di Gianluca Ginella
Omicidio di Rosina Carsetti, iniziate a Roma le operazioni dei Ris su una serie di campioni dai quali si cercano tracce utili a individuare chi abbia ucciso la 78enne il pomeriggio del 24 dicembre. La difesa ha chiesto la non ammissibilità di alcuni reperti «si tratta di strategie difensive» spiega l’avvocato Andrea Netti che assistite i tre indagati: Arianna Orazi, Enea Simonetti, Enrico Orazi, figlia, nipote e marito della 78enne uccisa. Sono accusati di omicidio, simulazione di reato e maltrattamenti (reato non contestato a Enrico Orazi).
All’inizio delle operazioni era presente l’altro legale della famiglia, l’avvocato Valentina Romagnoli, con il consulente nominato dai difensori, la genetista Anna D’Ambrosio. I Ris oggi hanno svolto prima una analisi visiva dei reperti (se c’erano buste aperte, chiuse) per poi passare all’apertura dei plichi e alla repertazione di tutti gli oggetti. I Ris analizzeranno i due cavi degli aspirapolvere Folletto con cui il rapinatore che la famiglia dice è entrato in casa e ha ucciso Rosina, avrebbe legato Arianna ed Enrico, i due calzini messi in bocca ad Arianna ed Enrico (sempre secondo la versione dei familiari) dal rapinatore, della carta sterile che è stata strofinata sul collo e sul viso della vittima, il maglione che Rosina indossava il giorno in cui è stata uccisa, un accendino trovato sotto il corpo della 78enne, le banconote (circa duemila euro) che sono state rinvenute nella borsa di Arianna, e il materiale prelevato sotto le unghie dell’anziana.
La difesa ha sollevato delle eccezioni sull’ammissibilità di alcuni di questi reperti. L’analisi del materiale in laboratorio prenderà il via successivamente. «Ragionevolmente crediamo saranno molto veloci» dice l’avvocato Netti. Il legale ha fatto istanza per il dissequestro della villetta di Montecassiano dove Rosina è stata uccisa. La procura non ha accolto la richiesta, «ci sono dieci giorni per formulare opposizione al gip ma ragionevolmente non faremo opposizione in quanto la procura ha respinto la richiesta di dissequestro motivando eventuali ulteriori indagini da parte del Ris. La motivazione ci sembra che possa avere una doppia lettura e quindi anche a favore degli indagati, rispettiamo la scelta della procura, e speriamo che questa fase di indagine si chiuda presto». Ieri vicino alla villetta, a lato di una stradina sterrata, il nipote di Rosina, Enea Simonetti, ha trovato dei calzari che sono stati repertati dai carabinieri.
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