Candidati sindaco a confronto in Cna:
dal sostegno alle imprese
alle politiche rivolte ai giovani

ELEZIONI A CORRIDONIA - Giuliana Giampaoli, Manuele Pierantoni e Sandro Scipioni questo pomeriggio hanno affrontato i temi che sono stati sottoposti dal presidente Maurizio Tritarelli. Tra questi anche l’arretramento della linea ferroviaria

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Da sinistra Maurizio Tritarelli, Sandro Scipioni, Giuliana Giampaoli, Manuele Pierantoni

di Giulia Sancricca (Foto di Fabio Falcioni)

Il sostegno alle imprese, l’arretramento della linea ferroviaria e le politiche previste per i giovani in un comune, Corridonia, che secondo i dati del Centro studi di Cna Marche vede un’età media di 43 anni, risultando al terzo posto in provincia per età media più bassa.
L’ultimo confronto tra i candidati sindaco dei comuni maceratesi al voto, organizzato dalla Cna e che si è svolto questo pomeriggio nella sede di Macerata, è stato incentrato su questi tre macrotemi e ha avuto come protagonisti i tre candidati in lizza per la carica di sindaco a Corridonia: Giuliana Giampaoli, Manuele Pierantoni e Sandro Scipioni. Un quarto d’ora totale a testa per tre domande da cinque minuti poste dal presidente Maurizio Tritarelli con l’invito a incontrare di nuovo i tre rappresentanti dopo il voto del 12 giugno. «Noi abbiamo la consapevolezza di poter essere un punto di riferimento per le amministrazioni comunali – ha detto -. Vorremmo poi essere di supporto anche a quella di Corridonia: ci prendiamo sin da subito l’impegno per un incontro con chi vincerà le elezioni, perchè noi abbiamo le nostre proposte da fare, ma certamente saremo pronti a collaborare con tutti».

Ecco le domande e le relative risposte.

La capacità di creare valore aggiunto delle imprese in caso di attribuzione di fondi e investimenti notoriamente presenta maggiori benefici in termini di ricadute occupazionali, di aumento del benessere e della qualità della vita, di ristoro dell’economia reale. Quali risorse e quali obiettivi orienteranno la sua attività amministrativa nel sostegno all’economia reale?

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Manuele Pierantoni

Manuele Pierantoni: «Sono stato amministratore e assessore al Bilancio negli ultimi 15 anni e una cosa positiva che abbiamo fatto per le imprese è stata mantenere la tassazione tra le più basse della provincia. Questo è scritto anche nel nostro programma, nonostante gli aumenti legati alla guerra, il nostro bilancio ci consente di proseguire su questa linea.

Altro fatto legato al bilancio e che si connette con la prima domanda è che in questi cinque anni abbiamo impiegato risorse per la spesa in conto capitale pari a un milione e 700mila euro a base media annuale, per lavori che hanno avuto una importante ricaduta a livello occupazionale per le imprese e il benessere della città. Riteniamo importante anche la tempestività nei pagamenti. Anche se c’è un limite massimo che non si può superare, facciamo il massimo per garantire la tempestività. Riguardo alle ricadute occupazionali abbiamo progetti in corso da realizzare grazie ai fondi del sisma, della ricostruzione e del Pnrr. Siamo in procinto di realizzare cinque scuole per le quali solo disponibili un milione e 450mila euro a carico del Comune. Ci sono altre opere di cui abbiamo già sicuro il finanziamento del Pnrr come le mura castellane: anche in questo caso parliamo di cifre alte che ricadranno sulle imprese, creando lavoro e benessere alla cittadina. Garantiremo il nostro impegno per la creazione delle comunità energetiche: c’è un bando di prossima uscita, il Comune si farà parte attiva verso le imprese con il Pnrr che finanzierà il cento percento degli impianti fotovoltaici: le imprese saranno sia produttrici che consumatrici dell’energia prodotta da loro stesse».

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Giuliana Giampaoli

Giuliana Giampaoli: «Noi crediamo principalmente, al di là dei dati di bilancio che non sono nelle nostre mani, nell’impegno di mantenere le tassazioni invariate. Riteniamo che l’amministrazione abbia il dovere importante di affiancare le imprese nelle battaglie quotidiane. È necessario adeguare strutture e servizi, tutto ciò che oggi è possibile fare in maniera telematica dobbiamo renderlo possibile minimizzando i tempi di attesa per le pratiche e i procedimenti. Questo è un risparmio anche dal punto di vista economico.

Oltre a questo c’è la necessità di affiancare le imprese in questa fase complicata, nelle tante opportunità che vengono messe sul piatto. Saremo una mano in più, oltre alle associazioni di categoria, per mettere a disposizione sportelli e uffici che possano sostenere gli imprenditori e l’artigianato ad accedere alle opportunità che in questo momento sono in campo per dare una spinta all’economia. Abbiamo già preso contatti per strutturare uno sportello che possa essere da interfaccia con le aziende e svolgere attività di consulenza approfondita rispetto alle loro problematiche. Oggi quando si accede a un bando c’è sempre l’incognita dell’interpretazione, le linee guida complicate, spesso si rinuncia o non si raggiunge il risultato. Bisogna fare non solo affiancamento, ma anche pressione perchè queste procedure abbiano una applicazione più semplice. Infine crediamo che il turismo e la cultura rappresentino un volano importante per le piccole e medie imprese».

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Sandro Scipioni

Sandro Scipioni: «Noi ci siamo candidati per portare uno sviluppo diverso dal passato. La nostra “Missione rinascita” è un insieme di interventi locali che permettono, a coloro che ne hanno necessità, di avere servizi adeguati e specifici. Una sana amministrazione, quando si insedia, deve valutare i bilanci, conoscere la situazione economica e finanziaria dell’ente. Dal momento che ci insedieremo, se ci verrà data questa possibilità, attiveremo un ufficio di piani che metta insieme le migliori risorse per acquisizione i fondi a disposizione dal Pnrr e dai fondi sociali ed europei, perchè non avremo mai queste sinergie se non ci mettiamo tutti insieme. Si tratta di investimenti che avranno una ricaduta a livello energetico, ambientale, infrastrutturale, e che creeranno nuove realtà produttive. Favoriremo start up giovanili, percorsi di interesse storico e culturale, creeremo un orto botanico a Villa Fermani, fino a realizzare la nuova pavimentazione della piazza per dare un aspetto diverso al centro che crei benessere e sviluppo. Abbiamo previsto anche la trasformazione dell’attuale palazzo municipale in un museo. Per quanto riguarda l’energia, puntiamo a riceverla a bassissimo costo grazie al processo della biodigestione dei rifiuti. Dovremo trovare accordi necessari con altri soggetti, ma è già un incentivo che daremo ai nostri artigiani. La nostra sarà una battaglia ambientalista ed ecologista per installare su tutti gli edifici pubblici i pannelli fotovoltaici per aiutare gli imprenditori affinché abbiano minori costi. Sappiamo che si tratta di progetti che richiedono molto tempo, ma lo faremo attraverso la partecipazione dei cittadini».

La Cna ha posto recentemente l’accento sull’importanza dell’arretramento della linea ferroviaria adriatica. Un tale progetto sarebbe di fondamentale importanza sia per la costa sia per l’entroterra. Crediamo infatti nella necessità di una pianificazione integrata tra le due macro-aree (costiera e montana). Quali opere infrastrutturali ritiene prioritarie per conseguire questo obiettivo?

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Sandro Scipioni e Giuliana Giampaoli

Giuliana Giampaoli: «È un progetto di cui si sente parlare da decenni. Effettivamente, il peso di una rete ferroviaria lungo la costa, a vocazione turistica, è molto sentito. È giusto parlarne: il progetto, così com’è stato formulato, ha generato perplessità, e in questo modo non credo che sarebbe sostenibile dai paesi lungo la costa. È doverosa una concertazione di quanto accade sul territorio. Abbiamo vissuto lo spopolamento delle zone interne per il sisma e tutto questo meriterebbe una soluzione. L’arretramento della ferrovia si potrebbe valutare se fosse su tutta la fascia regionale e interna: a questo punto potrebbe essere una soluzione se si dirotta solo il traffico merci. L’interno della provincia ha raggiunto il completamento della Quadrilatero che ha sbloccato gran parte del traffico tra l’Adriatico e il Tirreno: se il traffico merci fosse mantenuto all’interno bisogna comunque valutare l’eventuale impatto ambientale e questo va concertato i territori perchè non si può penare che, per salvaguardare la costa, venga sovraccaricata la zona interna. Sono questioni che vanno discusse da tutti i Comuni interessati, nel rispetto degli interessi di ognuno. Sono opere che l’Italia deve affrontare, non ci possiamo permettere di restare fuori dal traffico merci che finora si sposta su gomma».

Sandro Scipioni: «Abbiamo un problema generale che riguarda i servizi e le infrastrutture viarie nazionali, molto complesse e complicate. La nostra ferrovia ha oltre cento anni, e le città sono state costruite attorno alla ferrovia. Sono realtà cittadine che sono cresciute anche grazie alla ferrovia. Poi bisogna pensare alle diramazioni su gomma che vi sono state costruite attorno. Come sarebbero ricollegate dall’interno alla costa? Bisogna creare un sistema di trasporti alternativo. Noi abbiamo convenuto che sarebbe il caso di mantenerla così, ma potenziandola. Dobbiamo dare servizi utili al cittadino, ma anche essere accurati a non buttare soldi. Se arretriamo la ferrovia come facciamo a potenziare il nostro aeroporto? Lanciamo idee nuove: una di queste riguarda un accordo con i cittadini che dovrebbero essere invitati a parcheggiare l’auto davanti alla stazione di Corridonia e, con l’abbonamento ferroviario, recarsi al mare senza auto così da non intasare la costa e non inquinare l’ambiente. Così si potrebbe fare per lo spostamento dei turisti».

Manuele Pierantoni: «Siamo d’accordo con l’arretramento, affinché venga portato alle porte delle aree interne, così da creare una sinergia con i collegamenti a pettine sulla costa. Nel concreto, il Comune può solo adeguare i propri strumenti urbanistici e i vari piani regolatori. Su scala sovracomunale, con l’accordo degli altri enti interessati, sarà da concordare un piano del traffico extraurbano. Secondo noi questo argomento è da prendere come esempio per evidenziare la necessità di pianificare in rete con gli altri Comuni. Noi siamo al centro della provincia e solleciteremo altri tavoli di lavoro, come abbiamo fatto con lo svincolo di Campogiano.

Ogni mese, nella nostra provincia, nascono in media 160 nuove imprese. In larga parte sono giovani con meno di 35 anni ad aprire una partita Iva. Quali politiche sono previste per migliorare il loro percorso scolastico, la loro socializzazione, l’accesso al mondo del lavoro?

Sandro Scipioni: «Serve formazione. Non è pensabile aprire nuove imprese senza che ci sia una stretta collaborazione con la scuola. Bisogna potenziare i servizi comunali nei confronti degli istituti superiori. Soprattutto avere e dare tutte le risposte necessarie per questo incontro tra scuola e lavoro. Noi crediamo sia importante spostare l’Ipsia nella zona industriale: dobbiamo valutare bene alcune questioni normative, ma crediamo che si possa fare. Perchè la scuola professionale deve essere attrattiva e vogliamo che torni ai vecchi fasti del passato. Le aziende, grazie al Comune, devono comunque avere una serie di strumenti, attraverso benefit o la riduzione stessa di qualche onere previsto. Siamo contrari ai contributi a pioggia, ma dobbiamo renderci conto che l’ente deve mettersi a disposizione, magari favorire la digitalizzazione gratuita per le aziende nel settore del marketing. Chi inizia una nuova attività va sostenuto e deve avere la consapevolezza che non sarà lasciato solo. L’amministrazione deve essere una amica, non solo vessatoria e fatta di tasse.

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Sandro Scipioni, Giuliana Giampaoli, Manuele Pierantoni

Manuele Pierantoni: «Poche proposte ma concrete. Occorre sfruttare i prossimi bandi in uscita sulla creazione di impresa. Riguardo le infrastrutture, per l’Ipsia abbiamo ottenuto fondi per ricostruirlo nuovo e verrà realizzato all’ex Enaoli per un problema legato ad una particella catastale. In quella zona ci sono palestre e laboratori adeguati sismicamente. Sarà una scuola adeguata con i tempi. Sulla formazione, già in passato ci siamo impegnati ma continueremo a favorire e aiutare i giovani, soprattutto quelli dell’istituto professionale, per permettere loro di fare stage nelle imprese del territorio. Nel nostro programma, che inizia col capitolo dedicato ai giovani, abbiamo previsto la predisposizione di bandi con agevolazioni e bonus per le strart up innovative e la creazione di un punto Informagiovani online.

Giuliana Giampaoli: «Nelle 160 nuove imprese che vengono citate nella domanda ci sono anche i giovani costretti ad aprire la partita Iva?. In molti casi, infatti, è l’unico modo per approcciarsi al mondo del lavoro. È inutile fare formazione se poi si trova un muro al momento della ricerca del lavoro. Bisogna agevolare l’incontro tra domanda e offerta in modo virtuoso. Noi vediamo la socializzazione a 360 gradi: significa creare condizioni per le attività sportive, per le associazioni, spazi adeguati dove ritrovarsi; significa creare nelle città le condizioni giuste in cui il giovane è portato ad uscire e svolgere attività, anziché restare chiuso in casa davanti al computer. Questo significa investire dallo sport alla riqualificazione della città, al verde. Quanto alla formazione scolastica, l’Ipsia costituisce, in questo momento, l’istituto che crea la categoria di lavoratori altamente qualificati di cui abbiamo estrema necessità. L’istituto professionale in genere aveva perso appeal ed era diventato un parcheggio tra la scuola e il mondo del lavoro, in realtà in questo momento ha le maggiori capacità di fornire la manodopera qualificata di cui c’è bisogno. Per noi è una eccellenza che va riqualificata. Anche noi tenteremo, se possibile, di spostarlo in un posto più consono, vicino alla zona industriale, per incrementare l’inserimento nel mondo del lavoro. questa osmosi tra scuola e industria già avviene per volontà di imprenditori e scuola, però Il nostro intento è di dotare questa scuola di laboratori all’altezza, perchè quelli che ci sono adesso non lo sono. Inoltre è importante l’apertura di un Informagiovani, ma che sia adeguato ai tempi: deve essere calibrato sulle necessità attuali».

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