«L’abito glamour di Parcaroli
non basta per nascondere i sovranisti»

MACERATA 2020 - Italia Viva accusa l'Udc per il cambio di casacca in favore del candidato di centrodestra. "La città di tutti" invece difende Narciso Ricotta da chi lo critica sui temi ambientalisti: «Nel programma del 2015 non c'erano indirizzi su questo, non vedo perché non possa invece oggi diventare un punto programmatico della coalizione»

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Sandro Parcaroli ieri alla prima del Don Giovanni allo Sferisterio

L’Udc appoggia la candidatura di Sandro Parcaroli a sindaco di Macerata, i renziani puntano il dito. Dopo l’annuncio dei centristi che già avevano annunciato una svolta verso il centrodestra, dopo cinque anni nella maggioranza di centrosinistra, Italia Viva accusano: «Non basta l’abito glamour di Parcaroli per nascondere i sovranisti. Avranno al loro fianco gli stessi che ora contestano dai banchi della maggioranza, poi come Udc hanno preso incarichi fino a ieri l’ultimo nell’Apm. Fino al 21 sono in maggioranza, il 22 cambiano casacca».

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Antonello De Lucia (coordinatore provinciale Italia Viva)

E le diatribe pre elettorali non finiscono qui. La lista “La città di tutti” difende, dal lato opposto, il candidato di centrosinistra Narciso Ricotta da chi lo ha criticato per aver toccato temi ambientalisti. Non da ultimo i candidati Roberto Cherubini (Movimento 5 stelle) e Alberto Cicarè (Strada Comune), che hanno definito le proposte di Ricotta sull’uso delle biciclette «una presa in giro».

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Francesco Baldantoni

Il segretario de “La città di tutti” Francesco Baldantoni replica: «Secondo alcuni esponenti politici maceratesi nel suo programma non potrebbe proporre progetti volti ad incentivare la mobilità ciclabile e sostenibile. Perché? Due le motivazioni addotte: in passato non l’ha fatto; non è solito andare in ufficio pedalando. Ecco, alla nostra lista non piace affatto questo tipo di presa di posizione: si possono e si devono proporre progetti volti alla mobilità ciclabile e, anche, alla differenziazione e alla rivisitazione della mobilità cittadina. Proprio per consentire a tutti, qualsiasi sia il mezzo di trasporto scelto, di muoversi in totale sicurezza. Nel 2015, l’attuale amministrazione ha vinto il confronto con le altre forze politiche sulla base delle proposte programmatiche, non sulla base di quello che da quelle stesse proposte programmatiche non era all’epoca contemplato. In soldoni: se nel programma del 2015 non c’erano indirizzi volti a lavorare su questo tema, non vedo perché non possa invece oggi diventare un punto programmatico della coalizione che appoggia il candidato sindaco Narciso Ricotta. Di più: nei fatti questa sensibilità non nasce solo oggi, alle porte delle elezioni. In questi anni l’amministrazione uscente ha sempre sostenuto l’associazione “Ciclo style” del candidato di Strada Comune, concedendo all’associazione stessa una sede a fronte di un contributo per le spese. Molto più comprensibili sarebbero eventuali critiche su proposte promesse ai cittadini ma non realizzate. Ma l’attuale disappunto sulla mancanza di prese di posizione sul tema in passato mi sembra decisamente fuori luogo, proprio perché il tema non era contemplato dal programma».

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Narciso Ricotta in bici

L’impegno della civica è di «fare proposte in questo senso e riteniamo più che opportuna la sensibilità che la coalizione esprime rispetto ad una mobilità che, in tutte le sue forme, sia attuale, adeguata alle esigenze di Macerata e di chi la vive nel quotidiano e vuole continuarlo a fare in sicurezza. È propria quest’ultima, infatti, il punto focale del discorso: a nostro avviso, solamente creando percorsi sicuri si può incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi alle auto. Detto ciò, invitiamo “Strada Comune” e il suo candidato sindaco a non abbandonarsi a critiche “di facile accesso” e a riflettere, piuttosto, sul fatto che “comune”, appunto, dovrebbe essere la volontà di non fare amministrare Macerata da un sindaco leghista, nominato grazie ad una telefonata. Del resto, il contesto “comune” è ancora quello dell’area del centrosinistra cittadino, nel quale forze civiche da anni hanno dato prova di riuscire tranquillamente a dialogare».

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