di Gabriele Censi (foto di Fabio Falcioni)
«Mi circonderò di giovani per scrivere il programma». La campagna elettorale di Andrea Marchiori parte dalle nuove leve leghiste che affollano nella domenica di carnevale la sede della Lega in via Roma. «Una sede già stretta tanto che abbiamo chiesto nuovi spazi al proprietario del locale» ha detto il candidato sindaco che attende fiducioso l’ok degli alleati ancora in pausa di riflessione.
A sostenerlo arriva dalla Lombardia il coordinatore nazionale Lega Giovani, il deputato Luca Toccalini: «Sono preoccupato per la situazione sanitaria nei nostri territori, domani chiederò al presidente Fico di votare le misure urgenti e sospendere i lavori del Parlamento, oltre alla questione sanitaria c’è anche una conseguenza grave economica». Il tema del coronavirus entra anche nell’assemblea leghista e tornano le accuse al Governo di sottovalutazione del pericolo già espresse da Salvini.
Ma è Macerata al centro degli interventi, il neo candidato Andrea Marchiori viene elogiato da Tullio Patassini per il lavoro svolto in Consiglio comunale: «E’ la persona giusta per cambiare la città e farla tornare alla normalità dopo 25 anni di disastri del Pd e della sinistra» ripetono tutti i vertici della Lega presenti, con il deputato Patassini c’è anche il coordinatore provinciale Simone Merlini e i coordinatori territoriali dei giovani delle Marche.
«Ora la sinistra ha portato uno studente auditore in consiglio senza poter decidere nulla, io voglio scrivere con voi il programma, siamo già a 40 pagine fitte – annuncia Marchiori alle nuove leve salviniane. – L’ufficio Informagiovani ora luogo polveroso deve diventare punto di riferimento per il lavoro, la tecnologia sarà al centro del nostro progetto, saremo impegnati insieme perchè vince la squadra»
Spazio da parte di Toccalini anche alla battaglia regionale: «Le Marche sono un territorio bellissimo non conosciuto fuori, ora occupato da poltronari, con la Lega primo punto del programma sarà la meritocrazia. Anche da qui i giovani vanno fuori a lavorare, bisogna puntare sul turismo. Ci dicono populisti perchè stiamo in mezzo alla gente mentre gli altri appaiono solo un mese ogni cinque anni per le elezioni. Il ruolo del sindaco è fondamentale e solo noi abbiamo scelto tra gli under 30 tanti amministratori e anche deputati».
Non manca da parte del deputato lombardo un passaggio sui fatti di Macerata con l’elogio al questore Pignataro e l’attacco alla magistratura politicizzata: «Solo i magistrati non sono responsabili dei loro errori, un processo a Matteo Salvini sarebbe assurdo ma il capitano avrà tutti noi dietro a sostenerlo». E’ Tommaso Lorenzini che guiderà il drappello dei nuovi leghisti maceratesi: «Siamo già una decina e crescono le adesioni, siamo il partito della normalità, cerchiamo questo nella politica».
Dalla Lombardia non è che c'ha portato pure il coronavirus!!!
Credo che come al solito, invece di vincere la sinistra, continuerà a perdere la destra. Avrei preferito una candidatura carismatica, indipendentemente dal partito di provenienza. Nulla contro la persona, che magari è preparatissima, ma provenire da un cambio di casacca non è un bel biglietto da visita.
Chiudete i porti nelle marche altrimenti arrivano i lombardi e i veneti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Preparate i popcorn sarà una campagna elettorale bellissima
Una Lega sempre più isolata che fa carta straccia delle convergenze degli altri attori del centro destra e del suo regista.
Oddio, dalla Lombardia!?!?
Per le riunioni per le quali la sede è troppo stretta si può sempre affittare un locale adeguato. O no?