Il sopralluogo di oggi alla villetta: al centro l’avvocato Andrea Netti. A sinistra i legali Valentina Romagnoli e Paolo Morena. Sulla destra la figlia di Rosina, Arianna Orazi
«Di orme ne sono state trovate a decine e non possono appartenere a una sola famiglia, mi domando: la scena del crimine è stata compromessa?».
Così l’avvocato Andrea Netti, legale di Arianna Orazi, Enrico Orazi ed Enea Simonetti, la figlia, il marito e il nipote di Rosina Carsetti, la donna di 78 anni uccisa a Montecassiano la vigilia di Natale. Sono tutti indagati per omicidio volontario, favoreggiamento, simulazione di reato, maltrattamenti in famiglia. Oggi nella villetta della famiglia Orazi i carabinieri della Scientifica hanno svolto un sopralluogo sia nel giardino che all’interno della casa, in cerca di impronte. «Ora cercano le orme dell’assassino – continua l’avvocato Netti -, ma nel frattempo nella casa sono entrate tante persone. Rilevo che c’è una sovrapposizione delle orme che di base dovevano esserci, con decine di altre che si sono aggiunge con gli accessi degli inquirenti. Insomma, di orme ce ne sono anche troppe. Nel giardino poi l’accertamento è stato fatto oggi, a distanza di otto giorni dall’omicidio, nel frattempo ha anche piovuto parecchio. Allora mi domando: la scena del crimine è stata compromessa?».
Oggi il sopralluogo è andato avanti fino alle 18. Prima all’esterno della casa, in particolare nell’angolo del giardino che sta sotto la portafinestra dove il legale dice sono state trovate tracce di una effrazione, poi all’interno dove sono state esaminate le impronte sui pavimenti di tre stanze. Intanto oggi sono stati sequestrati i cellulari di tutti e tre gli indagati. Lunedì ci sarà il conferimento dell’incarico all’esperto nominato dalla procura, Luca Russo, per svolgere gli accertamenti su telefoni e materiale informatico. Martedì invece proseguiranno gli accertamenti della Scientifica nella villetta di via Pertini di Montecassiano. Giovedì prossimo, il 7 gennaio, sarà la volta degli interrogatori a tutti e tre i famigliari, in precedenza era stato fissato solo per il nipote di Rosina, «anticipo che si avvarranno tutti della facoltà di non rispondere» dice l’avvocato Netti.
(Gian. Gin.)
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