di Luca Patrassi
Il commissario regionale della Lega Riccardo Marchetti replica a Ricotta sul fronte degli “ultimi arrivati in politica”. «Ricotta dice di non temere i parvenus della politica perché l’ha frequentata al fianco di grandi politici da quando era ragazzino. Allora perché contro Parcaroli, candidato sindaco della Lega sostenuto dal centrodestra, Ricotta ricorre a confronti dal tono infantile degno più di gare tra ragazzini con i pantaloncini calati che di quella Politica con la P maiuscola di cui si autonomina erede? È chiaro che teme e molto l’avversario Parcaroli, altrimenti non avrebbe dimenticato una regola base dei gattopardi della Dc: mai personalizzare lo scontro per rimediare alla mancanza di argomenti concreti. Purtroppo per Ricotta di concreto c’è solo che Macerata è una città gloriosa in decadenza per colpa di amministratori che vivacchiano sugli allori di ieri anziché progettare il domani. I maceratesi hanno le tasche piene dei disastri amministrativi di ex reclute e riservisti poltronari che l’hanno ridotta da capoluogo a cenerentola di provincia, da isola felice a centrale di spaccio».
Ed a proposito di ex Dc a tessere la tela centrista, verso destra, c’è anche Massimo Pizzichini, l’Udc il suo partito di riferimento ,che osserva: «Siamo a fianco dei Parcaroli perché contiamo che venga rispettato il programma elettorale, non come è avvenuto con il precedente sindaco, che sulla mutualità di vicinato ha fatto orecchie da mercante. Non parlo solo di controllo del territorio. Dobbiamo essere vicini alle nuove indigenze che sfuggono anche ai servizi sociali, sia con piccole aggregazioni volontarie condominiali e di vicinato, sia facendo partecipare associazionismo e parrocchie, un lavoro costante che deve far riferimento, questo sì, alle autorità competenti. Non c’è una emergenza, come nel periodo tristemente noto di inizio 2018 con fatti di Pamela e Traini, solo per la caparbietà del questore Pignataro la situazione non è degenerata, visto che il Pd sulla sicurezza non ha soluzioni. Anche ultimamente l’amministrazione Carancini poteva evitare di effettuare interventi a favore del GUS, perché il limite di questi progetti SPRAR o simili, è che alla fine del percorso di due o tre anni non tutti gli extracomunitari si integrano e vagano per la città».
Il confronto a distanza tra Parcaroli e Ricotta prosegue sui temi del commercio. Oggi Narciso Ricotta ha affrontato il nodo di corso Cavour con una diretta facebook dal bar Cavour con Ulderico Orazi mentre Sandro Parcaroli sta facendo una sorta di porta a porta dei negozi della città per incontrare gli operatori. Ricotta ha annunciato alcuni progetti per l’area di corso Cavour: dalla viabilità – con una rotatoria in piazza della Vittoria che preveda la possibilità per chi viene da via Roma di scendere lungo via dei velini e via Valenti e con una trasformazione di piazza Garibaldi – ai parcheggi, con la realizzazione di 80 posti auto in piazza Pizzarello ed altri cento nel caso di accordo sulla questione della Nuova Via Trento. Oltre ad una serie di eventi che possa esaltare il volto commerciale del corso.
Quanto a Parcaroli ha affidato a un post su Fb il suo pensiero: « Rilanciare le attività commerciali della città è un primo e importante passo verso la rinascita. Ho ascoltato dalla voce di ciascun esercente il percorso fatto per arrivare fin qui, nonostante gli ostacoli di una politica miope che, negli ultimi 20 anni, li ha abbandonati a se stessi. Ma come fai, se sei un amministratore cittadino, a non allarmarti del fatto che tante (troppe) attività chiudono? E non è che puoi sempre dare la colpa alla crisi! Perché la storia è costellata di momenti difficili ed è proprio in questi momenti che la politica deve fare scelte a sostegno di chi lavora. Sono toccato profondamente dalla dignità di questi piccoli imprenditori, laboriosi, tenaci, resilienti. Mi vedranno sempre al loro fianco, comunque andrà. Comprendo ogni loro difficoltà quotidiana, ma soprattutto la paura con la quale alzano ogni giorno la saracinesca, vedendo che a tanto impegno non corrisponde il rispetto di una politica capace di creare le condizioni atte a sviluppare l’economia della loro città.
A Macerata, in questi 20 anni, i commercianti sono stati degli eroi. Mi auguro di avere, dopo il 20 e 21 settembre (giorni delle elezioni comunali), il mandato dei maceratesi a governare la città secondo logiche di sviluppo e crescita. A cosa servono le biciclette elettriche se i negozi chiudono e nessuno viene più in città? Lo dico perché sento parlare di progetti inaugurati di recente con i soldi dei contribuenti ma mai di un gesto concreto verso chi, in questa città, lavora e dà lavoro. Nei prossimi giorni tornerò in corso Cairoli per completare il giro, poi mi sposterò in corso Cavour. Voglio ascoltare e raccogliere i punti di vista di tutti».
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Negli ultimi anni si è mosso nella Alta Valle del Tevere, ha fatto politica a Fologno e Perigia e, da buon maceratese autentico, legato da sempre alla città, viene e parla di Macerata e dei problemi.
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Ci parla di Macerata come se ci avesse sempre vissuto…
Finalmente un maceratese doc, che parla della sua città.
Un maceratese purosangue di Magerata Granne!!
Finalmente un commissario della lega (non catapultato a casaccio) che conosce benissimo i problemi della “sua” città.
Città che conosce palmo a palmo, città che lo ha visto crescere tra i vicoli.
Città dove ha fatto l’Università.
Insomma uno preparato che ama e vive la sua città…
Cavolo, finalmente un leghista che sa di cosa stiamo parlando!!!!
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Come dite?
No, scusate, come dite?????
Non ha studiato a Macerata???
il Tevere non si trova vicino a Macerata????
E anche Foligno e Perugia non sono frazioni di Macerata???
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Insomma uno che è stato paracadutato da fuori???
Noooooooooooo!!!!!
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Quindi un altro estraneo al tessuto cittadino, senza alcuna radice con la città, che sale in cattedra e ci da lezioni??
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Si va bene, oggi le comiche…
Caro Gianfranco Cerasi, noi ci conosciamo da tempo. All’epoca in cui militavamo attivamente nei due partiti della Sinistra potevamo anche cazzeggiare, poichè si andava a gonfie vele, dato che c’erano i soldi. Potevamo disquisire su tutto. Ricordi quando le amministrazioni di Sinistra volevano fare l’intervalliva passando sotto le Fosse? Fu un fallimento totale, costato alla collettività tampo e denaro. Noi Verdi proponevamo fin da allora il percorso sotto il monumento, di cui si parlava da tempo, che lo fece infine chi aveva governato fin da allora, perdendo 15 anni.
Adesso Macerata ha avuto Oseghale e Pamela. Perdendo la faccia a livello mondiale. Certe cose avvengono perchè ce le siamo meritate. Ossia non avvengono a caso.
E’ necessario – secondo te – che per risolvere i problemi di Macerata sia un maceratese doc, pure se è una tacchia? Il candidato Ricotta non stava in Tibet a cercare il Nirvana. Era a Macerata insieme al sindaco uscente. Su cui ci sputano oggi in parecchi del suo partito. Quindi l’avvocato Ricotta è corresponsabile della situazione in cui è Macerata oggi.
Di Parcaroli si sa molto poco. Si sa che è un impreditore di succeesso, che ogni tanto allargava i cordoni della sua borsa per finanziare iniziative cittadine. Io non sono un elettore a Macerata. Ma è indubbio che voterei il candidato Parcaroli.
Perchè – dimmi – tu chi voteresti come candidato vincente? Una minestra amministrativa riscaldata, già mangiata dai Maceratesi, con il sindaco uscente, oppure un volto nuovo, di cui non si sa come si comporterà, ma che potrebbe facilmente fare maglio di chi lo ha preceduto?
Credo che il problema dei commercianti sia un problema di carattere nazionale e non locale: riduzione dei costi di avviamento e di gestione e semplificazione delle procedure amministrative.
Ma infatti non è colpa della crisi o della politica,è una questione di domanda e offerta.A Macerata hanno poco da offrire,ma di certo non sono il soggetto giusto per darle indicazioni,lei caro Steve dovrebbe sapere benissimo che un conto è portare la Gente in Centro un altro farli spendere.
@ Rapanelli
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A tempo debito non avrò difficoltà a dire come voterò per le comunali, sempre se indicherò qualcuno…