Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche
«Alla diga di Cingoli non c’è nessun pericolo Vajont ed è assurdo anche solo pensarlo. Sfido il sindaco Filippo Saltamartini al confronto televisivo, per porre fine a una storia non particolarmente edificante». Sono le parole dell’avvocato Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche. Secondo Netti le preoccupazioni del primo cittadino di Cingoli sul viadotto del lago di Castreccioni sarebbero infondate e mirate a trarre fondi pubblici attraverso i finanziamenti per il terremoto. «Il problema – sottolinea Netti – nasce dal famigerato ponte che doveva essere sistemato dal Comune di Cingoli con fondi derivanti dall’aumento della bolletta dell’acqua pagato dai cittadini per oltre 4,5 milioni di euro. Soldi che invece sono finiti nel calderone delle spese correnti comunali. Capisco che oggi sia forte la tentazione di trovare la via di fuga attraverso i finanziamenti per il terremoto, nel tentativo di mettere a tacere una vicenda che è chiara come il sole e che si annovera tra quelle non esemplari di spreco di danaro pubblico. Tuttavia – continua l’avvocato – pensavo che vi fosse un limite insuperabile, e cioè il rispetto per quei comuni che hanno visto devastato il proprio territorio. La verità è che la diga non ha registrato il benché minimo problema – sottolinea Netti -, ed anche un eventuale crollo del viadotto, ascrivibile all’incuria del Comune, non provocherebbe alcun danno allo sbarramento».
Il ponte del lago di Cingoli
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Dove sta il vero??
IO CREDO DOPO CHE STIAMO SOTTO TERREMOTO TUTTI LAGHI SI DOVREBBE METTERE IN SICUREZZA ABBASSANDO L’ACQUA