Il manifesto apparso il via Indipendenza
di Luca Patrassi
“Siamo plurali” assicura Narciso Ricotta sui manifesti 6×3 in corso di affissione a Macerata, il primo dei quali è comparso in via Indipendenza. E’ lo slogan che campeggia a margine di una foto di gruppo di esponenti del centrosinistra: ulteriore slogan esplicativo è “centrosinistra Unito per Ricotta Sindaco”. Bene, c’è già chi ha passato al setaccio la foto e le riflessioni sono almeno un paio. Nella foto appaiono in tanti, una quarantina di esponenti del centrosinistra.
La prima annotazione: nella foto non c’è il sindaco Romano Carancini, forse Ricotta lo ritiene un “primo cittadino singolare” non adatto al suo “siamo plurali”. Seconda annotazione: stavolta di monito al centrodestra. Il “gruppo dei 40” veste abiti invernali e questo conferma che Ricotta è partito da parecchi mesi con la campagna elettorale.
Sandro Parcaroli e Andrea Marchiori
Quanto al centrodestra prosegue lo stallo sulla scelta del candidato sindaco: l’imprenditore Sandro Parcaroli non ha sciolto la riserva tra Comune e Regione, l’avvocato Andrea Marchiori attende per capire se sarà o meno della partita. Tutti bloccati negli spogliatoi in attesa delle comunicazioni del mister, il commissario della Lega Riccardo Marchetti che dovrà dire chi intende far scendere in campo con i gradi di capitano. Decisione difficile, la squadra è zeppa di “senatori”, quelli insomma che possono far affiorare tensioni già nello spogliatoio e magari non scendono neanche in campo. Dunque Lega al lavoro ancora per qualche giorno, il fine settimana è il termine indicato per la definizione della questione legata al candidato sindaco. Poi sarà da verificare la posizione degli alleati e dei “senatori”. Quanto alle regionali oggi si dovrebbe chiudere la serie di assemblee dei circoli del Pd: oltre ai nomi di Stefano Di Pietro, Romano Carancini, Leonardo Catena, Giovanna Salvucci e Loredana Riccio in alcuni circoli è uscito anche quello del direttore dell’Av3 Alessandro Maccioni.
Riccardo Sacchi
Intanto il capogruppo di Forza Italia Riccardo Sacchi va all’attacco sul fronte del nuovo ospedale: «Un film già visto quello che ora la giunta ripropone per la regia del sindaco Carancini e del candidato alla successione Ricotta, con il Pd a fare le varie parti in commedia. Come accaduto per il flop delle piscine, con una telenovela che dura da 15 anni, ora i maceratesi si “godono” la farsa del nuovo ospedale che non vedrà mai la luce. Ancora una volta il Pd utilizza il completamento di un iter amministrativo come paravento, ben sapendo che l’opera cui l’iter si riferisce non verrà realizzata. Stavolta più che mai sono chiare colpe e responsabilità politiche dell’ennesimo smacco ai maceratesi».
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X forza che non c’e’ sulla foto xche’ e’ stato escluso x le sue cavole durante i 12 anni del suo mandato.
Importante non è ciò che si è, ma ciò che si fa. E poi gli slogan lasciano sempre il tempo che trovano. Nella politica il Nirvana, quello a destra e quello a sinistra la fa da padrone. Amen.
Assente per segnare la discontinuità (più immaginaria che reale, visto che l’amico Ricotta è pilastro fondamentale di questa maggioranza) oppure assente perché è una foto tra amici e chi (al momento, ma poi domani chissà che non cambi di nuovo) non è amico non è presente???
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Nella destra centro, da anni, eletroencefalogramma piatto…
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Degli altri piccoli indiani non perviene alcuna notizia, se non uscite folcloristiche per avere visibilità senza nulla da dire..
Ritengo importante questa discontinuità per affermare un nuovo stile di essere sindaco. Finora Narciso Ricotta sta dimostrando una disponibilità nell’ascolto dei cittadini che l’attuale sindaco a mio modesto avviso non ha mai dimostrato. Questo è un segno forte di discontinuità perché abbiamo bisogno finalmente di un interlocutore a cui tutti cittadini possano rivolgersi per risolvere i propri bisogni per una città a misura d’uomo. Sono le persone che fanno la differenza, spesso molto di più dei partiti.
Per il signor Meschini. Il sindaco non è l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico). Il sindaco deve amministrare la città.
Mica stupido il buon Narciso! Carancini è il peggior sindaco di Macerata dal dopoguerra in poi, e quindi Ricotta meno se lo tiene vicino e meglio è per lui.
Addirittura, se potesse – poichè sa che elettoralmente gli porterebbe bene – Narciso ne direbbe di cotte e di crude sul mitico Romano, ma per vincere ha bisogno (oltre che dell’assenza della controparte) anche dei voti che a Macerata il sindaco uscente può muovere. Allora tutti zitti e in marcia, però se nella foto Carancini non c’è per Narciso è cosa buona e giusta.
E’ un po’ come il Mangialardi alle regionali, che, vergognandosi del suo partito, cancella il simbolo del PD da tutti i manifesti della sua campagna elettorale.
Non c’è neanche un africano, neanche un asiatico e le donne sono in netta minoranza. Ma scherziamo? Che sinistra è questa?
Tutti sul carro del “vincitore”?
Se non sarà vincitore saranno pronti tutti a giubilarlo e la ricotta andrà a male presto.
Ipocrisia sovrana!Tutti sanno che Carancini c’è stato per due mandati e chi era con lui e cosa hanno avallato o meno.Quindi i Cittadini voteranno sapendo della continuità anche se non compare o non comparirà più.Il problema come al solito sarà per chi vuole il cambiamento visto che a destra regna il caos più totale senza programmi e con candidati di opportunità!