«Le bici di Ricotta? Una presa in giro»
Affondo di Strada comune e M5s

MACERATA 2020 - I due candidati Alberto Cicarè e Roberto Cherubini attaccano il competiror di centrosinistra dopo la presentazione del progetto di bike sharing

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Narciso Ricotta in bici elettrica

 

Ricotta in bici? Una presa in giro. L’ultima uscita pubblica del candidato sindaco del centrosinistra, la presentazione del progetto di bike sharing in piazza Mazzini, non è piaciuta in particolare a due suoi competitori: Alberto Cicarè di Strada in Comune e Roberto Cherubini del M5S. 

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Alberto Cicarè, candidato sindaco della civica Strada Comune

«Sono anni che uso la bici per andare al lavoro, per passeggiare e per viaggiare e da sempre mi batto per diffondere la cultura della mobilità sostenibile in una città difficile sotto questo punto di vista come Macerata – attacca Cicarè – Ieri Ricotta si è esibito in sella a una bici elettrica e ha presentato il progetto di un bike sharing da centomila euro: molte persone mi hanno detto “ti sta copiando”.  In realtà Ricotta ci sta prendendo in giro. Non mi dilungherò sulla fumosità della proposta, che sembra avere tutte le caratteristiche dello specchietto per le allodole e che nella fantasia del candidato del centrosinistra è già stato affidata a una ditta, senza uno straccio di progetto o di gara, con bici che verrebbero rubate o vandalizzate dopo un paio di giorni. Vorrei invece soffermarmi sulla credibilità politica di chi avanza certe proposte. In questi ultimi cinque anni niente è stato fatto non solo per chi va o vorrebbe andare in bici, ma in generale per chi non si muove su quattro ruote. Ricotta si è fatto un giretto in una tranquilla mattina di luglio tra Piazza Mazzini e Piazza della Libertà ma dovrebbe provare a pedalare nel periodo scolastico alle 7.30 davanti al Monumento ai Caduti, o la sera alle 18 in quella giostra di auto che è Sforzacosta. Può anche prendersi il gusto di vedere gli effetti della sua notoria attenzione per la sicurezza dei pedoni attraversando la strada in via Roma, o in via dei Velini. Potrebbe anche pensare a come gestire, visto che è ancora la sua giunta a doverlo fare, il traffico che verrà generato a partire da settembre dalla riapertura delle scuole e degli uffici e dal ritorno degli studenti universitari. Se i mezzi pubblici saranno ancora a mezzo servizio, sarà un problema da affrontare con attenzione, ma probabilmente il piano c’è già: tirare a campare. C’è la propaganda, e poi c’è la credibilità delle persone e delle proposte politiche. Noi non ci inventiamo all’improvviso difensori dell’ambiente, come fa Ricotta, perché lo pratichiamo tutti i giorni e sappiamo come realizzare le cose che diciamo; noi non chiediamo una delega in bianco alla città, come sembra fare invece Parcaroli, perché le nostre idee sono concrete e scritte da tempo. La nostra è una proposta di speranza e di cambiamento vero per la città, è ora di cambiare aria».

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Roberto Cherubini

Anche Cherubini, parla in pratica di fumo negli occhi.  «Curiosa questa attenzione verso la sostenibilità ambientale da parte di chi getta in città milioni di metri cubi di cemento da almeno 20 anni – rincara la dose il candidato del M5S – Narciso Ricotta va in bici, Narciso Ricotta fa Yoga, tutto encomiabile se non fosse una presa in giro. Macerata ha con lui, lì da tempo immemorabile, puntato ad altro disattendendo tra l’altro inviti sostenibili della sua stessa maggioranza. A stalli per bici proposti da anni o anche ai monopattini elettrici, oggi uniformati alle bici, sono state preferite speculazioni edilizie che hanno lasciato ferite aperte in città: Valleverde, Via Trento, Piazza Pizzarello. Una serie di non luoghi in una città stupenda. Oggi va di moda la sostenibilità e prendiamo le bici in campagna elettorale, per poi tornare al Suv parcheggiato nei pressi degli uffici comunali appena eletti. Si gioca sulla memoria corta dei votanti, ma si gioca in maniera sporca. Stalli per bici e mezzi per la mobilità sostenibile richiedono investimenti banali rispetto per esempio ai 400 mila euro spesi per rovinare il terzo piano del Silos prima destinato al mercato delle erbe (favoloso) ed ora ridotto a fredda sala conferenze (o forse avrà un nome inglese diverso). “La politica che inaugura ma non costruisce” queste le parole di un filosofo locale riferite a chi ci governa ora. Non vi è stata e non vi sarà la volontà politica di fare queste cose se il centrosinistra vincesse, semplicemente perché ha altre priorità ed illude i suoi possibili elettori con ciò che desiderano da decenni. Un solo piccolo paragone – conclude Cherubini – Roma, che nonostante la comunicazione contro sta vivendo una rinascita morale e sostenibile, in soli 3 anni ha messo migliaia di stalli per bici elettriche, ha messo migliaia di monopattini elettrici e scooter elettrici in noleggio. In città girano piccoli bus elettrici che proposi in città 3 anni fa. Ogni angolo della città è vissuto da giovani che si spostano con questi mezzi ecologici e Roma è immensa, Macerata è un città piccola e non riesce a rispondere da tanto tempo alle esigenze di chi la vuole sostenibile. Se le persone scegliessero per ciò che si fa nella vita e non per ciò che si racconta il Paese cambierebbe».

 

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