Sfollati al camping Holiday
Sisma, sono saliti a 54 i comuni del Maceratese (su 57) coinvolti nel sisma, dopo la scossa del 30 ottobre. Le persone assistite dalla Regione sono nelle Marche 25.440. Per quanto riguarda le sedi dei municipi inagibili sono 50 nelle Marche, di cui 24 nella nostra provincia. Dopo i controlli effettuati nelle ultime ore, salgono a 49 le scuole inagibili: 25 nella provincia di Macerata, 3 in quella di Fermo, 15 in quella di Ascoli e 6 ad Ancona. Cresce anche il numero delle attività produttive inagibili: sono 512 nel Maceratese e 598 nelle Marche. 169 nella provincia di Macerata le stalle ko. Per quanto riguarda la sanità, l’Asur ha chiesto 15 nuove ambulanze al Dicomac di Rieti per assistere le persone ospiti nei centri di accoglienza che aumentano di numero ogni giorno. In alcuni centri (Montefortino, ex stabilimento Tinnea, hotel Holiday, camping La risacca e camping Le mimose) sono in corso verifiche sulla potabilità dell’acqua. In Abruzzo, dove alcuni sfollati marchigiani hanno trovato riparo nelle strutture ricettive, si sta cercando un accordo con la Regione per l’assistenza sanitaria.
A Visso e Muccia la Federfarma ha trasferito due container farmacia che saranno operativi il 12 novembre. Anche la farmacia di San Ginesio dovrà essere trasferita altrove. Gli uffici della direzione dell’Area vasta 3 sono inagibili, all’ex foro Boario di Villa Potenza è stato trasferito il dipartimento di prevenzione. Lesioni anche nella sede del dipartimento di Prevenzione a San Severino che ora sta cercando una nuova collocazione. Molta l’attenzione per gli animali e le aziende agroalimentari che si trovano a fare i conti, soprattutto nell’entroterra maceratese, con diversi danni e disagi. Per i servizi veterinari sono stati chiesti moduli abitativi ad uso sanitario e si sta cercando personale veterinario da altre regioni in modo da supportare gli allevamenti e il settore agroalimentare.
ACQUA – Le autocisterne sono state portate a Castelsantangelo sul Nera, Camerino, Pievebogliana. L’acqua è potabile a Fiordimonte, San Severino, Castelraimondo, Gagliole, Pioraco e Fiuminata mentre non si può bere a Pieve Torina (frazioni Capodacqua, Vari e Pié Casavecchia), Bolognola e Sefro. A Muccia i controlli sono in corso. Nelle sorgenti interessate dal sisma l’Arpam e la Regione Umbria hanno pianificato il monitoraggio del gas radon che verrà analizzato nelle sorgenti di San Chiodo, Panico, Acquasanta e Le Vene.
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