di Luca Patrassi
Alessandra Machella è uno dei volti nuovi della politica maceratese che scenderanno in campo alle prossime elezioni comunali. Cantautrice, musicista, autrice. Ora anche candidata alle elezioni comunali.
Perché lo fa e perché con il Pd? «Lo faccio perché fa tutto parte del mio percorso. Ho studiato tanto, viaggiato tanto e vissuto in altre città, voglio portare tutta la mia esperienza nella città che amo e che posso chiamare “casa mia”. Ho molta stima per Ricotta e non avrei potuto scegliere che un partito per cui i Servizi Sociali sono così importanti; del resto, oggi, il welfare locale è la nuova chiave di lettura di questa governance che viviamo».
Laurea in Scienze sociali e prime conferme nello spettacolo a Musicultura. Servizi sociali e musica sono anche due profili importanti della città, in quale si riconosce di più? «E’ difficile dire quale dei due profili rispecchi più me stessa. Ha presente il cartone animato anni ’80, Jem e le Holograms? Jem, l’artista cantante, era una proiezione, l’alter ego di Jerrica, un’educatrice che si occupava di bambine orfane in una casa famiglia. Io mi sento un po’ così, la musica e la scrittura mi hanno sempre curato l’anima e attraverso la musica cerco di far stare bene chi viene ad ascoltarmi o semplicemente ascolta o legge quello che ho scritto. Attraverso i Servizi Sociali, essendo un’Assistente Sociale, posso occuparmi di tutto quello che c’è intorno all’anima delle persone, posso progettare servizi ed aiutare chi davvero ha bisogno di aiuto ed anche chi ha bisogno di imparare ad aiutarsi; posso e voglio occuparmi dei problemi delle persone per cercare strade che ne migliorino il benessere».
Cosa le ha dato Macerata e cosa le ha tolto? «Macerata è casa mia. Anni fa, dopo la prima laurea, ho avuto bisogno di uscire dalla città, da casa, ed esplorare la mia vita, capire cosa potessi fare anche con la mia musica, e sono andata a vivere da sola a Roma, lavorando tantissimo per pagarmi affitto e convivenza con il mio cane. Ho fatto tantissime esperienze diverse, da quelle televisive fino ai progetti pedagogici-musicali per i figli 0-3 anni delle donne carcerate a Rebibbia. Ho capito davvero chi sono e cosa posso fare, ma ho capito soprattutto dove lo voglio fare, a casa mia. Nessun posto è come casa: Macerata sono i ricordi a Colleverde a giocare a calcetto con gli amici del quartiere, sono le giornate alla Dante Alighieri, la scuola media che ho frequentato, sono i giorni del liceo, ci vive il mio miglior amico, sono i giri in piazza con le persone di sempre, sono anche tanti ricordi che fanno male, ma sono tutto ciò che di importante mi porto dentro. Sono la mia famiglia, e vorrei oggi essere un valore aggiunto per la città che posso dire essere la mia città e la mia famiglia».
Lei è anche autrice di testi, lo ha fatto anche per la trasmissione cult di Rai Radio 1 “Un giorno da pecora”. Come avrebbe presentato il “suo” sindaco Romano Carancini? «Ad Un Giorno da Pecora ogni giorno dovevo inventare, tra i vari contenuti autorali, delle siglette che ironizzassero sui nomi e cognomi dei politici più influenti che abbiamo in Italia. Non dovevo essere offensiva, ma ironica… ricordo ancora quanto abbia riso Zaia quando l’ho fatto entrare in trasmissione sulle note di “Vola vola vola l’ape Zaia” oppure quando ho preparato l’ingresso in studio di Matteo Salvini intonando voce e chitarra “Quando i Salvini fanno ooooohhh”! Se dovessi far entrare nello studio Romano Carancini scomoderei la grandiosa Lady Gaga, ovviamente, parafrasando la sua Bad Romance così “Roma – Roma – noo Romà Roma -noo Cara Carancini Romà – Romano”».
La prima cosa che vorrebbe fare per la sua città? «Mi piacerebbe occuparmi in prima persona dei settori in cui mi sento più forte: il welfare comunale ad esempio in quanto ad oggi sappiamo che il comune è il front office dei Servizi Sociali, per renderlo esattamente corrispondente ai bisogni e più efficiente. E perché no, mi piacerebbe anche dare un contributo alla musica e alla cultura. Del resto, sono le mie due anime».
Se potesse, al contrario, cancellarne una? «Sono del parere che non dobbiamo cancellare le cose che non vanno, o che sono frutto di scelte altrui; sono del parere che bisogna invece lavorare sul presente in proiezione futura, quindi migliorare tutte quelle cose che funzionano male, fare in modo che le persone siano felici di vivere in questa città; bisogna sempre puntare a fare meglio, meglio anche di noi stessi, superando i nostri limiti in un’ottica di benessere necessaria che con una buona gestione si può sicuramente ottenere».
Un consiglio al suo candidato sindaco? «Narciso Ricotta è un uomo davvero intelligente, di cultura, molto recettivo e sveglio. Non penso proprio di dovergli dare consigli politici, sa gestire benissimo se stesso senza i miei consigli; ma una frase gliela voglio dire, una frase tratta paradossalmente da un cartone animato (assurdo vero?) con una morale molto profonda: “fare la cosa giusta fa di te una Superstar!»
Pur essendo giovane, ha avuto ed ha una ribalta mediatica nazionale. Secondo lei perché Macerata, e le Marche in genere, hanno così poca incidenza nella comunicazione? «Macerata secondo me deve iniziare a pensare in grande. Non è certo una metropoli, ma ha molti più vantaggi rispetto ad una grande città dispersiva, a partire dalla sua posizione geografica. La qualità della vita non risente dell’inquinamento di Roma e Milano (avendo abitato in entrambe le città fidatevi sulla parola, si sente proprio quanto sia diversa l’aria), la città è bellissima, storica. Dobbiamo solo imparare a valorizzarci di più e credere di più in quello che ci circonda, non sopravvivere nella città, ma viverla da ogni angolo e prospettiva».
La maceratese Alessandra Machella passa le audizioni di The Voice (VIDEO)
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Quindi secondo Machella finora il PD avrebbe pensato in ‘piccolo’.
…be’, se fosse stato solo il pensiero, signor Iacobini, non sarebbe niente!! gv
Saluto Alessandra e, tramite lei, il papà Claudio, il mio compagno di classe della famosa e “universale” III B del Liceo Classico Leopardi. Purtroppo, per me e per lui, non ieri l’altro. Guido
Per il signor Vallesi. Come diceva il genovese Giuseppe Mazzini, fondatore della ‘Giovine Italia’, l’azione è la (naturale) conseguenza del pensiero: Pensiero e Azione.
…infatti, signor Iacobini, perfettamente d’accordo, ed è anche quello che volevo sottintendere; pensiero piccolo (da quel che si evince), azioni piccole, e poi quando va bene!! gv
Per alcuni tratti mi ricorda Lauryn Hill dei Fugees. Ad ogni modo, speriamo che il prossimo consiglio comunale abbia almeno il 50% di under 40… ah, io non sono della partita. 😉
Sembra una promettente artista, perché rovinarsi la reputazione entrando in un partito come il PD? Ad ogni modo capisco che è tipico degli “artisti” appoggiare i “democratici”, basta vedere quello che succede negli USA dove la maggioranza degli attori, cantanti, membri dello showbusiness si schiernao sempre contro Trump