Un momento della serata
di Giulia Sancricca
Le note dell’inno alla gioia hanno aperto la presentazione alla cittadinanza delle liste “Cambiamo Corridonia” e “Centrodestra per Corridonia” a sostegno di Giuliana Giampaoli. Ieri sera, al teatro Lanzi della città si sono presentati i candidati consiglieri ed è stato illustrato il programma elettorale.
«Vi offro un sogno in cui noi tutti crediamo – ha esordito Giampaoli rivolgendosi al pubblico – una squadra di persone capaci e motivate, un concreto appoggio da parte di enti e le istituzioni sovracomunali. È un sogno che si può realizzare».
Ha iniziato dal suo impegno tra i banchi della minoranza negli ultimi cinque anni, al fianco di chi ora è diventato suo sostenitore. «In questi anni – ha ricordato – abbiamo sempre fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità per informare la cittadinanza sulle attività della giunta. Per questo la trasparenza e il confronto non può non essere uno dei pilastri della nostra proposta.
Mi sono resa conto del progressivo impoverimento delle occasioni di socialità dei nostri giovani, aggravato da questo lungo periodo di pandemia. Questo è uno dei motivi principali per il quale sono convinta che sia necessario cambiare questa città».
A partire dalle scuole.
«L’amministrazione uscente – ha sottolineato – ha cercato scorciatoie per arrivare a tagliare il nastro dimenticando l’obiettivo principale, che avrebbe dovuto essere quello di costruire una scuola moderna, migliorare viabilità e parcheggi, ottimizzare i trasporti, ma soprattutto dare servizi alle famiglie, mense, spazi di condivisione e strutture sportive. Non ha compreso che la ricostruzione doveva essere finalizzata soprattutto al rifiorire del tessuto sociale e a creare le basi per disegnare una città nuova. Un tema sul quale noi consiglieri uscenti abbiamo speso risorse e nottate convinti che proprio da lì si dovesse partire, insieme, con confronto e condivisione perché la posta in gioco era altissima.
Giuliana Giampaoli
Sono passati 5 anni, abbiamo oltre 20 milioni di contributi per 5 scuole, non abbiamo un progetto portato a termine né tantomeno un mattone posato. Neanche un solo mattone».
Molti altri, poi, i punti del programma riassunti in cinque aree di intervento. «Cultura, sport, sociale, ambiente e ricostruzione scolastica. Il tutto trasversalmente con un’attenzione particolare alle disabilità. Io vengo da Porto Potenza – ha ricordato Giampaoli -. Ho vissuto la disabilità come normalità da sempre. Pensare che al giorno d’oggi ci siano ancora persone che hanno problemi ad attraversare una strada o a entrare in un museo o a fare sport mi sembra quasi grottesco.
Parto dalla cultura perché penso che sia stata la grande assente di questi ultimi anni. Abbiamo monumenti, storia, eccellenze paesaggistiche. Abbiamo una cultura di impresa che è di per se stessa un patrimonio.
Tutto questo non lo abbiamo mai saputo valorizzare come meritava.
Per prima cosa bisogna riqualificare: rendere la città accogliente, pulita, con strade e marciapiedi praticabili. Con spazi verdi curati, panchine nei punti più suggestivi e panoramici. E con un progetto organico di pubblica illuminazione che esalti i luoghi più caratteristici e renda sicure le zone residenziali; oggi la pubblica illuminazione è a tutti gli effetti parte integrante dell’arredo urbano, va progettata con attenzione, anche con un occhio all’efficienza energetica..
Sul verde pubblico non parlo solo delle scarpate, delle strade o dei giardini, ma anche delle aiuole sotto le mura cittadine, di ogni area disponibile e soggetta a incuria e abbandono. Per questo esistono interessanti programmi di pianificazione del verde urbano, che ho già avuto modo di vedere illustrati e che molti comuni stanno già adottando. Sarà cura della mia amministrazione provvedere quanto prima alla sistemazione delle mura castellane. È scandaloso – l’affondo – pensare che dal 2015 abbiamo i soldi assegnati e non siamo stati in grado di spenderli.
Dei nostri gioielli è tornato in funzione solamente il teatro Velluti, dopo sei anni di lavori per l’adeguamento antincendio. Dobbiamo riaprire il Persichetti, valorizzare la casa natale di Filippo Corridoni, abbiamo i sottorranei di San Pietro e San Claudio al Chienti.
Vogliamo riattivare la radio cittadina – ha aggiunto – , promuovere una stagione teatrale di livello, organizzare tre o quattro eventi all’anno che magari con il tempo ci caratterizzino».
Un altro punto debole, secondo la candidata, riguarda lo sport. «Nonostante Corridonia abbia una grande passione per lo sport e tanti sportivi di livello, ha impianti che sono arrivati a fine corsa.
Noi ci impegniamo a dare una risposta fin dai primi mesi del mandato.
Sull’ambiente avrei da parlare per ore – la conclusione – . È un tema che mi appassiona da anni. Viviamo nel paese più bello del mondo, in una città adagiata tra colline meravigliose, e non ne abbiamo la dovuta cura. Il nostro programma, poi lo leggerete nel dettaglio, propone alla città un cambio culturale, quello di avviarsi su un percorso di sostenibilità vera, con un’attenzione alle risorse energetiche, agli sprechi alimentari, alla riduzione dei rifiuti, alla valorizzazione del patrimonio naturalistico. Faremo ogni genere di pressione per raggiungere il tanto agognato allaccio all’acquedotto del Nera per bere acqua migliore che sgorga direttamente dai nostri rubinetti».
Intanto è previsto per domani alle 18.30 un incontro organizzato dai partiti del Centrodestra (nella sede elettorale di riferimento) per presentare i candidati della lista di “Centrodestra per Corridonia” che ne approfittano per rispondere alle provocazioni degli avversari.
«Ci attaccano come coloro in cerca di poltrone – scrive Andrea Manciola di Forza Italia in una nota – , ma vorremmo ridare una centralità politica alla nostra città e contribuire con le nostre strutture e la filiera che si è creata tra provincia e regione alla costruzione del futuro di Corridonia.
Per questo il nostro obbiettivo è un centrodestra che torni ad amministrare, e riporti il senso del fare politica di partito nella città.
Convintamente – sottolinea – appoggiamo Giuliana Giampaoli perché pensiamo che sia la persona adatta a ridare lustro e vivacità a questa Corridonia dormiente e ad avviare quel progetto che da diversi mesi ne abbiamo avviato il percorso.
Il contributo dei partiti sarà fondamentale e necessario. La nostra partecipazione convinta, responsabile ma anche identitaria, porterà quel buon governo che il centro destra esprime in tutto il territorio nazionale».
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Intanto al Caffè “Paparazzi” di Corridonia si sta bevendo il “Cocktail Giampaoli”. Un “beveraggio” dal sapore asciutto, robusto e armonico, ispirato alle qualità psicofisiche della candidata sindaco Giuliana Giampaoli. La quale ha le carte in regola ideologico-politiche per vincere le elezioni.
Non sappiamo a quali ideologie si ispirano i candidati della sua lista civica di opposizione consigliare. Ma politicamente la Giampaoli è sostenuta dall’intero centrodestra. Ossia, da una connotazione politica, che, pur nelle rispettive visioni, è ben definita ed unita.
L’unità dei partiti del centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC) è stato il nuovo fatto partitico mai avvenuto prima. E’ un segno di maturazione.
Lo schieramento della Giampaoli non si è nascosto dietro liste senza partiti, come ha fatto il PD e parte dei laicisti che si occultano dietro la lista del candidato sindaco Manuele Pierantoni, con tessera PD.
L’unico che può vantare in questa tornata elettorale la mancanza di appartenenza politica è il candidato sindaco Sandro Scipioni. Il quale ha con la candidata sindaco Giuliana Giampaoli alcune cose in comune – e in contrasto con il programma della lista Pierantoni. Segno evidente che ambedue – stranamente avversari – vogliono mandare a casa la cosiddetta “Sinistra” di Cartechini e di Pierantoni, che ha realizzato “fuffa” e danni, salvo le solite cose da democristiani: asfalti, marciapiedi, segnaletica stradale, insieme ad un “camminamento” di 300 metri verso il cimitero, da 470 mila euro di soldi “freschi” comunali, lungo la trafficata e salubre strada provinciale.
Di unitario la Giampaoli e Scipioni, parentela a parte, hanno pure tre splendide figlie ciascuno, su cui tutti gli elettori concordano.