L’incontro di questa mattina all’azienda Borgani (al centro Adolfo Guzzini e Massimiliano Fraticelli)
di Luca Patrassi
«Gli riconosco coerenza e capacità, ho lavorato con lui in Confindustria, lo conosco da 20 anni, dai tempi in cui era alla Ferrari, è la persona giusta per dare fiducia e prospettiva al Paese»: parole di Adolfo Guzzini, presente questa mattina al debutto maceratese di “Azione”, il nuovo movimento politico fondato da Carlo Calenda.
Carlo Calenda durante un incontro dell’anno scorso a Macerata organizzato dal sindaco Romano Carancini
Se Guzzini, “di antiche radici democristiane” come si presenta all’anagrafe politica, “firma” con la propria presenza il sostegno a Calenda, la location scelta per la presentazione suggerisce che in “Azione” forte è anche il richiamo al mondo del lavoro e a quello dell’impresa in particolare. Macerata, via Ancona, la targa già all’ingresso dice che sei in un luogo ricco di storia: “Orfeo Borgani 1872”. Ad aprire le porte è Orfeo Borgani, che non è evidentemente lo stesso che lo faceva nel lontano 1872, ma il discendente di una storia imprenditoriale di successo, iniziata da Augusto Borgani, che avanza in famiglia da diverse generazioni. Produzione di strumenti musicali, sax nel particolare, esportati in tutto il mondo. Ad aprire i lavori politici è Massimiliano Fraticelli, avvocato, già protagonista anni fa di una iniziativa politica civica a più voci (“Diapason”, partita in crescendo, ma arrivata al ballottaggio Pistarelli-Carancini con l’unico spartito letto da alcuni verso destra e da altri verso sinistra). In sala una trentina di presenti, espressione di varie realtà sociali e produttive.
Tra gli altri c’erano gli imprenditori Adolfo Guzzini, Gianni Marconi e Marco Cingolani, il direttore dell’Ircer Francesco Prioglio, l’avvocato e scrittore Francesco Gradozzi, l’avvocatessa Valeria Attili e il commercialista Pierandrea Farroni. La presenza del cofondatore di Macerata Rinnova Marco Sigona (“siamo amici” ha subito sottolineato il dermatologo riferendosi a Fraticelli) lascia intuire quale potrebbe essere la collocazione del gruppo.
Orfeo Borgani tra Adolfo Guzzini e Massimiliano Fraticelli durante la presentazione di oggi
Quanto agli schemi di azione, Fraticelli invita a non declinare la politica attuale con vecchie categorie, «i concetti di destra e di sinistra sono superati, contrapposizioni senza senso. Penso ci vogliano meno Bella Ciao e Faccetta Nera e più mammografie. Quanto al perché della scelta per Calenda, è dettata dalla sua competenza, dalla serietà e dal nuovo modo di fare politica, con concretezza. Se vogliamo migliorare il Paese dobbiamo ripartire da noi, ritengo sia giusto impegnarsi e creare qualcosa per il futuro».
Destra e sinistra sono superate, ma Fraticelli un accenno alle prossime elezioni comunque lo fa: «Non ci piace la guerra per bande cui si assiste nel Pd per la lista delle regionali, d’altro canto non pensiamo nemmeno sia credibile l’operazione di candidare a sindaco Parcaroli a un mese dalle elezioni». A sentire le cifre, il movimento di Calenda nelle Marche viaggia sui mille aderenti. Il referente regionale è il dorico di Ancona Tommaso Fagioli che osserva: «Abbiamo passione e professionalità, viviamo del nostro lavoro e non di politica, vogliamo che si torni a studiare nel mondo quello che era il modello marchigiano di sviluppo legato alle piccole imprese. Stiamo ricevendo tante adesioni, ad iniziare dal sindaco di Montegranaro».
Quanto alle prossime elezioni il coordinatore provinciale Fraticelli ha detto che “Azione” non si presenterà, troppo poco il tempo a disposizione per promuovere liste. Annunciato l’arrivo di Carlo Calenda nel capoluogo il prossimo 28 luglio, l’orario c’è (alle 21) ma non ancora la sede. Infine l’appello al sostegno economico lanciato da Adolfo Guzzini: «Bisogna essere trasparenti, la politica ha un costo e Azione va sostenuta in maniera trasparente con il contributo di tutti, magari partendo anche dal cinque per mille con la dichiarazione dei redditi». Se il cinque per mille inizia da Guzzini, la partenza di Azione è buona anche sotto il profilo economico.
L’avvocato Massimiliano Fraticelli è il coordinatore provinciale di Azione
Adolfo Guzzini l’altro ieri sera all’inaugurazione della nuova illuminazione di piazza della Libertà, a cui ha contribuito
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calenda "fallisco ma son contento "
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Cambiano la casacca ma sono sempre gli stessi attori, tutti amici, che passano con leggerezza e senza arrossire da uno schieramento all’altro. Chi si è sempre dichiarato di destra, oggi si scopre vicino a Calenda, che proviene dal PD, e per autogiustificarsi proclama che destra e sinistra non esistono più, ma chiama alla presentazione del movimento chi è apertamente schierato con chi si definisce sinistra.
Il male della politica maceratese è forse proprio questo, un “club” amicale che vuole interpretare tutte le parti e gradirebbe non lasciare spazio a qualcuno di nuovo che potrebbe cambiare veramente le cose. Proprio per questo, pur proclamando di non volersi schierare alle prossime amministrative, hanno pensato bene di attaccare uno solo dei candidati a sindaco, guarda caso proprio quello estraneo alla eterna consorteria.
Concludo, celiando e senza offesa per gli interessati che conosco e stimo umanamente e professionalmente, che al momento più che un movimento politico, mi sembra uno studio legale associato 🙂
ma Adolfo Guzzini non è l’iprenditore che ha preso 240.000 euro di fondi europei (fonte tg3 regionale del 9 luglio 2020), per cambiare le lampadine in piazza a Macerata? Ma come grande amico di Carancini e Ricotta ed adesso va con Calenda ?!!? Io sinceramente non ci capisco più nulla….l’unica notizia che è importante per cronache maceratesi sembra sia che la piazza è illuminata meglio!!
Al di là della collocazione locale di “Azione”, a Calenda va riconosciuta una notevole coerenza nel momento in cui, un anno fa, è uscito dal PD.
Come si ricorderà, in quell’epoca il PD era ormai pronto, dopo anni di feroci e reciproci insulti con il M5S e solenni prese di posizione della direzione nazionale piddina ed anche dello stesso Zingaretti circa l’esclusione di ogni e qualsiasi alleanza con i grillini, ad allearsi con i 5S grazie alla “mossa del cvavallo” di Renzi, che mi sembra non abbia portato bene a nessuno, nemmeno a Renzi stesso.
Calenda è uno dei pochi che stimo.
Ciò che a me in questa fase sembra assolutamente indispensabile per evitare uno scannatoio sociale è l’attitudine al dialogo,al confronto,aperto,leale,concreto sulle difficilissime soluzioni dei nostri problemi economici che hanno avuto il colpo di grazia dalla pandemia.Possiamo salvarci solo grazie ad uno sforzo comune che trova e dovrebbe trovare la sua base dialettica proprio nelle impostazioni di sinistra e di destra,esclusion fatta di quelle antidemocratiche.Questa crisi senza precedenti potrebbe essere per l’Italia l’occasione per entrare nella modernità,nella maturità politica.
Enfant prodige…
Violante Guidotti e Carlo Calenda si sono innamorati all’età di 18 anni, e la loro è una storia d’amore che sa di favola. La coppia, che è sempre apparsa innamoratissima e affiatata, ha avuto tre figli. Carlo, poi, ha un’altra figlia, Tay, nata quando lui aveva solo 16 anni: la mamma della ragazza è la segretaria del compagno della madre di Carlo.
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