AGGIORNAMENTO – Nelle prime ore di questa mattina Arianna Orazi e il figlio Enea Simonetti sono stati arrestati per l’omicidio di Rosina Carsetti. Il gip ha disposto la misura cautelare in carcere per entrambi. Le accuse di omicidio vengono rivolte anche al marito della 78enne, Enrico Orazi, ma per lui non sono state applicate misure cautelari (LEGGI L’ARTICOLO).
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di Gianluca Ginella
Un paio di guanti del figlio Enea che Arianna Orazi aveva portato via da un armadio della caserma dei carabinieri di Macerata lo scorso 7 gennaio, quando era in attesa di essere interrogata. Sono questi i guanti su cui i legali della figlia di Rosina Carsetti, la 78enne uccisa il 24 dicembre a Montecassiano, avevano fatto eccezione in merito alla utilizzabilità nelle analisi da parte dei Ris di Roma.
I guanti sono stati sequestrati e saranno dunque analizzati insieme agli altri reperti che nel corso delle indagini sono stati acquisiti dagli inquirenti.
La vicenda dei guanti del ventenne Enea Simonetti (che è valsa una denuncia per furto ad Arianna) inizia il 7 gennaio. Quel giorno Arianna ed Enea, e il marito di Rosina, Enrico Orazi, tutti indagati per l’omicidio della 78enne, erano stati convocati in caserma per essere interrogati. Gli indagati erano stati fatti accomodare in un ufficio del Reparto operativo (quello che conduce l’inchiesta sul delitto), in attesa di essere sentiti, a turno. Tutti si erano poi avvalsi della facoltà di non rispondere e avevano lasciato la caserma. Poco dopo però i carabinieri si erano accorti che nell’ufficio dove gli indagati erano rimasti in attesa c’era qualcosa di diverso. In particolare l’anta di un armadio non era chiusa bene e su una scrivania era stato spostato qualcosa. Gli indagati erano stati rintracciati ed era stato chiesto loro di tornare in caserma per chiarimenti.
Arianna Orazi aveva ammesso di aver preso un paio di guanti dall’armadio, spiegando di averlo fatto perché erano quelli del figlio Enea. La 49enne aveva spiegato che il figlio aveva dimenticato lì i guanti la notte tra il 24 e il 25 dicembre quando era andato in caserma la prima volta per essere sentito e così, quando li aveva visti nell’armadio, li aveva presi. Arianna aveva restituito i guanti. Ora saranno analizzati dai Ris, che oltre a quelli controlleranno gli altri reperti, come i cavi degli aspirapolvere Folletto con cui Arianna ed Enrico Orazi dicono di essere stati legati da un rapinatore che sarebbe entrato in casa il pomeriggio del 24 dicembre e avrebbe ucciso Rosina. Sempre oggi alla figlia di Rosina, in seguito all’istanza presentata dagli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli, che assistono i tre indagati, sono state restituite 9 carte di credito che erano state trovate nella sua borsetta.
Nella borsa della 49enne erano stati trovati anche 2mila euro, denaro che dovrà essere analizzato dai Ris di Roma (le analisi non sono ancora partite). Inoltre è stato dissequestrato un indirizzo email, sempre di Arianna, ed è arrivato l’ok per tutti e tre di poter rientrare nella villetta per prendere dei vestiti. Gli accessi saranno sempre svolti con la presenza dei carabinieri (la casa resta sotto sequestro). Intanto le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio e dal sostituto Vincenzo Carusi, continuano e gli inquirenti sono in attesa che vengano comunicati gli esiti degli accertamenti tecnici da parte del consulente Luca Russo (su pc e telefoni) e che inizino a Roma le analisi di laboratorio dei Ris.
Il procuratore Giovanni Giorgio con il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dei carabinieri, nel corso di un sopralluogo alla villetta
Certo uno va in Caserma apre e chiude gli armadi come se fosse casa sua
Come nelle migliori fiction poliziesche
Francesco Ruggeri io penso che fosse una trappola e ci è caduta in pieno.
Francesco Ruggeri infatti !!
Con duemila euro spicci in borsa
Sempre più grottesca questa storia
Si sta sfiorando il ridicolo in questa storia ormai.
Ma come si fa ogni giorno una cosa nuova ma quando finirà sta storia bo
Guanto cè ,guanto sparisce
Che coraggio!!!
Secondo me a portata di mano l'hanno messi apposta x vedere se abboccava...e infatti.
Stiamo cadendo nel ridicolo
qui si rasenta il ridicolo
Che telenovela ne uscirà ??
Na faina proprio!
E uno scherzo si???
9 carte di credito???
È uno scherzo?!?!
Maria Lussone oppure era una trappola ben architettata e la signora ci è caduta dentro con tutte le scarpe???
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