Decoro urbano, l’importanza dei patti di collaborazione e dei lavori di pubblica utilità previsti per i percettori del reddito di cittadinanza. Queste alcune priorità di Roberto Cherubini, candidato sindaco del Movimento 5 stelle di Macerata, che ne parla nel nuovo video della serie dedicati ai punti del programma.
Roberto Cherubini
«Anni fa, con la scusa dei patti di stabilità dei comuni, fu fatta la scelta scellerata di esternalizzare i servizi che il Comune offre alla comunità e questo ha generato una cura del territorio sempre più carente – spiega Cherubini -. Oggi abbiamo pochissimi dipendenti pubblici che si occupano per esempio di verde e di assistenza agli anziani. Le amministrazioni hanno però degli strumenti molto importanti che purtroppo nella fattispecie maceratese non abbiamo ancora saputo sfruttare. Parlo di due strumenti in particolare e cioè i Patti di collaborazione e più di recente il decreto che permette alle amministrazioni di dedicare i percettori di reddito di cittadinanza, per massimo 8 ore a settimana, in lavori di pubblica utilità. Il regolamento per i patti di collaborazione è stato approntato nel 2016 e fino ad oggi ha prodotto zero patti, per mille cavilli e problemi che vengono creati a chi vuol farli.
Ho personalmente l’impressione, ma le mie impressioni negli ultimi anni si sono rivelate delle verità, che non si voglia affidare a cittadini volenterosi certi piccoli servizi cittadini per non disturbare alcune associazioni amiche che con questi affidamenti di servizi sopravvivono. Per quanto riguarda i lavori di pubblica utilità offerti dal reddito di cittadinanza alcune città sono già partire e noi impiegheremo al massimo 2 mesi dall’insediamento per fare i colloqui con i percettori del reddito ed avviarli alla collaborazione gratuita con il Comune. Ad oggi sono circa 650 i percettori di reddito di cittadinanza a Macerata ed una buona percentuale di questi rientra nell’obbligo di prestare 8 ore di servizio settimanali al Comune. Diamoci da fare per il bene comune. E’ davvero importante, soprattutto ora che passeremo una crisi economica importante, unirsi ed essere solidali ed aiutare l’amministrazione nella cura della città. So bene, perché ne conosco tante, che le persone desiderano occuparsi del bene comune che hanno sotto casa – conclude Cherubini -. Noi dobbiamo far sì che questi tipi di collaborazione siano snelli e semplici in modo da evitare che il primo ostacolo fermi l’entusiasmo. Mi impegno personalmente affinché il decoro urbano è l’ornato pubblico siano tra le priorità programmatiche. Faremo di tutto affinché l’ amministrazione torni a gestire direttamente per esempio la cura del verde».
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Poi quando le “associazioni amiche” diranno che “molti” lavoratori svantaggiati, l’obbligo di legge è averne il 30% assunte nell’associazione sempre amica, perderebbero il lavoro insieme ai lavoratori non svantaggiati che potrebbero essere costituiti anche dal 70% o essere anche del 100% tutti svantaggiati, che gli rispondi?
@ Sauro Micucci
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Una volta, prima delle elezioni, a Napoli davano mezzo paio di scarpe con la promessa di dare l’altro mezzo paio dopo il voto.
Il richiamo agli 850 percettori del reddito di cittadinanza sembra una rivisitazione, moderna e corretta, della stessa cosa.