«Nessuna paura degli avversari. La mia carriera politica parla da sola. Non mi ricandido per motivi personali». Mette a tacere ogni insinuazione il sindaco uscente di Corridonia, Paolo Cartechini, che è uscito alla scoperto annunciando che non correrà alle prossime elezioni amministrative «né come candidato sindaco né come consigliere».
A prendere il testimone sarà colui che negli ultimi cinque anni è stato il suo vice e, al tempo dell’ultima legislatura di Nelia Calvigioni, assessore, Manuele Pierantoni.
«Le motivazioni sono di stretta natura personale – ribadisce Cartechini -. Siedo in consiglio comunale dal primo giugno 1998: è quasi un quarto di secolo. Ho avuto l’onore di essere il più votato in Provincia nel 2011, tanto da ricoprire la carica di presidente del consiglio provinciale. Dopo 25 anni credo sia giusto lasciare il posto ai giovani. Non lo faccio solo come rinuncia, ma come atto. Ho ritenuto opportuno lasciare il passo a chi deve dare impegno e concretezza. Figuriamoci se mi fanno paura gli altri candidati. È la mia storia politica che lo dice».
Poi spiega come si è arrivati alla figura di Pierantoni: «È stata rimarcata dai gruppi consiliari – dice – e io la condivido pienamente perché non sono una persona che pone veti. Questo compito lo lascio ad altri. La nostra è una decisione presa da tempo e che scaturisce anche da consultazioni con chi ci è vicino dal punto di vista politico».
Cartechini vuole anche distinguersi dal centrodestra sotto il profilo organizzativo in vista delle elezioni e precisa di non essere «né sollecitato né violentato dalle segreterie provinciali: le scelte vengono dal nostro territorio. Da noi non ci sono spartizioni di poltrone – l’affondo – ma impegno per la città, come c’è stato fino ad oggi e come sarà per il futuro. Noi non parliamo di chi sarà il futuro vice sindaco o di chi saranno gli assessori». Il primo cittadino uscente ne approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Giuliana Giampaoli, candidata di “Cambiamo Corridonia” che ha annunciato di «lavorare ascoltando i cittadini, diversamente da quanto fatto fino ad oggi».
«Lei lavora fuori e vive poco Corridonia – replica Cartechini – , non si vede mai in giro ed ha una visione sbagliata del nostro modo di lavorare. Forse – attacca – questa “incoronazione” fatta tra quattro mura, enfatizza qualcosa di sbagliato. Non si confronta nemmeno con suo cognato che abita al piano di sotto e che ha fatto una lista avversaria alla sua (Sandro Scipioni, ndr), figuriamoci se si confronta con i cittadini. Le nostre scelte – sottolinea Cartechini – vengono dal programma elettorale che abbiamo presentato prima di essere eletti. I cittadini le hanno avallate dandoci fiducia. Possono dirci che tutto non è stato fatto, ma è anche vero che abbiamo avuto due grandi emergenze come il sisma e la pandemia». Nonostante resti fuori dai giochi il sindaco uscente promette massimo impegno nei prossimi mesi. «Mi impegnerò – annuncia -, nei limiti del possibile, in ciò che mi verrà richiesto, per portare avanti questo gruppo. Quel poco che posso fare lo farò con molto piacere». E infine il commento alle trattative in corso per raggiungere una coalizione tra la lista degli attuali consiglieri di minoranza, rappresentata da Giuliana Giampaoli, e i partiti di centrodestra. «Secondo me – dice – non è ancora finita la notte dei lunghi coltelli. Stanno facendo una guerriglia sulla spartizione delle poltrone prima delle elezioni, credo che questo non piaccia ai cittadini. Per quanto ci riguarda sono logiche lontane da noi: cinque anni fa non promisi nulla a nessuno e mi auguro che anche Pierantoni agisca così».
È lo stesso candidato sindaco del centrosinistra ad accogliere con entusiasmo il passaggio di testimone. «I prossimi anni – annuncia – saranno nel segno della continuità. Per il resto ci saranno delle novità anche sulle liste, cercheremo di portare avanti quelle che c’erano cinque anni fa, ma con nuovi ingressi. Sono cosciente di aver assunto un impegno gravoso – confida – . Inizieremo subito a lavorare al programma che, dal lato delle opere pubbliche, conosciamo già bene visti i progetti presentati per il Pnrr. Inizieremo a farli conoscere alla cittadinanza in questi mesi. L’idea è di riacquisire l’entusiasmo che avevamo nel 2019 quando Corridonia ospitò i mondiali di Paraciclismo. Avremmo voluto continuare su quella scia, ma la pandemia ci ha fermato. Ora vorremmo riprendere da lì».
(redazione CM)
Spesso ho criticato il modus operandi del Sindaco Cartechini ma questa volta condivido in toto la sua scelta: largo al nuovo,largo ai giovani !!!!!
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Ho sempre sperato che ci fossero candidati sindaci nuovi di zecca e non le cariatidi in mancanza di volti nuovi. Manuele Pierantoni non è una viola mammola, dato che sono almeno tre legislature che è stato eletto nelle due liste di Nelia Calvigioni e nella prima lista di Paolo Cartechini, sostenuta dall’ex-sindaco Calvigioni.
Come mai il PD non ha candidato volti nuovi come Francesco Andreozzi, o come Celso Foresi, o Monica Sagretti, o Mauro Vecchietti, l’intellettuale del gruppo?
Avrei pure visto favorevolmente che ci fosse un giovane intonso come l’avvocato Claudio Cimarossa al posto del “Rosso Antico socialista” Sandro Scipioni, già in lista con la Calvigioni nel lontano 2007, oggi autocandidatosi sindaco in una sua lista civica di alternativa a quella PD di Pierantonie a quella civica del consigliere uscente di opposizione Giuliana Giampaoli. Sulla cui candidatura ha già dato adesione la Lega di Salvini. In attesa di UDC, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, ossia dell’intero centrodestra.
L’opinione di una enorme quantità di cittadini è che il sindaco uscente e non rientrante Paolo Cartechini, mai visto in giro per le strade di Corridonia in cinque anni, non abbia voluto chiudere con una sonora sconfitta la sua carriera, per scelte fatte a capocchia. Al punto che non vuole avere il responso delle urne, neanche partecipando nella lista PD di Pierantoni. Sì, non ha proprio la faccia per comparire…
Ultimo suo atto amministrativo è stato lo sperpero di 410 mila euro di pubblico denaro per un inutile marciapiede illuminato di 500 metri, lungo la provinciale, per il cimitero, tra i gas di scarico delle auto; opera che favorirebbe solo quelle quattro abitazioni lungo la provinciale. Mi auguro che nel programma elettorale di Pierantoni non compaia quella pazza idea del sindaco Cartechini di costruire la scuola media nell’area dell’ex-mattatoio.