di Claudio Ricci
Aumenta di giorno in giorno il numero delle abitazioni dichiarate inagibili dagli uffici tecnici del Comune. Crescono anche i maceratesi rimasti senza casa e la conta è destinata a salire dato che le segnalazioni pervenute agli uffici sono più di 2mila Dopo l’urgente sgombero di ieri in via Cincinelli dove sono state evacuate 5 famiglie (26 quelle realmente residenti ma molte già fuori dalla palazzina per un totale di 49 persone), il Comune ha provveduto oggi alla verifica di due stabili in via Lauri e Lauro Rossi.
Al momento gli immobili dichiarati inagibili dagli uffici comunali sono: una casa in via Santa maria del Monte (due famiglie per 7 residenti), due palazzine di via Emanuele Filiberto (8 famiglie e 13 residenti) e via Verga (6 famiglie per 17 residenti), via Padre Matteo Ricci (9 famiglie, 13 residenti) e via Roma (17 famiglie 30 residenti). A queste si aggiungono gli stabili dichiarati parzialmente inagibili e le evacuazioni ordinate dai vigili del fuoco.
“Le persone rimaste senza casa, di cui siamo a conoscenza, si sono sistemate quasi tutte autonomamente – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Marika Marcolini – Tranne un uomo e una famiglia di 5 persone alloggiate nelle stanze della domus San Giuliano. Gli evacuati possono fare domanda per il contributo di autonoma sistemazione che dà diritto a 200 euro a singolo e fino 600 per nucleo familiare (che può aumentare in caso di disabile o anziano). Basta presentarsi con l’ordinanza di sgombero negli uffici dei Servizi sociali e fare richiesta”. Anche il consigliere del M5S è tra gli evacuati del primo sisma del 24 agosto.
Con la moglie e il figlio ha trovato posto in casa della madre a Macerata: “La questione è che giovani che ereditano vecchie case non riescono ad adeguarle sismicamente perché per l’accesso ai prestiti sono necessarie garanzie che il precariato non può dare. In questo il terremoto rispecchia la precarietà del momento con nuove generazioni che non riescono a sistemare un patrimonio edilizio vecchio e a rischio sismico”.
PUNTI DI ACCOGLIENZA – Intanto scende il numero di chi dorme nelle strutture messe a disposizione del comune che stanotte saranno solo il palas Fontescodella e il Palavirtus. La palestra della scuola Fratelli Cervi rimane invece destinata all’emergenza di persone senza una casa. 581 i maceratesi che la scorsa notte hanno dormito nei 5 punti di raccolta a fronte dei 850 di ieri e dei 1050 della prima notte. Rimane il presidio allestito all’Ircr che ospita al momento una decina di persone tra anziani e con disabilità assistiti dai familiari.
SCUOLE – Ancora presto per tracciare il quadro delle scuole comunali, la riapertura è fissata per il 7 novembre. Solo gli asili nido sono stati dichiarati tutti agibili e riprenderanno domani la piena attività. I tecnici al momento impegnati nella verifica delle abitazioni inizieranno i controlli su elementari e medie domani.
ASUR – Preoccupa oltre alla nuova zona rossa di via Don Minzoni con il rischio caduta della lanterna della chiesa San Paolo anche la situazione degli uffici Asur. Ancora nessuna sistemazione infatti è stata trovata per gli oltre 150 dipendenti che lavorano nella sede di Belvedere Raffaello Sanzio dichiarata inagibile. L’amministrazione di concerto con l’Asur sta studiando possibili alternative per il trasferimento degli uffici.
Controlli all’auditorium San Paolo di Macerata per il rischio del crollo della lanterna della cupola
BENI STORICI – La sovrintendenza non ha approvato il progetto di messa in sicurezza della facciata approntato dai tecnici della Provincia e già vagliato dalla protezione civile. “Si dovrà studiare una soluzione meno invasiva – dice il presidente della Provincia Antonio Pettinari – che dovrà nuovamente essere valutata dalla Protezione civile e dalla Sovrintendenza. Nella sede dell’ente in corso della Repubblica sono state trovate durante il sopralluogo solo piccole lesioni che stiamo controllando”. Anche la prefettura e la questura in piazza della Libertà sono state dichiarate parzialmente inagibili e alcuni uffici sono stati trasferiti.
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Dal 24 agosto ho fatto due richieste per il sopralluogo dei tecnici ma non ho ricevuto nessuna risposta ne mi hanno contattato e visto che abito al quinto piano in centro storico ho preferito andarmene.
Anche io dopo il 24 agosto ho fatto due segnalazioni e richieste di sopralluogo, nessun riscontro dalla protezione civile o comunque dal Comune. Dopo l’ultima scossa sono dovuta uscire di casa
A seguito del l’ordinanza di sgombero relativa alla scossa di terremoto dell’agosto scorso e riguardante il condominio dove attualmente risiedo in via roma 111 vorrei sensibilizzare i maceratesi visto che qualcuno nell articolo ha dichiarato che ci ha sistemato …. Cerco appartamento bilocale in città o zone limitrofe … ??? Youssef ..
Anche io stessa cosa
anche io ho fatto richiesta di sopralluogo, via telefono il 24/ 8 poi altre richieste via email, nessun sopralluogo fino ad ora, mentre ad altri che hanno fatto richiesta dopo di me sono stati effettuati sopralluoghi. Chiedo con quale criterio vengono predisposte le priorità?
Salve Giancarlo, nel mio caso sono venuti prima i Vigili del Fuoco (chiamati da me al 115 il 24 Agosto) che hanno valutato negativamente la casa. I vigili stessi hanno poi inviato il verbale al Comune. Credo che l’ufficio tecnico comunale abbia iniziato i controlli a partire dagli immobili giudicati pericolosi dai verbali dei Vigili del Fuoco.
in prossimità di via roma, vi sono diversi cartelli di affittasi….zona stadio dei pini….poichè vi è chi ha scritto che cercava abitazione