di Luca Patrassi
Calzari che irrompono sulla scena del crimine, nelle adiacenze della villetta, un mese dopo l’uccisione di Rosina. Nel particolare stamattina Enea Simonetti, nipote della vittima ed indagato, dopo aver portato da mangiare ai cani avrebbe notato il reperto nelle vicinanze di un cestino per le deiezioni dei cani. Il tutto mentre c’era una troupe di Quarto Grado a fare un servizio, ovviamente sul posto sono anche arrivati i carabinieri che hanno provveduto, per scrupolo, a repertare l’oggetto ritrovato nelle adiacenze della villetta.
C’era dalla sera dell’omicidio? Qualcuno lo ha buttato nei giorni scorsi nel campo in maniera poco urbana? Il reperto sarà probabilmente valutato dai carabinieri del Ris anche se – occorre dire – nella immediatezza del crimine e nei giorni successivi tutta l’area era stata battuta palmo a palmo dagli investigatori e non era stato trovato nulla. Ora il calzare che, appunto per scrupolo investigativo, è stato repertato e sarà controllato. Intanto da oggi a Roma partiranno le analisi dei Ris sui vari reperti. I legali dei tre indagati (Arianna Orazi, Enea Simonetti, Enrico Orazi, figlia, nipote e marito della 78enne uccisa), gli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli, hanno nominato un loro consulente , la genetista Anna D’Ambrosio. Oggi, per un attimo, è sembrato materializzarsi un colpo di scena davanti peraltro ai riflettori. Da domani la parola passerà ai Ris le cui attività potrebbero dare agli investigatori della Procura di Macerata guidata dal procuratore capo Giovanni Giorgio la chiave di lettura dell’omicidio di Rosina.
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