Le case in legno messe a disposizione per gli sfollati dall’acqua parco Verde azzurro
di Leonardo Giorgi
Sfollati di Cingoli e Apiro, la Protezione civile accredita l’acqua parco Verde azzurro per ospitare chi non ha un posto dove dormire in seguito allo sciame sismico degli ultimi giorni. Le case in legno del residence estivo della frazione San Faustino di Cingoli saranno messe a disposizione delle persone sfollate delle zone limitrofe. Al momento sono circa 20 le famiglie con casa inagibile a Cingoli, mentre ad Apiro sono state sgomberate 76 persone, maggior parte delle quali hanno comunque trovato sistemazione. «Solo una famiglia – spiega il sindaco di Apiro, Ubaldo Scuppa – rimane per ora senza abitazione, le altre persone si sono appoggiate da familiari, amici o in seconde case. La possibilità per le persone di appoggiarsi nei bungalow di legno del Verde azzurro permetterà di non allontanarsi troppo dal proprio posto di lavoro».
Transenne sul ponte di Castreccioni
Intanto ad Apiro continuano a rimanere inagibili tutte le chiese del territorio, ad eccezione del santuario della Madonna della Figura. Cinque suore del monastero di Apiro sono state mandate nel convento di Filottrano. A Cingoli, dove due giorni fa è arrivata la cucina da campo dell’esercito, fino a ieri ancora assente a San Severino, continua a destare preoccupazione le condizioni del ponte di Castreccioni. «Ieri nell’incontro dei sindaci con il commissario Vasco Errani, il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio – sottolinea il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini – mi è stata promessa un’approfondita verifica della struttura. Abbiamo già preparato un progetto di intervento sul viadotto. Se le verifiche accerteranno che l’ultimo sisma ha aggravato le condizioni del ponte, non sarà il Comune a pagare i due milioni di euro necessari alla ristrutturazione».
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