Narciso Ricotta, assessore ai lavori pubblici, è il candidato sindaco del centrosinistra dopo la vittoria alle primarie dello scorso febbraio
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Narciso Ricotta presenta programmi e liste: la coalizione di centrosinistra entra nel vivo della campagna elettorale ed inizia inaugurando la sede operativa all’inizio di Corso Cairoli, versante Sferisterio. «Una sede aperta – ha detto Ricotta – per ospitare le iniziative ed ascoltare i cittadini». Poi il candidato sindaco Narciso Ricotta ha dato fondo a tutto il suo repertorio citando anche l’impossibile nel programma di legislatura, che anche lui pensa di svolgere in dieci anni con la benevolenza eventuale del centrodestra. C’è veramente di tutto nel discorso di presentazione di Ricotta, quasi un discorso “urbi et orbi”, tale è stata la varietà e l’estrosità dei temi trattati. Pur non avendo fatto l’assessore alle piccole cose, ma ai lavori pubblici, Ricotta è partito analizzando i bisogni della città e la situazione.
«Veniamo da dieci anni di buona amministrazione per i quali dobbiamo dire grazie a Romano» ha osservato subito Ricotta, ripetendo il concetto appena arrivato in sala il primo cittadino. “Benvenuto Romano” ha detto Ricotta, poi un attimo di silenzio, “un applauso” ha sollecitato Ricotta visto che la platea non aveva colto al volo l’invito. «La città ha un’elevata qualità della vita, è stata amministrata bene, è ai vertici di tutte le statistiche nazionali che escono ogni anno a cura degli istituti specializzati. L’accordo per il candidato sindaco del centrosinistra nasce a Macerata per volontà dei maceratesi, a me non ha telefonato nessuno da Roma o da Ancona, nessuna investitura. Quello che posso dire è che saremo da subito al lavoro alla ricerca di finanziamenti europei per realizzare i nostri obiettivi. Per le scelte strategiche – ha proseguito Ricotta – ci metteremo in relazione con l’Università, con la Curia, con la Fondazione, con l’Accademia e con tutte le istituzioni. Il capoluogo deve avere un ruolo di cerniera tra l’entroterra e la costa, ma la nostra priorità sono le persone. L’obiettivo è una città sicura che si prende cura di chi è in difficoltà, che garantisce sicurezza sociale, che offre incentivi alla natalità, realizza percorsi sicuri per i disabili, potenzia le scuole, collabora con Unimc che anche quest’anno ha superato i diecimila iscritti e ne siamo contenti impegnandoci a creare le migliori condizioni per l’accoglienza degli studenti».
Ricotta riprende anche il progetto di creare un fondo per l’utilizzo dei grandi contenitori pubblici e privati finora inutilizzati, dall’ex sede di Bankitalia all’ex Catasto. Obiettivo la realizzazione di strutture ricettive di lusso da dare in gestione ai privati. Poi il candidato sindaco apre la partita delle celebrazioni ricordando che nei prossimi anni ci saranno occasioni per ricordare grandi personaggi e movimenti artistici, da padre Matteo Ricci ai protagonisti del Primo Futurismo. Poi Dante Ferretti, Jimmy Fontana e l’impegno di istituire un premio per sottolineare l’opera dello scrittore maceratese Remo Pagnanelli. In un programma ad ampio spettro non poteva mancare anche il parcheggio di Rampa Zara, che oramai dovrebbe essere arrivato al cinquantenario dalla prima entrata in scena: «valuteremo la necessità del parcheggio di Rampa Zara» ha detto Ricotta. Che, nel frangente, è stato più avveduto del primo Carancini che alla vigilia delle elezioni disse che avrebbe realizzato la struttura. Poi ha comprato dai privati il parcheggio sul lato opposto. Ma questa è un’altra storia. Ricotta, lato riqualificazione urbana. «Ogni quartiere deve essere dotato dei servizi essenziali e tra questi ci deve essere un’area verde. Poi dobbiamo incentivare la riqualificazione urbanistica, basta con il consumo del territorio».
Nel primo discorso alla coalizione di Narciso Ricotta non potevano certo mancare le strade: «penso alla realizzazione di bretelle alla Pace e a Sforzacosta, per evitare l’attraversamento dei quartieri. Sono in arrivo la stazione a Vallebona e l’elettrificazione della linea ferroviaria, stanno per iniziare i lavori a Villa Potenza per il Centro fiere e si farà il nuovo ospedale a Sforzacosta, penso al rilancio della zona industriale di Valleverde in accordo con Corridonia». Poi si sono passati il microfono, qualcuno ha per la verità cercato di trattenerlo, i sette rappresentanti delle varie liste che sosterranno Ricotta, due di partito e cinque civiche. Sono intervenuti Marco Sigona per Macerata Rinnova, Stefano Di Pietro per il Pd, Mirko Ortensi per Macerata Insieme, Francesco Baldantoni per “La città di tutti”, Romeo Renis per “La nostra città”, Pierpaolo Tartabini per Macerata Sinistra bene Comune ed Antonello De Lucia per Italia Viva.
Infine ha preso la parola il sindaco Romano Carancini che ha invitato a sostenere Ricotta: «Oggi per me è un giorno felice, è un piacere vedere un assessore che si candida sindaco. Nel centrosinistra i percorsi di formazione sono lunghi e di condivisione, ma costruiscono classe dirigente». Una dichiarazione d’amore, quella di Carancini per Ricotta, ma il candidato sindaco non contraccambia, anzi, si mostra prudente. Se chiedi a Ricotta chi vorrebbe poter votare alle regionali del suo partito, lui liquida la spinosa questione con un «il candidato maceratese che sceglierà il partito. “Siamo plurali” è in effetti scritto nei maximanifesti di Ricotta, ma per entrare nella lista delle regionali bisognerà stringersi e forse non basterà. In platea, ad ascoltare la presentazione, tra gli altri il governatore della Regione Luca Ceriscioli (di passaggio, rimasto pochi minuti), l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e l’ex deputata Irene Manzi.
Romeo Renis (al centro), coordinatore di Macerata la nostra città, con Giovanni Scoccianti e Marco Morresi
A sinistra Pierpaolo Tartabini, coordinatore della civica “Macerata bene comune” di cui fa parte l’attuale vice sindaca Stefania Monteverde
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Dieci anni di buon governo, oppure, più realisticamente, dieci anni di disastri caranciniani?
10 anni di buona amministrazione???
Ho letto bene?
10 anni di buona amministrazione?????????
Ha confuso gli anni di RoMao Tze Dong de Macerata con una partita di Monopoli, non ci è altra spiegazione…
Ma quale buon governo? Siete uguali al governo CONTE che ha rovinato tutta L’ITALIA con le vostre pagliacciate.
Qual cor tradisti, qual cor perdesti
Quest’ora orrenda ti manifesti.
Da me fuggire tentasti invano,
Crudel Romano, tu sei con me.
Un nume, un fato di te più forte
Ci vuole uniti in vita e in morte.
Sul rogo istesso che mi divora,
Sotterra ancora sarò con te.
A Macerata si è svolto il Festival delle Barzellette!
Con 10 anni di buon governo non si riparte, ma si prosegue. Qui c’è proprio cattiva coscienza.
Forse con la musica arriva un pollice verde…
https://www.youtube.com/watch?v=onmB8U6J5Dk
E’ PROPRIO VERO CHE, PER ALCUNI PERSONAGGI, LA POLITICA E’ LA FIERA DELL’IPOCRISIA.
Mi basta ricordare un episodio, non recente, che colora in modo indelebile il profilo del candidato Sindaco.
Siamo al primo mandato di Carancini, nella cui prima parte Ricotta attacca spesso e volentieri il Sindaco su questioni pretestuose. Carancini, capito che il suddetto pretende un assessorato, glielo concede. Da allora Ricotta diventa un fedelissimo di Carancini….
“I nuovi Capi hanno le facce serene e le cravatte intonate alla camicia”.Sarà molto dura far saltare il fortino exDC specialmente con le lance spuntate del CDX!
10 anni di buon governo? Cade la menzogna della discontinuità si disvela l’incubo della prosecuzione della peste che ha ammorbato la nostra bella e violata città. È il momento che chi ha cuore il destino della nostra comunità rompa gli indugi e si mobiliti per scongiurare questo incubo. Mi spiace per l’amico Ricotta ma in questo momento rappresenta il tossico che ha avvelenato Macerata
E’ grave trattare i cittadini amministrati come gente che non capisce e non sa condurre valutazioni critiche. Il risultato più scontato è quello di deludere i cittadini stessi e indurli a disertare le urne.
10 anni di buon governo? Ma dove vivono questi qua?
Mi sembra che la sede elettorale sia la stessa usata da Meschini nel 2005..
Corsi e ricorsi storici?
Anche allora la destra centro fece di tutto per perdere, e ci riuscì brillantemente