altre circostanze, alla Regione Marche». L’assessore ha confermato l’impegno della Regione per la riattivazione dei 20 posti letto all’ospedale di Cingoli entro il 30 marzo come era previsto molto prima che scoppiasse questa emergenza sanitaria.
In perfetto stile ... questi erano quelli dello tsunami sul lago! Si sono mossi in ritardo! Non solo non lo ammettono, ma danno la colpa all'asur ( che tanto verginella non è intendiamoci). Il sistema è sbagliato, come si può offrire un servizio decente se sopra ci devono mangiare in due o tre? Il sistema è sbagliato però quando fa comodo per sistemare il parente di turno va bene ... quando c'è una carenza, (comunque prevedibile e amplificata dall'emergenza ) fate casciara e scaricabarile. La decenza di fare silenzio, TUTTI !
Forse è il caso che si debba iniziare a controllare le cooperative se sono in regola nel dare i DPI e come trattano i loro dipendenti. Basta con appalti a cooperative e al volontariato queste sono la rovina di molti lavori. Spesso sfruttano ricattano pagano 2 soldi e chi è al vertice si arricchisce a discapito degli ospiti e del personale che ci lavorano. Schifo semplicemente schifo.
Ottimo!!! Complimenti!!! Tutta Italia zona rossa...divieto di uscire ,e voi ,per difendere le vostre scelte politiche ...,avete organizzato una conferenza stampa con tanto di fotografo e giornalista ...Basta!!!!! Organizzate una conferenza stampa per fare un esame di coscienza su come avete mal gestito la sanità pubblica a favore di quella privata!!!!!!
Tante chiacchiere e intanto un altro decesso.
È abitudine scaricare le colpe agli altri, non è la prima volta....
Io stimo moltissimo il signor maccioni brava persona anzi grande persona pero vorrei dirle di non gettare fango sul sindaco o vice sindaco l'errore piu grande e' stato affidare la csa di riposo ad una cooperativa prima la casa di riposo era un fiore all'occhiello orgoglio di tutti i cingolani e' arrivata la circolare dalla sanita ma purtroppo non essendoci una guida e 'stata sottovalutata ci sono delle oss che hanno fatto osservazione alla cordinatrice che non attuava le regole la cordinatrice gli ha risposto che aveva bisogno di un calmante .non mettete di mezzo la politica di nessun colore la colpa viene dall' interno adesso io so bene e sono fiduciosa del signor maccioni la prego fai il possibile perche sei efficacissimo grazie
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Questi sono i risultati quando si mette la salute dei cittadini in mano alla politica. Volete la Sanità pubblica? Questi sono i risultati.
Credo che ogni ospizio dovrebbe avere infermieri specializzati e operatori in numero proporzionale agli ospiti. Naturalmente sempre pronti a chiamare medici, guardie mediche e quant’altro serva a monitorare la salute degli ospiti. Se un comune decide di affidare un ospizio ad una cooperativa senza controllare se queste misure siano adottate, è chiaramente senza se e senza ma, colpevole di ogni negligenza che ivi succede. Punto, tutto il resto è superfluo. Naturalmente credo e non so se avvenga, che l’Asur o chi per lei dovrebbe fare controlli per accertarsi che tutto funzioni, sia nelle strutture pubbliche che private. Forse molti non ricordano che spesso sui giornali appaiono notizie di ospizi smantellati dove il crimine primario è quello di crudeltà verso gli ospiti. Maccione mi sta antipatico, Sciapichetti peggio ma questa volta forse è meglio andare a fondo in questa faccenda che poi viene usata per il solito sciacallaggio dal solito “Capitone in umido con le sue patate” che ancora non ha capito che va si a passeggio teneramente abbracciato ad acquistare pane latte.. ma sul viale del tramonto che si accorcia a vista.
Per il signor Pallotto. La sanità privata, così come la scuola privata, non è per tutti, ma solo per chi ha redditi medio-alti.
Eccoli li campioni nel lavaggio mani solo sconcerto!!!