AGGIORNAMENTO DELLE 21,20 – La riunione del tavolo del centrodestra si è conclusa dopo le 21 con un’altra fumata nera. Nessuna intesa sulle candidature a sindaco, gli esponenti del tavolo hanno rinviato ogni decisione ad un prossimo incontro che si terrà tra qualche giorno. E’ stato chiesto alla Lega di portare tre nomi, quindi non solo quello di Andrea Marchiori. Anche le altre forze politiche metteranno sul tavolo le loro proposte.
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Macerata, i candidati sindaci si potrebbero moltiplicare. Se dalle primarie di domenica del centrosinistra uscirà un candidato sindaco (difficilmente si andrà al ballottaggio visto che la soglia da raggiungere è del 30%), stasera dalla riunione del centrodestra a porte blindate potrebbe palesarsi una spaccatura che porterebbe a due candidature. Appare complicato infatti risanare i rapporti tra Forza Italia e Lega dopo le uscite di questi giorni. Da una parte c’è la proposta dell’ex assessore di centrosinistra Raffaele Delle Fave, vicino alle liste annunciate da Deborah Pantana; dall’altra il consigliere comunale Andrea Marchiori, candidato naturale della Lega. Si vota tra pochi mesi (data ufficiosa 31 maggio) e il centrodestra è ancora in alto mare. Che si trovi al fotofinish un nome che metta tutti d’accordo? Al momento non c’è, anche perché Maurizio Mosca ha confermato di essersi ritirato dalla corsa. Qualche chance le ha Francesca D’Alessandro di Fratelli d’Italia, ma l’accordo regionale tra Salvini e Meloni porterebbe a un candidato leghista per Macerata. Ma se nessuno nel tavolo farà un passo indietro è possibile che si vada verso una doppia candidatura con una buona dose di autolesionismo. Per poi magari pensare a un accorpamento al ballottaggio.
Il Movimento 5 Stelle ha invece individuato da tempo il candidato sindaco: il consigliere comunale Roberto Cherubini, completati i passaggi sulla piattaforma Rousseau, venerdì presenterà la sua scesa in campo. Un quinto candidato sindaco arriverà da “Strada Comune”, civica di sinistra composta da molti giovani.
PRIMARIE – Faccia a faccia tra i quattro candidati alle primarie del centrosinistra a tre giorni dall’appuntamento elettorale. Gli aspiranti sindaci di Macerata saranno chiamati a confrontarsi sui temi davanti alle telecamere di Cronache Maceratesi. L’incontro si svolgerà giovedì 13 febbraio alle 15,30 in una location d’eccezione: il Caffè Venanzetti, chiuso al pubblico da qualche settimana, simbolo delle difficoltà che incontra il centro storico cittadino.
I 4 candidati David Miliozzi (Macerata Insieme), Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune), Luciano Pantanetti (La Città di Tutti) e Narciso Ricotta (Pd) hanno già confermato la loro presenza. L’incontro non sarà aperto al pubblico ma verrà trasmesso giovedì sera sulle pagine di Cronache Maceratesi.
La community di Cm è comunque chiamata ad essere protagonista. Potrete inviare le vostre domande o spunti di riflessione da sottoporre ai candidati attraverso tutti i nostri canali: con un commento a questo articolo, via mail all’indirizzo [email protected], scrivendo un messaggio al nostro numero Whatsapp (tel. 3313307773) o ancora via Facebook o attraverso un messaggio diretto su Instagram.
I quattro candidati alle primarie: Luciano Pantanetti, Narciso Ricotta, Stefania Monteverde e David Miliozzi
Le primarie si terranno domenica 16 febbraio. Si potrà votare dalle 8 alle 22. Potranno votare tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Macerata oltre a coloro che abbiano compiuto 16 anni prima del giorno delle primarie. Il voto è gratuito. Per votare si dovrà dare espresso consenso a che il proprio nominativo sia inserito nell’elenco dei partecipanti alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni comunali del 2020. L’eventuale ballottaggio, che si è fatto di tutto per evitare e probabilmente non ci sarà, avverrà il domenica 1 marzo solo nel caso in cui nessuno raggiungerà il 30% dei voti validi.
(m. z.)
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Certo fa effetto leggere le parole del leghista Merlini (trasparenza, concretezza, lavoro pancia a terra ….condizionamenti e giochetti da Prima Repubblica) e poi avere come candidato sindaco un esponente uscito da Forza Italia (quando l’oblio era iniziato) ed entrato sul “carro” della Lega! Altro che “il resto lo lasciamo ai navigati di una politica che non ci appartiene”, senza poi commentare “noi abbiamo messo sul piatto la forza morale e concreta del pragmatismo costruttivo e plurale”, qui si è alle solite, invece dei fatti, si continua a parlare e, soprattutto, ad agire per puro interesse personale!! Intendiamoci se Sparta piange, Atene non ride (vero Centro-Sinistra?) … ed invece di lavorare ….”pancia a terra” sarebbe il caso di prendere vanga e zappa e lavorare per “l’orto di tutta la città”. Ma questi attrezzi farebbero venire i calli sulle mani e …….il mojito non è tipico dei nostri nonni!! Grazie da Fabrizio Giorgi
Nel centrosinistra l’unica vera novità è la discontinuità del candidato Miliozzi (discontinuità con il passato da dimenticare, ed ingombrante per 3 candidati)
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Nella destra-centro l’unica vera novità, che poi novità non è, sono i soliti vari maneggi, ripicche e cianghette che si fanno tra di loro.
La riunione del tavolo del centrodestra si è conclusa dopo le 21 con un’altra fumata nera. Nessuna intesa sulle candidature a sindaco, gli esponenti del tavolo hanno rinviato ogni decisione ad un prossimo incontro che si terrà tra qualche giorno. E’ stato chiesto alla Lega di portare tre nomi, quindi non solo quello di Andrea Marchiori. Anche le altre forze politiche metteranno sul tavolo le loro proposte
Il centrodestra mal-destramente riesce a non fare mai centro. Meriterebbero una medaglia al valore: l’unica volta che avevano vinto, si sono premurati di disarcionare dopo un anno e mezzo la propria sindaca. Dopo di che, una placida disfatta dietro l’altra. Probabilmente è quello che vogliono.
Io penso che i partiti del centrodestra che partecipano al cosiddetto “tavolo”, dove sino ad oggi non è arrivato nemmeno l’antipasto, abbiano il dovere di raccontare ai cittadini cosa sta succedendo e i motivi veri per cui c’è questa pesantissima situazione di stallo, che si trascina – avvantaggiando sempre più il centrosinistra – non da settimane, ma da mesi.
Ormai infatti alla favoletta del centrodestra unito non ci crede più nessuno, e quello che si capisce è che è in atto un gioco al massacro, per ripicche stupide e per futuri vantaggi da conseguire legati alla scelta di un determinato candidato al posto di un altro, un gioco al massacro finalizzato, consapevolmente o inconsapevolmente, alla nuova vittoria del centrosinistra.
Il tavolo sempre più assomiglia ad un treno in corsa dove tutti litigano, diretto a folle velocità verso una stazione di arrivo denominata Ricotta.
A questo punto Maurizio Mosca, che si è qualificato come il regista di questa alleanza e che sino ad oggi ha cercato, tra mille difficoltà, di svolgere dignitosamente questa funzione, esca allo scoperto (altrimenti, a mio avviso, rischia anche lui di cadere nel ridicolo) e faccia sapere chi si sta mettendo di traverso e per quali reali motivi. Lo faccia, in modo che i cittadini di quell’area possano valutare i comportamenti di chi dovrebbe rappresentarli, lo faccia anche a costo di rovesciare questo tavolo che evidentemente non serve a niente.
Mosca ha detto che nessun nome cadrà dall’alto. Quindi tolto Marchiori legato al celtico Arrigoni chi rimane? L’ex assessore di sinistra? Mah??!?!. Mosca non gioca, di conseguenza rimane Francesca D?Alessandro. Aspettate le decisioni di Salvini Meloni e Berlusconi per le regionali già scelte e messe in discussione da ” Figuraccia Salvini ? Ma mica saranno tre pagliacci… no?