L’ex sindaco Sandro Giustozzi
«Alleanze singolari, criticabili e incoerenti». Dopo la presentazione ufficiale delle liste dei tre candidati sindaco di Corridonia, a sottolineare alcuni assetti che nulla hanno a che vedere con le vicende politiche locali degli ultimi anni è l’avvocato ed ex sindaco Sandro Giustozzi.
Sotto i riflettori dell’avvocato la coalizione a sostegno di Giuliana Giampaoli dove sono presenti i candidati consiglieri Matteo Ceschini (candidato sindaco nel 2017, ndr) e Nelia Calvigioni (cinque anni fa candidata a sostegno del sindaco Paolo Cartechini, ndr).
Matteo Ceschini
«Da voci di corridoio – scrive Giustozzi – , sembra che entrambi siano i promotori della lista e che abbiano voluto allearsi proponendo come candidata sindaco una persona perbene, ma sconosciuta.
Sia Ceschini che Calvigioni – aggiunge – hanno l’appoggio di Giorgio Rapanelli». Secondo l’ex sindaco di Corridonia, «l’alleanza tra Ceschini e Calvigioni è incomprensibile» per via delle posizioni opposte, all’epoca del mandato di Nelia Calvigioni, rispetto all’installazione di una antenna telefonica vicina al convento degli Zoccolanti.
«I due – ricorda Giustozzi – nel 2014 sono stati acerrimi avversari e Giorgio Rapanelli lanciava strali contro il sindaco Calvigioni accusandola di aver fatto installare l’assurda antenna proprio vicino al convento degli Zoccolanti. Matteo Ceschini fu il promotore del comitato dei cittadini impegnato per evitare l’istallazione del mostro al fianco di un monumento storico.
I cittadini degli Zoccolanti si tassarono, su consiglio di Matteo Ceschini, per fare causa al sindaco Calvigioni».
Giuliana Giampaoli e Nelia Calvigioni
Poi l’ex sindaco riporta alcune dichiarazioni rilasciate da Giorgio Rapanelli a Cronache Maceratesi nel commentare l’istallazione dell’antenna e il risultato ottenuto da Nelia Calvigioni alle elezioni amministrative.
«I residenti della zona – diceva Rapanelli – nonostante l’installazione dell’antenna hanno risposto con oltre il 63% di voti a riconferma del sindaco».
«Dunque Rapanelli – incalza Giustozzi – attaccava ferocemente Nelia Calvigioni, mentre ora plaude alla sua alleanza con Matteo Ceschini e con il centrodestra. Per coerenza – conclude l’ex sindaco – sia Calvigioni che Ceschini dovrebbero abbandonare la coalizione e Giuliana Giampaoli dovrebbe prendere le distanze da chi si è alleato solo per convenienza politica».
(g. s.)
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Sono lieto che Sandro Giustozzi si sia ricordato di me. Penso di essere stato uno dei pochi che ha sostenuto – inascoltato – che la candidatura in una lista del figlio avvocato di Sandro Giustozzi doveva essere accettata, poichè la politica geniale non si fa con l'”esclusione”, ma con l'”inclusione”. E mi riferisco pure all’avvocato Pietro Siciliano, che è stato escluso dalla competizione elettorale solo per pregiudizi personali. Questa è una politica, che vede la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non il trave nel proprio.
Sandro Giustozzi giudica le mie posizioni di due decenni fa. Solo la politica statica è appannaggio degli idioti. Su cui la casta partitica fa le sue fortune… La vera politica è quella in evoluzione. Se la politica non cambia, la vita socio-economica diventa statica. Quando ero nel PCI vedevo le cose in una maniera proletaria. Oggi dico che senza la piccola e la media industria e l’artigianato, il piccolo commercio, la piccola proprietà contadina, finendo alle zone balneari e della ristorazione, con relativa produzione di derrate biologiche da offrire al turismo, e con Carlo Magno a San Claudio che porterebbe 500 mila nuovi turisti nelle Marche, tutto finisce in “mona”. Ossia, finisce nelle mani di chi vuole governare un mondo di schiavi. Per cui oggi io sono nella – e con – la Lega di Salvini.
Con l’esperienza del passato io ti imputo – caro Giustozzi – la distruzione di una giardino pubblico che era il fiore all’occhiello della città. Ma, nel contempo, senza di te non avremmo avuto Palazzo Persichetti. Altro fiore all’occhiello.
Oggi sostengo Giuliana Giampaoli, poichè la reputo una persona adatta a fare il sindaco. Come pure non escludo come persone adatte sia Pierantoni, che Scipioni. Ma la Giampaoli ha qualcosa di più: ha i partiti del centro-destra che governano Macerata, la Provincia e la Regione e che le serviranno come passe-partout per confrontarsi con il centro-destra che è in Provincia, alla Regione, nel parlamento italiano ed europeo.
Nelia Calvigioni, che ho prima sostenuto e poi combattuto, è la garanzia che – diventando la Giampaoli sindaco – costei non dovrà stare ad imparare il mestiere di sindaco per sei mesi, o per un anno, se le va bene. Perché, un conto è promettere ai cittadini di essere un sindaco capace, un altro è quello di diventare efficienti e conoscitore dei meccanismi interni della macchina amministrativa e del personale.
Nelia porta la sua esperienza di due legislature, molto utile a chi ha la sola esperienza di consigliere comunale. Ciò vale pure per Sandro Scipioni. Certamente non per Manuele Pierantoni, vicesindaco di Cartechini e oggi candidato sindaco del PD, detto “lista civica”. Il quale ha parecchio da farsi perdonare, avendo accettato supinamente i grossi errori del suo sindaco Paolo Cartechini.