Transenne sul ponte di Castreccioni, chiuso in seguito alla doppia scossa del 26 ottobre
di Leonardo Giorgi
Sisma, emergenza istituti superiori a Cingoli. Mentre le scuole materne, elementari e medie del comune riapriranno lunedì 7, i danni provocati dal terremoto al liceo Leopardi e all’alberghiero Varnelli impediscono il ritorno sui banchi di quasi un migliaio di studenti. «Abbiamo mille ragazzi da sistemare – afferma il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini – e stiamo valutando il da farsi». Intanto, prosegue inesorabilmente la conta dei danni nel territorio. «Abbiamo almeno 40 famiglie sfollate – continua il primo cittadino – ma siamo riusciti a sistemare 150 persone nei bungalow dell’acqua parco Verde Azzurro, così da rimanere vicino casa. Stiamo inoltre mettendo in sicurezza la chiesa di Santa Caterina e il campanile di San Francesco. Il problema è che in centro la situazione è tragica. C’è un silenzio terribile. Sono andati via tutti e tantissime attività sono finite. I ristoranti sono vuoti e non si vende più neanche il pane». Sempre in centro, nelle ultime ore è stata evacuata anche la filiale cingolana di Banca Marche. I dipendenti della banca saranno inviati negli uffici di villa Strada e Apiro. In serata arriveranno moduli abitativi e bagni chimici anche nella frazione di Grottaccia. «Domani mattina alle 11 – aggiunge Saltamartini – arriverà una squadra di tecnici della Protezione civile nazionale e regionale per accertare le condizioni strutturali del viadotto di Castreccioni in seguito al terremoto. In base ai risultati dei test decideremo cosa fare».
La sede principale dell’istituto alberghiero di Cingoli. L’interno della struttura è rimasto particolarmente lesionato dalle scosse degli ultimi giorni
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Alcune precisazione dal centro storico:
-in centro non siamo andati via tutti
-il pane si continua a vendere
-per “attività” si intendono le attività commerciali? Solo alcuni commercianti (alcuni!) hanno avuto dei problemi e alcuni li hanno già iniziati a risolvere.
L’orologio e il campanone del Palazzo Comunale fanno ancora sentire la loro voce, il paese non è morto.