Slitta il funerale di Rosina,
la figlia stamattina è tornata in negozio
«Non ho niente da dire» (foto-video)

OMICIDIO DI MONTECASSIANO - Una questione burocratica ha portato al rinvio della cerimonia funebre. Da ieri il corpo della 78enne è nella camera ardente in obitorio, non è passato nessuno fino a stamattina alle 11. Arianna Orazi è rimasta fino alle 12,30 all'autoricambi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, poi col figlio è andato a dare da mangiare ai cani. Giorni decisivi per le indagini

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Il nipote di Rosina esce dalla villetta dopo aver portato da mangiare ai cani

 

di  Gianluca Ginella (foto di Fabio Falcioni)

Slitta il funerale di Rosina Carsetti, doveva svolgersi nel pomeriggio ma per una questione burocratica, che deve essere svolta dalla procura, è stato rinviato. Si sarebbe comunque trattato di un funerale in forma strettamente privata. Intanto da ieri è stato esposto nella camera ardente, in obitorio, il corpo di Rosina, la 78enne uccisa la notte del 24 dicembre nella sua villetta di Montecassiano (la donna sarebbe stata soffocata, secondo quanto emerso dall’autopsia).

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La figlia di Rosina parla al cellulare

In obitorio ieri non era passato nessuno, forse nessuno sapeva che fosse possibile far visita all’anziana. La prima persona si è affacciata questa mattina verso le 11. È una ristoratrice di Treia, che da molti anni conosceva la famiglia: «venivano sempre al nostro ristorante di San Lorenzo di Treia, sin da quando avevano i figli piccoli» dice prima di entrare nella camera ardente per un momento di preghiera. Rosina è stata vestita con un abito scuro e un foulard a fiori al collo. Tra le mani un rosario. Oggi pomeriggio il feretro è stato chiuso, in attesa di nuove disposizioni per il funerale. Dalla procura si attende la firma del nullaosta.

Questa mattina la figlia di Rosina, Arianna Orazi, era a Macerata nel negozio di auto ricambi di via Rosati, che comunque era chiuso. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni «Non ho niente da dire, il negozio è chiuso». La donna è indagata per omicidio volontario, favoreggiamento e simulazione di reato. Per le stesse ipotesi di reato sono indagati il nipote di Rosy, Enea Simonetti, e il marito della 78enne, Enrico Orazi.

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Arianna Orazi oggi davanti al negozio di via Rosati

Verso le 13 poi a bordo di un pick up grigio, insieme al figlio Enea ha raggiunto la villetta di via Pertini, che è sotto sequestro. Il nipote ieri aveva detto «Certo che mi dispiace che mia nonna sia morta» e ha aggiunto «a lei non mancava nulla».La donna aveva contattato il centro antiviolenza, «Non so il perché. Chiedetelo a chi glielo ha messo in testa». Sul fatto che sia stato indagato «che vogliamo fare, la giustizia italiana è questa». Oggi non ha rilasciato dichiarazioni. Si è limitato a scendere dal pick up, mentre la madre attendeva a bordo guardando il cellulare, ed entrare nella villetta per dare da mangiare ai tre cani. Sempre scortato dai carabinieri che hanno poi rimesso i sigilli al cancello della villetta. Le indagini dei carabinieri proseguono per comprendere cosa sia avvenuto nella villetta. La famiglia ha parlato di un rapinatore che si è introdotto in casa mentre erano presenti solo Arianna, Enrico Orazi e Rosina mentre il nipote era andato al supermercato. Il malvivente avrebbe poi legato Arianna e chiuso in bagno Enrico Orazi.

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Rosina Carsetti

Le indagini proseguo a 360 gradi e i prossimi giorni potrebbero essere decisivi per arrivare a una svolta. I carabinieri hanno in mano quanto dichiarato dai famigliari di Rosina, che hanno detto che qualcuno è entrato nella loro villetta la notte della vigilia e ha cercato di compiere un furto (avrebbe portato via 2mila euro circa). Un uomo vestito di scuro che avrebbe legato Arianna e chiuso nel bagno Enrico Orazi. Il nipote invece era fuori. Rosina sarebbe stata soffocata, in un primo momento i famigliari hanno riferito di un malore. L’inchiesta è condotta dai carabinieri del Reparto operativo e del Nucleo operativo di Macerata e della stazione di Montecassiano, e coordinata dal procuratore Giovanni Giorgio e dal pm Vincenzo Carusi.

 

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