Matteo Porfiri
Si candida per portare la sua esperienza personale e professionale al servizio di Corridonia. Matteo Porfiri, dopo aver seduto cinque anni tra i banchi della minoranza consiliare, ha deciso di scendere di nuovo in campo e per le elezioni del 12 giugno e sostenere Giuliana Giampaoli nella lista “Cambiamo Corridonia”.
Alla base del suo impegno, l’esperienza nell’azienda agricola di famiglia e il legame con San Claudio, il quartiere dove è nato.
«Faccio parte di una famiglia di agricoltori – dice di sé – . Lo erano i miei nonni e, anche se i miei genitori non hanno seguito quella strada, ho deciso di farlo io. Pian piano ho iniziato a lavorare in campagna e oggi sono un imprenditore agricolo e commerciale».
Porfiri è titolare di due aziende: una che produce ortaggi e una commerciale che si occupa della vendita di prodotti per l’agricoltura. «Lavoro sulla vallata del Chienti – dice – e su tutto il Comune di Corridonia. Per questo, cinque anni fa ho deciso di candidarmi alle elezioni. E oggi, dopo cinque anni di esperienza in Consiglio comunale, ho voluto rimettermi in gioco: molti cittadini, non solo di San Claudio, ma di tutto il paese, mi hanno chiesto di continuare a portare la mia esperienza imprenditoriale in assise».
Il sostegno a Giuliana Giampaoli è stato naturale dopo la collaborazione in Consiglio comunale. «È una persona preparata – dice – , con cui ho condiviso i cinque anni di opposizione: in questo periodo si è impegnata in maniera precisa su tutti i temi che hanno riguardato il nostro territorio. Merita il nostro appoggio e merita di amministrare Corridonia».
Una scelta precisa, quella di Matteo Porfiri, di candidarsi nella civica “Cambiamo Corridonia”. «Credo che nei paesi come il nostro si debba guardare alla persona piuttosto che al simbolo: è la persona che rappresenta il valore aggiunto».
Così lui ha deciso di mettere al servizio di Corridonia le sue conoscenze. «Il mio settore è quello ambientale, agricolo, paesaggistico – dice – . Se venissi eletto sono pronto a lavorare su questi settori perché sono consapevole delle peculiarità del nostro territorio e del valore che i nostri prodotti possono avere a livello nazionale ed internazionale. Un valore che spesso si sottovaluta e che invece dovrebbe diventare un traino per l’economia cittadina, provinciale e regionale».
Senza dimenticarsi, poi, del suo quartiere, ricorda come «a livello storico-monumentale Corridonia abbia grandi ricchezze che debbono essere valorizzate come l’abbazia di San Claudio: fiore all’occhiello a livello europeo».
Infine l’appello al voto: «Domenica 12 giugno chiediamo agli elettori di darci fiducia. Accanto alla mia preferenza (Matteo Porfiri) è possibile sostenere Giovanna Pierucci».
(messaggio elettorale a pagamento)
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Matteo Porfiri di San Claudio, luogo ove Carlo Magno aveva la sua Cappella Palatina, attigua al suo palazzo, e sua capitale Aquisgrana della prima Europa unita, dà alla lista di Giuliana Giampaoli il valore aggiunto dell’imprenditore agricolo che si impegna per la sua città.
Generalmente, e giustamente, le amministrazioni si interessavano alle zone industriali, ma per niente a quelle agricole.
Sono convinto che il nostro Matteo Porfiri si interesserà a togliere dall’isolamento la sua – e nostra – San Claudio. Mortificata pure dalle politiche del passato, che si sono dedicate ad espandere la zona Damen, per comprensibili motivi di stampo democristiano.
Tutti parlano di un ponte sul Chienti e di uno svincolo a San Claudio, magari per collegarsi meglio col capoluogo. Lo vorrebbe Valleverde, lo vorrebbe anche il Cityper. Un afflusso decuplicato di turisti che potrebbero andare a vedere la Cappella Palatina di Carlo Magno potrebbe costringere a realizzare il ponte e lo svincolo nella superstrada.
Intanto l’assessore alla cultura della Regione Marche Giorgia Latini ha dichiarato a San Claudio che la Regione finanzierà film di propaganda al turismo per le Marche, e quindi pure su Carlo Magno a San Claudio, per rimettere a posto le cose della Storia.
L’impegno è del centrodestra. Nulla troviamo nella lista PD di Manuele Pierantoni, camuffata da civica, nè in quella realmente civica di Sandro Scipioni.
Quindi, sarà Carlo Magno a liberare San Claudio dalla poca considerazione che ha in Italia e in Europa.
In bocca al lupo Matteo!