di Luca Patrassi
Aveva da pochissimo tempo trovato il coraggio di rivolgersi a una voce amica Rosina Carsetti, ma non ha avuto il tempo di incontrare la persona cui era stata indirizzata dopo aver chiesto aiuto. Rosina, la 78enne di Montecassiano uccisa nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale nella sua abitazione di via Pertini, martedì prossimo aveva un appuntamento con l’avvocato del Centro Sos Donna di Macerata. Aveva deciso di farsi forza e aveva chiamato il Centro antiviolenza, una chiacchierata con l’operatrice del Centro di Macerata e l’appuntamento per martedì prossimo per una consulenza legale e decidere il da farsi e come muoversi. Purtroppo Rosina Carsetti a quell’appuntamento con l’avvocatessa Egle Asciutti non arriverà mai, qualcuno l’ha uccisa prima togliendola a una vita percorsa con quella solarità e quel tratto signorile che l’hanno fatta stimare anche ai semplici conoscenti, non solo agli amici di più o meno vecchia data. Agli amici che ne ricordano l’origine matelicese, gli anni passati a Macerata ed infine a Montecassiano dove ha trovato la morte alla Vigilia di Natale per mani al momento ignote. Quanto al resto gli investigatori verificheranno se il ricorso al Centro antiviolenza sia stato l’unico tentativo di gridare al mondo la propria angoscia vitale, se cioè ci siano state altre segnalazioni ad altri organismi più o meno istituzionali. Può anche essere una questione, quella del ricorso al Centro Sos Donna, del tutto estranea al movente dell’omicidio, ma sicuramente gli investigatori maceratesi coordinati dal procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Macerata Giovanni Giorgio la percorreranno per dare a Rosina Carsetti la giustizia che merita anche su questo versante.
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