Sandro Parcaroli ieri alla prima del Don Giovanni allo Sferisterio
L’Udc appoggia la candidatura di Sandro Parcaroli a sindaco di Macerata, i renziani puntano il dito. Dopo l’annuncio dei centristi che già avevano annunciato una svolta verso il centrodestra, dopo cinque anni nella maggioranza di centrosinistra, Italia Viva accusano: «Non basta l’abito glamour di Parcaroli per nascondere i sovranisti. Avranno al loro fianco gli stessi che ora contestano dai banchi della maggioranza, poi come Udc hanno preso incarichi fino a ieri l’ultimo nell’Apm. Fino al 21 sono in maggioranza, il 22 cambiano casacca».
Antonello De Lucia (coordinatore provinciale Italia Viva)
E le diatribe pre elettorali non finiscono qui. La lista “La città di tutti” difende, dal lato opposto, il candidato di centrosinistra Narciso Ricotta da chi lo ha criticato per aver toccato temi ambientalisti. Non da ultimo i candidati Roberto Cherubini (Movimento 5 stelle) e Alberto Cicarè (Strada Comune), che hanno definito le proposte di Ricotta sull’uso delle biciclette «una presa in giro».
Francesco Baldantoni
Il segretario de “La città di tutti” Francesco Baldantoni replica: «Secondo alcuni esponenti politici maceratesi nel suo programma non potrebbe proporre progetti volti ad incentivare la mobilità ciclabile e sostenibile. Perché? Due le motivazioni addotte: in passato non l’ha fatto; non è solito andare in ufficio pedalando. Ecco, alla nostra lista non piace affatto questo tipo di presa di posizione: si possono e si devono proporre progetti volti alla mobilità ciclabile e, anche, alla differenziazione e alla rivisitazione della mobilità cittadina. Proprio per consentire a tutti, qualsiasi sia il mezzo di trasporto scelto, di muoversi in totale sicurezza. Nel 2015, l’attuale amministrazione ha vinto il confronto con le altre forze politiche sulla base delle proposte programmatiche, non sulla base di quello che da quelle stesse proposte programmatiche non era all’epoca contemplato. In soldoni: se nel programma del 2015 non c’erano indirizzi volti a lavorare su questo tema, non vedo perché non possa invece oggi diventare un punto programmatico della coalizione che appoggia il candidato sindaco Narciso Ricotta. Di più: nei fatti questa sensibilità non nasce solo oggi, alle porte delle elezioni. In questi anni l’amministrazione uscente ha sempre sostenuto l’associazione “Ciclo style” del candidato di Strada Comune, concedendo all’associazione stessa una sede a fronte di un contributo per le spese. Molto più comprensibili sarebbero eventuali critiche su proposte promesse ai cittadini ma non realizzate. Ma l’attuale disappunto sulla mancanza di prese di posizione sul tema in passato mi sembra decisamente fuori luogo, proprio perché il tema non era contemplato dal programma».
Narciso Ricotta in bici
L’impegno della civica è di «fare proposte in questo senso e riteniamo più che opportuna la sensibilità che la coalizione esprime rispetto ad una mobilità che, in tutte le sue forme, sia attuale, adeguata alle esigenze di Macerata e di chi la vive nel quotidiano e vuole continuarlo a fare in sicurezza. È propria quest’ultima, infatti, il punto focale del discorso: a nostro avviso, solamente creando percorsi sicuri si può incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi alle auto. Detto ciò, invitiamo “Strada Comune” e il suo candidato sindaco a non abbandonarsi a critiche “di facile accesso” e a riflettere, piuttosto, sul fatto che “comune”, appunto, dovrebbe essere la volontà di non fare amministrare Macerata da un sindaco leghista, nominato grazie ad una telefonata. Del resto, il contesto “comune” è ancora quello dell’area del centrosinistra cittadino, nel quale forze civiche da anni hanno dato prova di riuscire tranquillamente a dialogare».
Udc con Parcaroli «per uno slancio diverso Macerata ha bisogno di modernità»
«Le bici di Ricotta? Una presa in giro» Affondo di Strada comune e M5s
Il solito caro vecchio centrodestra, che si nasconde dietro una nuova immagine patinata per nascondere la mancanza di contenuti, credibilità e affidabilità. Nulla di nuovo, sono anni che fanno così (Pistarelli docet) e quest’anno, più che mai, provano a prendere per sciocchi i maceratesi candidando una persona per una mera questione di immagine, che, oltre a non avere tempo e voglia da dedicare al Comune di Macerata (così come ha più volte dichiarato), nasconde dietro di lui i soliti volti noti della destra maceratese. Solo chi non vuol vedere può far finta di nulla.
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Più contestano qualcosa al candidato Parcaroli e più dimostrano che Parcaroli fa stringere le natiche a chi aveva la vittortia in tasca con il Centrodestra disunito. PD e consoci sono come l’asino quando dice “recchiò” ad un altro. Poi i Renziani – un 40 per cento di aria fritta, che scodella un pasto da 2 per cento – si permettono di criticare l’UDC. A me fa piacere vedere quella “croce” nel simbolo riprendersi una posizione storica, che non poteva essere con i “senza dio” della Sinistra. Mi fa specie vedere i “cattolici” sostenere un partito, che – nei fatti – è antidemocratico e anticattolico, con l’ultima dimostrazione della legge di Zan-Scalfarotto che vorrebbe chiudere sui “contronatura” perfino la bocca a San Paolo. Spero che qualcuno, a cominciare da Parcaroli, propongano iniziative a favore della famiglia formata da un padre e una madre, non da due padri che devono affittare uteri in India, per poi, non appena partorito, si portano via il neonato prodotto da uno spermatozoo frullato dai due sperma… Manco alle gatte si toglie il gattino neonato prima dei due mesi. Per come si comportano questi “cattolici”, che tacciono di fronte alle azioni antricristiane per amor di partito e di poltrona, di fronte a queste azioni che gridano vendetta dinnanzi al trono di Dio? Sarebbe da impedire loro di accere ai Sacramenti, dato che sono dei rinneganti i principi non negoziabili della Chiesa cattolica.. Per cui, vorrei dire a Salvini di ricomimciare ad esibire nei comizi crocefissi e rosari, che fanno diventare psicotici quelli del PD e consoci, preti di Sinistra compresi.
Quando poi si riempiono la bocca di antisovranismo, dimostrano di essere Italiani privi di attributi. Io a casa mia sono un sovranista e non permetto a nessuno, pure europeo, di farmi la pelle, a casa mia. E sono pure populista, perchè voglio una politica per il popolo, tradito invece da un PD, che non è l’erede del PCI di Berlinguer. E’ solo un ectoplasna dei poteri forti finanziari.
Il Centro di una volta faceva scelte di campo, a prescindere dai sondaggi. L’UDC oggi è come una banderuola al vento, come gli ignavi descritti da Dante. Onore a Tacconi e Pettinari che non si prestano a questo giochino.
@ Rapanelli
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Sono contento (per te) che sembreresti aver trovato (o ritrovato) la fede.
Ma la fede, con l’Udc poco c’entra.
Qui è una cosa assai più terrena, quasi terra terra.
Loro sono sempre stati per la politica dei 2 forni (Franzia o Spagna…) e continuano a farla oggi, e la rifaranno anche domani e la prossima settimana o alla prossima elezione…