di Luca Patrassi
Le ragioni del cuore, l’esigenza di utilizzare al meglio una risorsa importante: la partita legata alla scelta del candidato sindaco del centrodestra è arrivata alle battute finale. Tra domani e sabato si chiude, probabilmente in contemporanea con la visita del leader della Lega Matteo Salvini. In campo, da mesi, c’è il candidato sindaco che la Lega, allora guidata dal commissario regionale Paolo Arrigoni, aveva indicato nel consigliere comunale Andrea Marchiori. Con il capitano in pectore non è però uscita dagli spogliatoi la squadra, nessuno tra gli altri partiti e tra le forze civiche finora ha detto di voler scendere in campo con quelle condizioni. Nello stanzino dell’arbitro c’è il nuovo commissario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti che, nella speranza di giocare a ranghi completi e non da soli, tenta di cambiare guida affidandosi ad un altro candidato sindaco. La Lega è ripartita da dove tutto era iniziato, dalla candidatura di Sandro Parcaroli, il patron della Med Store, che però in molti vorrebbero in Regione. L’interessato sembra combattuto tra le ragioni del cuore che gli farebbero scegliere la candidatura a sindaco e quelle dei partiti del centrodestra che vorrebbero impegnarlo in uno scenario più vasto, complesso ed articolato dove magari la visione di un imprenditore di talento sarebbe più utile. Questione di ore per chiudere, in un senso o nell’altro. Se non fosse Parcaroli, la Lega dovrebbe affrontare un altro percorso di consolidamento della coalizione. Su Marchiori non c’è condivisione, alcuni Civici hanno già detto chiaramente che non sarebbero della partita. Ritornerebbe il rito infinito dei veti incrociati e delle riunioni fiume anche se sarà la Lega a indicare il nome del candidato. Ed allora di nuovo si rincorrono i nomi appunto di Marchiori, poi di Anna Menghi, di Maurizio Mosca, di Raffaele delle Fave. Un’ipotesi è anche quella che porta da Riccardo Sacchi anche se appare difficile che la Lega possa rinunciare ad esprimere un proprio candidato a vantaggio di Forza Italia.
Sul fronte delle elezioni regionali i partiti stanno definendo la pratica della formazione delle liste. Stasera si riunisce il circolo del Pd per le indicazioni di Macerata: i nomi che ricorrono sono quelli del sindaco Romano Carancini e del segretario del circolo dem Stefano Di Pietro. Più in generale saranno della partita il consigliere regione Francesco Micucci e il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena. Per i renziani i nomi sono quelli della segretaria provinciale Teresa Lambertucci , dell’ex sindaco di Recanati ed ora portavoce del sindaco di Ancona Francesco Fiordomo e dell’ex rettore Unicam Flavio Corradini. In casa Lega il primo nodo è quello legato alla presenza o meno di Sandro Parcaroli, poi i nomi ricorrenti sono quelli del consigliere uscente Luigi Zura Puntaroni, dell’imprenditrice Barbara Cacciolari, della portorecanatese Emanuela Addario, di Rosella Ruani e di Giovanni Gabrielli. A guidare il sestetto maceratese di Fratelli d’Italia ci sarà Elena Leonardi, poi il civitanovese Pierpaolo Borroni, il treiese Andrea Mozzoni e il tolentinate Francesco Colosi. Con Forza Italia ci sono il coordinatore provinciale Riccardo Sacchi, il civitanovese Corrado Perugini, il presidente del consiglio di Civitanova Claudio Morresi e la tolentinate Alessia Pupo. A sinistra correrà il coordinatore regionale di Articolo 1 Massimo Montesi. La civica regionale di centrosinistra vedrà in corsa il consigliere regionale uscente Sandro Bisonni e l’ex sindaco socialista di Morrovalle Francesco Acquaroli.
Salvini dal sud al nord delle Marche «Pronti a garantire alla regione il governo che merita»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La vita politica è diventata puro spettacolo.
Aveva ragione Marshall McLuan quando, in ‘Gli strumenti del comunicare’, scriveva:
” Una volta che abbiamo consegnato i nostri sensi e i nostri sistemi nervosi alle manipolazioni di coloro che cercano di trarre profitti prendendo in affitto i nostri occhi, le orecchie e i nervi, in realtà non abbiamo più diritti. Cedere occhi, orecchie e nervi a interessi commerciali è come consegnare il linguaggio comune a un’azienda privata o dare in monopolio a una società l’atmosfera terrestre “.
Ricotta e Marchiori. Naturali sfidanti dell’uno e dell’altro partito. Stanno lottando da anni e apertamente per diventare sindaco. Parcaroli? e perché. Fino a qualche mese fa non se ne parlava proprio come sindaco e adesso è già pronto per la Presidenza della Repubblica. Poi mi pare abbia detto che non avrebbe interferito sulla candidatura di Marchiori, quindi punto. Dovrebbe essere. Ma perché tutti da lui? Ha manifestato queste sue aspirazioni? Mi ricordo che diede una visione di Macerata a modo suo? Come tutti i maceratesi fanno. Casomai, se pensa di poter essere utile ad altri e ben più importanti problemi che abbiamo nelle Marche e per forza più importanti visto che riguardano tutti, lo vedo meglio come aspirante consigliere regionale. E’lì che la partita da giocare è enorme ed importante e per buttarcisi dentro che non lo si faccia con quei signori a cui da cinque anni siamo abituati. Facce nuove, e politici seriamente coinvolti. Non è importante chi vinca nelle Marche, siamo troppo messi male per farne una mera questione di immagine. Ci vuole una risposta politica e molto forte, anzi fortissima e senza bisogno di telefonino per farsi sentire dove serve, ma un bel megafono e di quelli che ogni tanto lacerano i timpani con fischi striduli.
Condivido pienamente e totalmente la tesi del Signor Iacobini. In più desidero, ironicamente ( ma fino ad un certo punto), constatare quanto segue: è un vero peccato che molti anni or sono morì il Professor Enzo Corradini, Psichiatra di fama non solo maceratese, un luminare. Se fosse vivo, penso, anzi sono sicuro, avrebbe una “materia” ( la politica) da poter diagnosticare in quale disturbo clinico sia, oggi, traducibile.