di Gianluca Ginella (Foto di Fabio Falcioni)
«L’effrazione c’è stata. Ci sono segni sulla portafinestra della cucina che si apre sul retro. Siamo molto soddisfatti di come è andato il sopralluogo».
L’avvocato Andrea Netti al termine del sopralluogo
Così l’avvocato Andrea Netti, all’uscita dalla villetta di via Pertini di Montecassiano dove la vigilia di Natale è stata uccisa Rosina Carsetti, 78 anni. Il legale assiste la famiglia (la figlia, il nipote e il marito di Rosina, indagati per omicidio volontario). I carabinieri oggi hanno svolto un sopralluogo, alla presenza del procuratore Giovanni Giorgio e del sostituto Vincenzo Carusi, con il consulente tecnico della procura, Luca Russo, che si sta occupando della mappatura della zona e degli accertamenti sui cellulari, con il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Candido, con i militari del reparto scientifico di Ancona. Al sopralluogo erano presenti gli avvocati della famiglia, Andrea Netti e Valentina Romagnoli (con loro c’erano la figlia di Rosina, Arianna Orazi, e il nipote Enea Simonetti). All’interno della casa i carabinieri della Scientifica hanno usato un particolare macchinario per individuare impronte sul pavimento dell’abitazione. Un accertamento che richiede tempo e che oggi non si è concluso.
Rosina Carsetti
Il procuratore è uscito dalla villetta verso le 15,25 e non ha rilasciato dichiarazioni. Dalla casa sono stati portati via un pc Mac, un modem Wifi, un telefono Brondi usato da Rosina che serviranno al consulente Luca Russo per ulteriori approfondimenti. I famigliari di Rosina hanno dato da mangiare ai tre cani, poi Arianna ha fatto fare una passeggiata ad uno di loro, un cane Corso nero, sulla via di fianco alla villetta. I carabinieri hanno poi consentito alla famiglia di prendere la Jeep che era posteggiata nel cortile di casa dal 24 dicembre. Oggi dalla villetta di via Pertini (che è sotto sequestro) è stato portato via anche un pappagallino della famiglia che da giorni non aveva avuto niente da mangiare. Una volta conclusi gli accertamenti, e prima di andare in caserma a Macerata per la firma del verbale, l’avvocato Netti ha spiegato di essere soddisfatto di come è andato il sopralluogo.
«Sono emersi elementi eccellenti dal mio punto di vista – ha detto Netti – È chiaro che il ladro è passato dalla finestra della cucina. Mi sembra che la ricostruzione fatta dalla signora sia molto puntuale. Abbiamo dato indicazioni su cosa andare a cercare e gli inquirenti hanno trovato queste cose». I famigliari di Rosina hanno parlato sin da subito di una rapina che c’era stata all’interno della casa e che è finita male.
I legali della famiglia hanno evidenziato la presenza di una scaletta blu in un sentiero che si trova dietro la casa della famiglia Orazi e che è stata trovata appoggiata alla recinzione dell’abitazione. «Per noi è stata usata quella scala dal rapinatore per entrare» dice l’avvocato Netti. Malvivente che poi avrebbe forzato una porta finestra «sono stati trovati segni di effrazione e non si chiudeva bene, come accade quando viene forzata una porta – ribadisce -. Abbiamo fiducia nel lavoro degli inquirenti, ho trovato persone professionali e molto competenti».
Al momento sono in corso gli accertamenti per stabilire se vi sia in effetti stata la rapina e gli inquirenti sono al lavoro per mappatura di tutta la zona dove si trova la casa per stabilire dove il malvivente possa essere passato, che strada possa aver fatto e come possa essersi introdotto all’interno della casa.
(Ultimo aggiornamento alle 19)
La figlia di Rosina, Arianna Orazi, con l’avvocato Andrea Netti e il nipote della 78enne, Enea Simonetti (a destra)
Enea Simonetti e Annalisa Orazi
Arianna Orazi durante il sopralluogo nella villetta
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